Test SBK. Debutto positivo per la Panigale V4 ad Aragon

Test SBK. Debutto positivo per la Panigale V4 ad Aragon
Carlo Baldi
Ieri il più veloce era stato Rea, davanti a Lowes e a Davies che ha portato al debutto la nuova Panigale V4. Sotto la pioggia sono scesi in pista solo Davies e Rinaldi
15 novembre 2018

Si sono conclusi al Motorland Aragon i due giorni di test che hanno visto impegnati 6 piloti del campionato mondiale Superbike. Oltre alla coppia ufficiale Kawasaki 2019 composta da Jonathan Rea e dal rientrante Leon Haslam, erano presenti sulla pista spagnola anche i due alfieri della Yamaha Michael van der Mark e Alex Lowes, ma soprattutto i due piloti Ducati Chaz Davies e Michael Ruben Rinaldi, che hanno portato al debutto la nuova Panigale V4 R.


Tutti gli occhi erano puntati sulla nuova moto italiana, che in molti sperano possa interrompere l’egemonia della Kawasaki, che da parte sua ha portato ad Aragon la nuova Ninja in versione 2019.


Purtroppo la giornata odierna è stata caratterizzata dalla forte pioggia caduta in mattinata, che ha costretto i piloti a restare nei loro box sino al tardo pomeriggio, quando solo i due piloti della Ducati hanno deciso di testare la loro moto anche sul bagnato, mentre i piloti Kawasaki e Yamaha hanno preferito non entrare in pista.


Davies ha percorso 22 giri il migliore dei quali in 2’04”513, mentre il giovane pilota del Barni Racing Team, che ha utilizzato quella che dai prossimi test di Jerez sarà la moto di Alvaro Bautista, ha fermato i cronometri sul tempo di 2’07”961, nel migliore dei suoi 25 passaggi. Ma il cronometro ha avuto davvero poca importanza oggi, visto che per entrambi si è trattato solo di comprendere le reazioni della V4 sulla pista bagnata.


I riscontri cronometrici sono stati senza dubbio molto più interessanti ieri, quando la pista aragonese era asciutta. Miglior tempo per Rea (1’49”668) che ha distanziato di un secondo e mezzo Alex Lowes (1’51”157). Terzo posto per Davies (1’51”180) che ha portato la nuova moto della Ducati a pochi millesimi dalla R1 ufficiale. Haslam non ci ha messo molto a prendere confidenza con la versione 2019 della ZX-10RR e con il crono di 1’51”479 ha terminato in quarta posizione davanti a Rinaldi, staccato di pochi millesimi dall’inglese della Kawasaki. Sesto ed ultimo posto per VdMark con un miglior tempo di 1’51”852.


Nonostante la delusione per non aver potuto sfruttare anche la giornata odierna per sviluppare la V4, i volti erano sorridenti nel box della Ducati, ad iniziare da quello di Chaz Davies che ieri aveva dichiarato: "È stato davvero emozionante portare in pista per la prima volta la Panigale V4 R, mi sono sentito come un ragazzino a Natale con un meraviglioso gioco nuovo. Solitamente ci metto un po' a conoscere e capire una moto, ma onestamente si è verificato l'opposto. Mi sono sentito davvero a mio agio fin da subito. Dopo la prima uscita di 'rodaggio' volevo già mettermi a spingere, il che è senza dubbio positivo. In generale, si è trattato di un ottimo inizio. Abbiamo fatto grandi passi avanti e completato la maggior parte del lavoro sull'ergonomia. Abbiamo molte novità da provare ed ancora più dati da analizzare. L'obiettivo oggi era di mettermi progressivamente a mio agio in sella ed iniziare a cucirmi la moto addosso. Adotteremo lo stesso approccio domani, lavorando sulla base e rifinendo alcuni dettagli prima di iniziare a spingere più forte e farci un'idea ancora più chiara del potenziale della moto".
 

