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Il primo successo di Marco Bezzecchi a Misano è arrivata nella Sprint. Il pilota Aprilia, protagonista di una bel festeggiamento in stile "Tre uomini e una gamba", ha spiegato ai giornalisti il suo gesto di rispetto nei confronti di Marc Marquez: poco prima di entrare nella stanza dedicata alle interviste con i giornalisti, il numero 73 è andato a stringere la mano al pilota Ducati.
Su come si senta...
"Mi sento benissimo, è importante perché vale per domani, la Sprint è andata bene quindi sono contento"
Marco, com'è nata l'idea del Garbez (in riferimento al suo casco speciale, ndr)?
"Io sono sempre stato un super mega ammiratore di Aldo, Giovanni e Giacomo da quando sono piccolo. Sono cresciuto con quel film lì perché i miei genitori me lo facevano vedere sempre, insieme a tutti gli altri sketch loro. Ho iniziato a fare lo stupido nel box, riferendomi sempre alle battute di Aldo, Giovanni e Giacomo e incredibilmente mi hanno iniziato a capire tutti. Ho iniziato a pensare di dover fare qualcosa di divertente per Misano. Alla fine ho detto: 'Garpez ha fatto una gamba di legno e Garbez può fare un casco di legno'. Della gamba non sapevo niente, è stata tutta un'idea di Baiocco ed è venuta bene"
Cosa hai pensato quando hai visto Marc sdraiarsi a Misano?
"Più che altro non mi aspettavo il sorpasso, ma ho fatto un paio di errori consecutivi, uno alla curva 14 e uno alla curva 4: avevo 0.4 o 0.3 decimi e subito mi si è avvicinato chiaramente. Non mi aspettavo il sorpasso lì, pensavo che provasse alla curva 8 e quindi ho preparato bene l'uscita per il rettilineo dietro. Invece mi si è buttato dentro lì, però sapevo che comunque sarei potuto essere veloce, avrei potuto battagliare almeno. Chiaramente con lui è sempre dura, però mi sentivo un po' più a posto per almeno poterci provare. Mi è dispiaciuto quando è scivolato, dopo ho dovuto combattere duramente con suo fratello Alex"
Non hai pensato che Alex potesse venirti a riprenderti?
"Sì, quindi ho cercato di dar la vita tutti i giorni"
Senti Marco, sei andato da Marc prima a salutarlo, ti aspetti una rivincita domani e lui è il rivale?
"Sicuramente lui deve essere sempre considerato insieme a tanti altri Ducati, purtroppo per noi. Però i due VR46 vanno molto forti, Alex Marquez e Pecco vanno forte. Chiaramente Marc alla fine sembra che faccia un po' fatica, poi comunque alla fine in gara è sempre lì. Sono andato a dargli la mano più che altro perché è giusto che sia così, non è mai bello quando un rivale tuo cade"
Ti sei alzato stamattina con l'idea che oggi potesse essere una bella giornata o sessione dopo sessione hai capito che oggi avevi la velocità per divertirti?
"Chiaramente sapevamo di poter fare un buon lavoro, bisogna essere consapevoli però neanche troppo esuberanti. Ieri avevamo messo delle buone basi. Stamattina nel FP2 mi sono trovato ancora meglio, ho fatto due errorini in qualifica: devo essere sincero, per la pole non ci speravo più però ho provato comunque a fare il massimo per riuscire a fare la prima o la seconda fila e alla fine sono riuscito a fare la pole, quindi è stato molto figo. Non me l'aspettavo, è stato frutto un po' di 'ora dopo ora'"
Marc Marquez poco fa ha detto che ti ha attaccato lì perché comunque aveva visto che avevi avuto un paio di esitazioni, sennò ti avrebbe attaccato dopo. Eri molto a limite lì al giro 5?
"Non ero molto a limite però purtroppo ho avuto una piccola perdita di concentrazione, per questo ho fatto un paio di errorini"
Tra te e Jorge sembra che ci sia un bellissimo rapporto: anche oggi ti ha dato la scia in qualifica, ieri vi siete aiutati, c'è una bellissima collaborazione...
"Normale, siamo due compagni di squadra"
Festeggerai stasera?
"Oggi non si festeggia, chiaramente è un bel momento, ma adesso bisogna andare al box e lavorare, perché la parte più importante del weekend è domani. Vorrei cercare di combattere anche domani, bisogna essere contenti ma orecchie nella coppa e lavorare"
Quali saranno le difficoltà in più domani?
"Il doppio dei giri, questo sicuro. Poi chiaramente è una pista dove le gomme non si consumano tanto, però comunque bisogna essere bravi anche a gestire quel pelino in più che può fare ancora più differenza qua che c'è un buon grip"