MotoGP 2018. Marquez: "Nessuna follia"

MotoGP 2018. Marquez: "Nessuna follia"
Giovanni Zamagni
Marc dà la sua versione sul ride through (“Non capisco perché me l’abbiano dato, ho fatto quello che mi hanno detto) e, soprattutto sui contatti con Espargaro e Rossi: “Con Aleix ho sbagliato io, con Valentino è stato determinato dalle condizioni del circuito. Non ho fatto niente di strano”
9 aprile 2018

TERMAS DE RIO HONDO – Il pilota prodigio che non perde mai il sorriso, non lo perde nemmeno questa volta. A essere buoni, si può pensare che è questione di carattere o, forse, che il mezzo sorriso con il quale si presenta nell’ufficio Honda trasformato in sala stampa, naturalmente pieno di gente, serve per smorzare la tensione palpabile. Marquez spiega le sue ragioni, si difende, chiede scusa, ma lo fa sempre a suo modo: parzialmente e non per tutti gli episodi. Anzi.


«Quando sono arrivato sulla griglia di partenza dopo il giro di allineamento il motore si è completamente spento per un problema elettrico. Ho subito alzato la mano, ma non accadeva niente. La moto è ripartita, in quel momento non sapevo cosa fare: ho chiesto a un commissario, che è in collegamento con la direzione gara, e lui mi ha fatto segno di rimettermi al mio posto. O ho capito così e l’ho fatto il più velocemente possibile. Sono partito tranquillo e sono rimasto sorpreso quando sul cruscotto è comparsa la scritta “ride through”: sinceramente non ho capito perché me l’abbiano dato, ho fatto quello che mi ha detto il commissario. Quando sono tornato in pista ho preso subito un buon ritmo e, purtroppo, ho toccato Aleix. Questo sì è stato un mio errore: giravo 4 secondi più veloce di lui, non mi aspettavo che frenasse così presto. Mi sono subito scusato e quando mi è stata inflitta la penalizzazione (farlo ripassare, ma nel frattempo aveva già superato altri due piloti, quindi ha perso ancora più tempo, NDA) ho pensato solo a recuperare».


Poi, però, c’è stato anche il contatto con Rossi.

«Non ho fatto nessuna pazzia, nessuna manovra fuori dal normale: le condizioni della pista in quel punto erano critiche, ho preso una riga d’acqua, si è chiuso lo sterzo ed è successo quello. Mi sono subito scusato e l’ho fatto anche dopo, nel box: lui non le ha accettate, rispetto la sua scelta».


Rossi è stato durissimo nei tuoi confronti, dice che sei pericoloso.

«Mi preoccupo zero di quello che dicono. Sono uno onesto: ho fatto un errore, ma assolutamente involontario, in un punto nel quale hanno sbagliato anche Zarco (centrando Pedrosa, poi caduto con sospetta frattura del polso destro, NDA) e Petrucci con un altro pilota. Mi hanno penalizzato, è stato giusto, ma è stato completamente sbagliato darmi il “ride through” per la partenza».


Valentino dice che vai contro ai piloti in maniera volontaria.

«Rispetto le sue dichiarazioni, ma io non ho mai fatto una cosa del genere volontariamente, in nessuna corsa della mia vita. Io so cosa è successo, sono focalizzato solamente su me stesso. L’errore con Rossi è stato determinato dalle condizioni della pista: questa è la verità».

Caricamento commenti...