MotoGP. Test Sepang, Day3. Pernat: "Ducati più vicina, allarme Yamaha"

MotoGP. Test Sepang, Day3. Pernat: "Ducati più vicina, allarme Yamaha"
Giovanni Zamagni
Dalla Malesia, Carlo Pernat commenta per Moto.it la terza giornata di prove a Sepang | G. Zamagni
6 febbraio 2015

«La Honda, dopo tutte le prove ciclistiche dei primi due giorni, ha dimostrato di essere ancora la moto da battere: sia Marquez sia Pedrosa hanno fatto dei super tempi, girando forte anche nella simulazione gara. Al contrario, c’è un po’ di allarme per la Yamaha: ieri sembrava avesse fatto un passo in avanti, invece la Honda rimane superiore. Forse si può dire che la HRC ha avuto un piccolo vantaggio dai test effettuati da Stoner, anche se dopo tre giorni, in realtà, tutti trovano l’assetto migliore. Mi auguro che la Yamaha non abbia effettivamente utilizzato il cambio “seamless” anche in scalata, come loro sostengono, anche se a me qualche dubbio rimane: potrebbe essere la soluzione per ridurre lo svantaggio con la RC213V, che per quanto visto oggi è favorita e ha qualcosa in più».

 

Pernat fa grandi elogi alla Ducati. «Al di là del terzo posto di Iannone, che ha fatto tre buonissimi giri con la gomma extra morbida, si può dire che si è avvicinata a Honda e Yamaha: nel 2014 era la terza forza perché era la terza Casa, oggi è la terza forza con tempi notevoli. E’ quasi un peccato lasciare questa moto, anche se ai prossimi test i due Andrea avranno a disposizione una GP15 e ancora una GP14.3. E’ chiaro che ci vorrà qualche gara per metterla a punto, ma quello provato sulla GP14.3 che verrà poi messo sulla GP15 ha già dato buoni risultati».

Sulla Suzuki, Carlo dice che: «Ha sorpreso. Le caratteristiche sono quelle “storiche”: ha la ciclistica più maneggevole, come ha detto anche Aleix Espargaro comparandola con la Yamaha, mentre al motore mancano sempre un po’ di cavalli».

 

Tante critiche, inevitabili, per l’Aprilia: «Forse hanno anticipato troppo il rientro: ci sono dei problemi, hanno bisogno di tempo. Certo spiace vedere Melandri, che è un grande pilota, in quella posizione e così distaccato: probabilmente lui non voleva, non vuole, non se la sente, voleva restare in SBK».

 


Infine una considerazione su Miller: Pernat continua ad avere molti dubbi su questo passaggio diretto dalla Moto3 alla MotoGP. «E’ ovvio che siamo solo all’inizio, ma rimango dell’idea che sia stato fatto un azzardo».

 

Ascolta l'audio integrale del commento di Carlo Pernat al Day3

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