MotoGP 2018. Ducati: giornata disastrosa. Lorenzo: dichiarazioni fuori luogo

MotoGP 2018. Ducati: giornata disastrosa. Lorenzo: dichiarazioni fuori luogo
Giovanni Zamagni
I piloti ufficiali faticano tantissimo: Petrucci 14esimo, Dovizioso 15esimo, Lorenzo 16esimo. “La moto è molto difficile da guidare” dicono all’unisono
6 aprile 2018

TERMAS DE RIO HONDO – Il sorprendente quarto posto di Tito Rabat non cambia il giudizio sulla giornata Ducati: disastrosa. In pista per il risultato dei suoi piloti ufficiali – Petrucci 14esimo, Dovizioso 15esimo, Lorenzo 16esimo nella combinata dei tempi – fuori per le dichiarazioni di Jorge Lorenzo che in una intervista esclusiva rilasciata alla televisione spagnola Movistar (intervista che andrà in onda domenica), avrebbe dichiarato, secondo un lancio della stessa emittente: «Dovizioso ha sempre tentato di minare il mio morale in tutta la mia carriera sta continuando a farlo adesso». Parole difficilmente comprensibili alle quali Dovizioso ribatte con la solita signorilità.


«In pista siamo tutti avversari e si cerca sempre di essere il migliore. Io e Jorge siamo avversari dal 2001, tra di noi ne sono inevitabilmente successe tante e c’è una grande rivalità, come è normale che sia. Non ci trovo niente di particolare. I risultati che ho ottenuto nel 2017 sono frutto del lavoro fatto a casa, non certo del lavoro fatto sugli altri» mette fine a eventuali polemiche. Sinceramente, però, sembra sempre che Lorenzo cerchi le parole peggiori per esprimere un concetto. Questo a essere buoni. A essere cattivi, invece, si potrebbe anche pensare che Jorge stia cercando lo scontro a tutti i costi con la Ducati. In ogni caso, un attacco che, a mio modo di vedere, lo spagnolo poteva evitare, soprattutto in questo momento.

DOVIZIOSO: “DOBBIAMO RIMANERE CALMI”

Dovizioso, giustamente, è più preoccupato per quello che è successo in pista: sapeva che questa non era favorevole come quella in Qatar, ma sperava in un risultato certamente migliore.

«Questo è un circuito difficile per noi, per diversi motivi: per il disegno della pista, per il mio stile di guida, per le caratteristiche della nostra moto. Dobbiamo rimanere calmi, studiare tutti i dati, lavorare per risolvere i problemi. Il mio 24esimo posto di oggi nelle FP2 non è veritiero: il mio obiettivo era stare nei dieci, ma per una serie di motivi non ho fatto un giro perfetto, compiendo tanti piccoli errori. La situazione è complicata, ma non così critica: in passato abbiamo ottenuto buoni risultati e credo che si possa fare benino anche quest’anno. Certo, adesso ho bisogno di almeno un turno con l’asciutto, di fare più giri consecutivi, prepararci al meglio domani per la gara, indipendentemente dalla posizione sulla griglia. Qui non abbiamo mai iniziato in maniera esplosiva, dobbiamo rimanere concentrati e migliorare poco alla volta. Per quanto riguarda l’asfalto nuovo, è stato fatto un bel passo in avanti eliminando gli avvallamenti, ma il grip è simile, se non addirittura inferiore a quello vecchio».

LORENZO: “ECCO I LIMITI DELLA MOTO NUOVA”

«Nelle FP2 sono emersi tutti i limiti della moto nuova: la percorrenza di curva è migliorata, ma questa Desmosedici si impenna molto di più in accelerazione. In rettilineo, in terza, quarta e quinta marcia dovevo aspettare un sacco prima di poter aprire il gas. Io e Dovi abbiamo sofferto moltissimo: così è difficile essere veloci» sono le parole di Lorenzo, anche oggi nervosissimo all’interno del box: i suoi meccanici stanno facendo una vita d’inferno.

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