Campionato Italiano Motorally a Passignano

  • di Nazzareno Falappi
Per la tappa dello scorso fine settimana Giovanni Montanucci, il vulcanico presidente del MC Fratta OffRoad, ha tirato fuori dal cappello una gara dal taglio prettamente enduristico con un percorso, del tutto inedito, che ha messo alla prova anche i più esperti
  • di Nazzareno Falappi
31 maggio 2016

Il Motorally non finisce mai di stupire. Dalla tranquilla ed assonnata Aielli con un balzo temporale ci si ritrova a Passignano , incredibile località turistica sul lago Trasimeno. La cittadina può essere tranquillamente paragonata alle più belle località della Riviera. Le architetture, il lungo mare, pardon lago e la movida notturna ricordano in tutto per tutto , ovviamente in piccolo, una Alassio, Sanremo o Forte dei Marmi. Passignano ha anche una tradizione motoristica: famosa era la sua scuola per piloti di idrovolanti, che prima della guerra, diedero grandissimo lustro alla nostra aeronautica con le famose trasvolate oceaniche senza scalo.


Location spettacolare per il paddock: posizionato sul lungo lago e, finalmente, con tutti i servizi al posto giusto. Bagni, bar- ristoranti, sede di o.p. e briefing tutto raggiungibile in pochi passi. Meglio di così proprio non si poteva fare. Giovanni Montanucci, il vulcanico presidente del MC Fratta OffRoad, ha tirato fuori dal cappello una gara dal taglio prettamente enduristico con un percorso, del tutto inedito, che ha messo alla prova anche i più esperti. Alla fine, in ogni caso, tutti soddisfatti. In fondo, ormai, solo nel Motorally si riesce a fare del vero fuoristrada su lunghe distanze.
Mirko Goi oltre ad essere velocissimo è anche estremamente simpatico e ne inventa di tutti i colori. Il sabato girava per il paddock con un wurstel appeso davanti al naso. Quest’anno è tutto un fiorire di novità che riguardano gli strumenti di navigazione. Fermo restando che il numero uno rimane sempre il classico e collaudatissimo porta road MD accoppiato all’altrettanto affermato Trip della ICO, ora anche nella nuova versione, diverse nuove proposte si affacciano al mercato. Un piccolo Pool di appassionati marchigiani ha realizzato il Sibilla: un porta road tradizionale con diverse peculiarità . Dovrebbe avere un costo contenuto e presto potrebbe essere realizzato in piccola serie. La MST di Reggio Emilia produce e commercializza diversi Kit per tutte le marche di moto entro fuoristrada. Prodotti ben realizzati ed alcuni anche specifici per i rally. Quest’anno importa dall’ Olanda anche un nuovo trip: il Rally Dash. Strumento multifunzionale che fa anche da bussola elettronica e con la particolarità di avere il sensore anche wire-less. Roberto Zanetti è sempre più impegnato nello sviluppo del suo porta road elettronico. Strumento compatto e sofisticato soprattutto molto pratico sta trovando sempre più estimatori . Sicuramente potrebbe essere il futuro.

 


Anche l’assistenza, la Domenica ,era in un bel posto: Castel Rigone. Piccola località immersa nel verde sulle colline che dominano il lago. Nel Bar vicino al piazzale la simpatica barista aveva esposta una bellissima foto d’epoca del campo da cross di Castiglion del lago scattata durante una gara negli anni sessanta con tanto di spettatori in barca. Un interessante documento di un mondo che fu, subito notata anche da Glauco Ciarpaglini altro grande assente di questa stagione.


La gara, orfana dei suoi principali protagonisti vittime del disastro di Aielli, ha rimesso in pista antichi ma validissimi protagonisti. La zampata principale è venuta da Andrea Mancini che, dopo una stagione fuori dal circuito a causa dell’ incidente del 2014, è tornato finalmente ai suoi abituali livelli mettendosi alle spalle avversari del calibro di Botturi e Cominotto, tra l’altro tutti belli determinati.


Serena Ghione, nonostante i postumi della frattura alla costola subita ad Aielli, è voluta ad ogni costo essere presente. Accompagnata da papà Luciano e Rebecca, la sorellina minore, in gara ha dato tutto quello che poteva resistendo al dolore. Alla fine per lei l’ennesima vittoria precedendo sul traguardo una Raffaella Cabini , che si sta familiarizzando sempre più con il road book ed una determinata Anna Ghiraldini che ha portato a termine in modo onorevole la gara nonostante le difficoltà del percorso. Problemi invece per Simona Brenz Verca costretta al ritiro dopo una brutta caduta. Peccato , perché la nuova stellina del femminile ha tutte le carte in regola per scalare la classifica. Tra i giovani la novità più bella è la prestazione di Carlo Cabini: nono assoluto e terzo di classe 125. Carlo ha preceduto sul podio Roberto Rossini ed uno sfortunatissimo Michele Lombardi rallentato da inconvenienti al porta-road.


Grande prova anche per Guido Fedeli primo di classe e nono assoluto. Se non fosse stato per una lampadina bruciata ad Aielli, il forte pilota di Old Farm Racing, avrebbe realizzato un triplete di vittorie consecutive. Sempre parlando di Old Farm graditissima la visita, per un saluto di Andrea Rossi. Andrea, dominatore lo scorso anno della classe 1000, è sempre più preso nel suo ruolo di uomo immagine Ducati e purtroppo quest’anno ha dovuto rinunciare alle gare. Rimane in ogni caso legatissimo all’ambiente e chissà che non riesca a convincere i vertici della Casa bolognese a partecipare al Campionato Motorally. Sarebbe un colpo sensazionale per la nostra disciplina ed il fuoristrada in generale.


A fine gara , prima della premiazione, molto bello l’intervento del Sindaco soddisfatto di aver dato ospitalità all’evento sia per il momento sportivo che per il risvolto economico pur in un contesto già così affermato dal punto di vista turistico. Averne anche qua da noi, al Nord, amministrazioni così!

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