Il gallese non nasconde invece un poco di delusione per la giornata odierna, rovinata dalla pioggia. “Nonostante le brutte previsioni meteo, speravo che saremmo stati fortunati almeno al mattino, ma purtroppo così non è stato. La giornata è stata piovosa dall'inizio alla fine, ma sapevamo che prima o poi avremmo dovuto girare in queste condizioni quindi ne abbiamo approfittato per provare a portarci avanti ed è andata piuttosto bene. Non ho cercato i limiti della nuova moto sul bagnato, tenendo presente anche le condizioni della spalla, ma siamo comunque riusciti a portarci avanti con alcuni lavori. A Jerez ripartiremo da qui. Abbiamo una buona base di partenza e le idee molto chiare, che è la cosa più importante in questa fase dello sviluppo"

Rinaldi invece racconta così le sue sensazioni sulla Panigale a 4 cilindri. “All'inizio ero un po' emozionato e salire sulla V4 è stata un'esperienza incredibile. Giro dopo giro però ho preso sempre più confidenza e devo dire che sono rimasto stupito, in quanto la moto lavora veramente bene e le sensazioni sono state molto positive sia a livello di ciclistica che di motore. Nella seconda giornata abbiamo provato a fare qualche giro in condizioni di pista bagnata, ma c'era troppa acqua. Questa era solo la prima uscita e quindi ho preferito non prendere troppi rischi”.


Hanno destato interesse e curiosità le alette montate sulla V4 che però non solo sono del tutto consentite, ma addirittura obbligatorie visto che compaiono sulla versione stradale della Panigale a quattro cilindri.

Un buon debutto quindi per la nuova Ducati, alla quale però la Kawasaki ha risposto subito con la versione 2019 della sua Ninja. Rea ha sfruttato la giornata di ieri per percorrere 72 giri, mentre Haslam ne ha inanellati 67. Per entrambi si è trattato di lavorare sul set up e sull’elettronica delle rispettive moto. Le novità sulla nuova ZX-10RR riguardano principalmente il motore che dispone di 600 giri in più e di nuove valvole più leggere.

Johnny, che ieri è stato l’unico a scendere sotto il muro del 1’50, ha utilizzato sia il telaio 2018 che il nuovo 2019, preferendo quest’ultimo ed ha trovato subito un ottimo feeling con la sua moto, pur affermando che ci vorranno ancora alcuni test prima di trovare la stessa confidenza che aveva con la Ninja dello scorso anno. Pur non utilizzando gomme da tempo il quattro volte campione del mondo ha percorso alcuni giri sul passo del 1’49, dichiarandosi molto contento della maggior potenza della frenata, che gli consente di ritardare le staccate.

“Quando sono sceso sotto 1’50 la moto è andata un po in crisi – ha affermato dopo i test di ieri – Io ho già trovato un buon feeling, ma c’è ancora del lavoro da fare soprattutto nell’ingresso in curva, che al momento mette in crisi l’anteriore.


Per Leon Haslam invece il lavoro maggiore è stato quello riguardante l’elettronica. Dopo una stagione trascorsa nel BSB senza controlli elettronici, il figlio di Ron “Rocket” si sta impegnando molto per capire come guidare una Ninja, sulla quale l’elettronica rappresenta una componente estremamente importante. “Nel BSB tutto dipendeva dalla mia mano destra, mentre su questa moto puoi aprire l’acceleratore quando vuoi, ma lo devi fare al momento giusto se vuoi essere veloce. Ho capito dove sbaglio e come devo cambiare la mia guida, ma ho bisogno di più tempo. Ho trascorso molto tempo nel box con i miei tecnici per apportare piccoli ma continui cambiamenti alla parte elettronica della moto. Ora spetta a me sfruttarla e guidarla come si deve. Con questa moto è inutile staccare al limite, ma bisogna piuttosto assecondare l’elettronica se si vuole essere davvero veloci”.


Nella sua prima giornata sulla ZX-10RR Leon ha preferito utilizzare subito la versione 2019, ma si è dovuto adattare anche alle gomme, che sono più grandi rispetto a quelle che ha utilizzato in Inghilterra.


Per quanto riguarda i due piloti Yamaha, si sono impegnati entrambi nel provare novità che hanno riguardato il telaio e nuove sospensioni Ohlins, ma anche alcune nuove soluzioni elettroniche. Ieri Lowes aveva percorso 76 giri, contro i 72 del suo compagno di squadra VdMark.


I prossimi test che vedranno impegnati i piloti del mondiale Superbike si disputeranno sulla pista di Jerez il 26 e 27 novembre e vedranno in azione sia Alvaro Bautista, al debutto assoluto su di una superbike, che Marco Melandri che torna sulla R1 Yamaha.


I tempi ufficiosi di ieri sull’asciutto:

  1. Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) 1.49.668

  2. Alex Lowes (Pata Yamaha Official WorldSBK Team) 1.51.157

  3. Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati) 1.51.180

  4. Leon Haslam (Kawasaki Racing Team – WorldSBK) 1.51.479

  5. Michael Ruben Rinaldi (BARNI Racing Team) 1.51.656