MotoGP 2017. Dovizioso: "Al Mugello me la sono goduta, vediamo qui"

MotoGP 2017. Dovizioso: "Al Mugello me la sono goduta, vediamo qui"
Giovanni Zamagni
Andrea torna sul trionfo nel GP d’Italia: “Ho vinto dominando: un successo molto importante sotto tutti gli aspetti. Che bello ricevere i complimenti anche da avversari e persone che non c’entrano con me”. Su Barcellona: “Test importante per capire dov’è la Ducati”
8 giugno 2017

MONTMELO’ – E’ molto carico, come è giusto che sia dopo una vittoria come quella del Mugello. Andrea Dovizioso si gode il momento, felice, ma, come sempre, con i piedi per terra.

 

«Non male, davvero non male quello che ho provato in questi giorni. E’ stato lungo e bello rispondere ai tanti messaggi ricevuti, è stata una soddisfazione vedere quanta gente mi ha fatto i complimenti, anche avversari o team manager che con me non c’entrano… Il Mugello è stato qualcosa di speciale, specie per noi della Ducati, che stiamo cercando in tutti i modi di diventare competitivi. Vincere su quella pista, in quel modo: ho dominato. Ho avuto un passo veloce, ho fatto pochi ragionamenti, mi sono lasciato andare, ho sfruttato la moto per 23 giri. Nei primi 13 sono riuscito a stare dietro a Vinales senza “forzare”, poi negli ultimi 10 sono stato davanti, reagendo agli attacchi prima di Petrucci e poi di Vinales. Me la sono proprio goduta».

 

Tra tanti messaggi, ce n’è anche stato qualcuno che ti ha dato fastidio, di chi sale sul carro del vincitore all’ultimo momento?

«No, non l’ho vista in negativo».

 

Cosa ti ha detto la tua bimba Sara quando sei tornato a casa con la coppa del primo?

«E’ ancora piccola e nell’età che quando vede tanta gente che si complimenta con me è ancora più orgogliosa di suo papà».

 

Petrucci ha detto di essersi sentito molto solo negli ultimi giri; è accaduto anche a te?

«Sì, ma in modo positivo. A 6/8 giri dalla fine, non ricordo bene, cercavo di vedere come erano messi i miei avversari, ma non ci riuscivo bene dai mega schermi. A tre giri dalla fine anch’io mi sono sentito solo, ma è stata una carica, ho pensato che tutto dipendeva da me, potevo gestire e spingere e, infatti, ho fatto tre giri perfetti».

 

Cosa cambia questa vittoria?

«Tanto, tantissimo in molti aspetti. Questo successo mi arricchisce un bel po’ e credo anche che cambi la considerazione della gente che mi circonda nel paddock. E’ anche importante per proseguire nell’evoluzione della moto, capire cosa migliorare. La mia opinione è che il successo del Mugello non cambia pregi e difetti della nostra moto, ma emotivamente fa una grande differenza. Questi 4 anni e mezzo in Ducati hanno fatto capire meglio chi è Dovizioso, anche io sono stato obbligato a capire alcune cose e migliorare».

 

Cosa ti aspetti da questo GP?

«Sono molto curioso di vedere come andrà, perché nei test non siamo andati benissimo, l’asfalto qui è consumatissimo, c’è una nuova variante, fa molto caldo: andare forte qui farebbe una grande differenza, è un test fondamentale per lo sviluppo della nostra moto».

 

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