GP dell'Estoril: analisi del giro di pista

GP dell'Estoril: analisi del giro di pista
  • di Max Temporali
La descrizione dei settori del circuito e i dati delle precedenti classifiche permettono di tracciare un quadro di ciò che ci aspetta il prossimo week end. Il favorito è Lorenzo, che ha vinto le ultime 2 edizioni | M. Temporali
  • di Max Temporali
28 ottobre 2010

Punti chiave

 

IL CIRCUITO - Una pista da linee tonde, pulite, che premia lo stile di guida da vecchio “duecentocinquantista”. 4.182 metri, con 9 curve a destra e solo 4 a sinistra, che chiedono cautela ai piloti specie nei primi giri, per evitare la carambola da “gomma fredda”. I 986 metri di rettilineo regaleranno un vantaggio a Honda e Ducati, contenuto però da un’accelerazione che ha inizio fuori dall’ultimo curvone, da terza-quarta marcia, con uno slancio prossimo ai 200 orari. Il record di velocità massima è di Niky Hayden, anno 2006, che con la sua Honda toccò i 329,871 km/h.


I SETTORI DELLA PISTA
– T1: comprende un tratto di rettilineo piuttosto lungo, dove la Honda salterà sicuramente in testa alla partenza, e una frenata forte per una curva a destra da prima. T2: caratterizzato da 2 tornanti destra-sinistra e un lungo tratto in accelerazione con un curvone da quinta marcia a metà. T3: è il tratto più omogeneo e guidato, senza troppi cambi di marcia. T4: la prima parte è molto lenta e tortuosa, la seconda più aperta e scorrevole; si sta molto tempo a moto piegata col gas in mano.


LE GOMME – La Bridgestone porta una soft e una media per l’anteriore, mentre per il posteriore una media e

estoril circuito B&N
Circuito dell'Estoril

 una dura asimmetrica. In gara dovranno percorrere ben 28 giri. Le lunghe pieghe da “gas in mano” e le temperature “fresche” possono portare a un precoce deterioramento del pneumatico se la ciclistica non sarà più che a posto.


LE FRENATE
– I dati della Brembo indicano 6 punti di frenata e in tre di questi si scende a una velocità prossima ai 90 km/h. La più impegnativa è sicuramente la staccata dopo il traguardo, dove è previsto che si passi dai 325 orari ai 95, con un carico sulla leva di 5,4 kg e una forza decelerativa di 1,6 G.


IL SORPASSO
– Attenzione ai “lunghi” dopo il rettilineo principale, che favorisce il sorpasso ma anche l’errore di valutazione degli spazi (275 i metri che occorrono per rallentare secondo i dati Brembo). Altro punto buono per l’attacco, la frenata dopo il secondo rettilineo, all’inizio del T2, dove si arriva a quasi 300 km/h. All’ultimo giro la “esse” diventa territorio di guerra: in quel punto si scende alla velocità più bassa toccata dalla MotoGP nel corso dell’intera stagione e una moto equilibrata come la Yamaha o la guida “svelta” della coppia Ducati/Stoner potrebbero “firmare” la gara proprio lì.


LE CONDIZIONI CLIMATICHE
 – E’ previsto tempo incerto, potrebbe capitare di guidare in condizioni a metà fra asciutto e bagnato. Le temperature previste oscilleranno a cavallo tra i 17 e i 19°C, ma bisognerà stare più abbottonati nei turni della mattina, più fresca, con un occhio al modo di lavorare degli pneumatici.


IL PILOTA FAVORITO – Jorge Lorenzo ha vinto le ultime due edizioni, dominando le qualifiche e, nel 2009, anche ogni sessione di libere. L’anno scorso ha vinto con oltre 6 secondi su Stoner e quasi 10 su Pedrosa, arrivando a 23 su Rossi e 35 su Dovizioso. Nel 2008 vinse con quasi 2 secondi su Dani e 12 su Valentino, che trionfò nell’edizione del 2007 in volata con Pedrosa (e Stoner 3°, a 1,4 secondi). Nel 2006 Rossi venne battuto in volata da Elias.


LA MOTO FAVORITA
– La Yamaha è la moto più equilibrata, forse la meno potente, ma che anche per

La carena di Max Temporali
La carena di Max Temporali

 questo permette al pilota di gestire al meglio l’apertura del gas a moto piegata. E di queste situazioni, qui all’Estoril, ce ne sono davvero tante, soprattutto nella seconda metà pista.
La Honda, in questo frangente, è quella più penalizzata, che rischia di limitare la regolarità sul giro del pilota per la sua erogazione appuntita che andrà gestita perfettamente dall’elettronica. Ducati dovrà lavorare per contenere i problemi in frenata sugli avvallamenti dell’asfalto, dei quali Estoril è piena.


LA PREVISIONE…
 – Dicevamo di un Lorenzo favorito tecnicamente, ma favorito anche da un Pedrosa e un Rossi che su una pista “fisica” come questa, con tanti cambi di direzione e ingressi in curva a freni pinzati, sono costretti a subire i loro malanni. Oltre a Stoner, che potrebbe tentare il colpaccio (ha vinto nel 2005 in 250), potrebbe saltare fuori a sprazzi nel week end Colin Edwards, che nelle prove degli anni precedenti si è sempre fatto notare, anche per quel miglior tempo realizzato nel 3° turno di libere del 2008. E se c’è Colin, non può mancare Spies, che non ha certo difficoltà a imparare le piste nuove… Il curriculum di Dovizioso e Hayden non porta buone notizie, i distacchi dai primi si sono sempre rivelati dell’ordine del secondo al giro.

Guarda il video onboard della pista dell'Estoril.

 

 

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