Yamaha Tricity bloccati alla Milano Fashion Week

Yamaha Tricity bloccati alla Milano Fashion Week
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
La brillante iniziativa lanciata da Yamaha Italia, offrire trenta Tricity gratuitamente durante le sfilate della settimana della moda, non è piaciuta ai Vigili milanesi che hanno multato e sequestrato gli scooter
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
22 settembre 2014

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E' stato lanciato con il nome di “Scoober” il “primo servizio di Taxi scooter su due ruote”. Una buona trovata escogitata da Yamaha Italia per pubblicizzare il proprio scooter a tre ruote Tricity 125, fresco di lancio, nel corso della settimana milanese della moda che si concluderà oggi. Un servizio svolto da trenta Tricity, con autista, disponibili gratuitamente come praticissimo mezzo di trasporto a disposizione di operatori e giornalisti, ospiti delle numerose iniziative che si susseguono a ritmo frenetico a Milano durante la Fashion Week. Niente di meglio di uno scooter con autista per schizzare da una sfilata e l'altra quando si hanno a disposizione una manciata di minuti appena durante tre giorni molto intensi.

Sarà stato per il nome che richiama Uber, l'incubo dei tassisti di tutta Europa, sta di fatto che al primo giorno di attività del servizio Tricity, giovedì, due scooter sono stati fermati dai Vigili milanesi e multati per violazione dell'articolo 85, comma 4, del CdS. Articolo che in soldoni punisce chi adibisce a noleggio con autista un veicolo privo di autorizzazione. Il fatto che il servizio fosse gratuito non ha ammorbidito i Vigili: contravvenzione (che va da un minimo di 168 a un massimo di 654 euro) e sospensione della Carta di Circolazione per due mesi. Il fronte degli autonoleggiatori ha fatto presente che quello di Yamaha non può trattarsi di un servizio di cortesia visto che viene usato a scopi pubblicitari.

Il servizio è stato stoppato il venerdì ed è ripreso sabato, quanto un terzo esemplare dei 28 Tricity restanti è stato multato e sequestrato. Trattamento simile hanno avuto alcune auto Mercedes che offrivano lo stesso supporto e in diretto accordo con la Camera Nazionale della Moda Italiana, cioè l'organizzatore dell'evento.

«Si è trattato di un malinteso – hanno fatto sapere da Yamaha Italia – ci auguriamo anzi che nei prossimi giorni ci si possa incontrare con i responsabili del Comune e dei Vigili, magari per pensare a qualche altra iniziativa simile da fare assieme». 
Intanto a Milano pare sia attiva una task force, composta da una decina di Vigili, proprio per controllare servizi di noleggio organizzato alla “Uber”. L'incubo dei tassisti d'Europa.

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