Test SBK. Davide Giugliano: “Devo ancora decidere il mio futuro”

Carlo Baldi
A Misano Giugliano ci racconta del suo passato con Ducati e del suo futuro. Trattative aperte in SBK e non solo con Puccetti-Kawasaki, ma esiste una concreta possibilità in Moto2 con il VR46
25 agosto 2016

Al termine delle due giornate di test svolte al Misano World Circuit, Davide Giugliano ci parla del suo divorzio dalla Ducati. «Ci siamo confrontati e per entrambi era venuto il momento di cambiare – questo il suo pensiero – Sono stati tre anni eccezionali, sia per me che per la casa italiana, anche se nel 2015 in pratica ho potuto disputare solo pochissime gare, a causa di due gravi infortuni».


E il futuro? Davide accenna alla trattativa già a buon punto con il team Puccetti Kawasaki. Dopo aver dovuto rinunciare a Melandri, che ha scelto proprio l’ex moto di Giugliano, il manager italiano intende comunque fare il grande salto in Superbike e lo vorrebbe fare con un pilota italiano, con il talento e l’esperienza del ventiseienne romano.


Giugliano accenna anche ad altre possibilità nel mondiale delle derivate e, anche se non li cita, sappiamo di contatti con il team Milwaukee ed il team Iodaracing, entrambi legati ad Aprilia, moto che Giugliano ha già guidato nel 2013 con il team Althea.


Ma le sue possibilità non riguardano solo la Superbike, ma anche la Moto2. Al di là delle sue dichiarazioni di circostanza, ci risulta che il contatto con il team VR46 ci sia stato. Nulla di definitivo, ma le parti stanno trattando. Non è detto quindi che rivedremo Davide in Superbike nel 2017, perché potrebbe decidere di rimettersi in gioco in un campionato e con una moto per lui completamente nuovi. Ma come si può dire no a Valentino Rossi?