MotoGP. Rossi: “Migliorato molto rispetto a ieri”

MotoGP. Rossi: “Migliorato molto rispetto a ieri”
Giovanni Zamagni
Valentino commenta la seconda giornata di test: “Abbiamo fatto un passo in avanti nella messa a punto e questo mi ha permesso di essere più veloce e costante. Lorenzo è in grande forma, la Honda un po’ in difficoltà, ma arriverà”. Sulle Michelin: “Devono capire cosa è successo, ma stanno facendo un buon lavoro”
2 febbraio 2016

SEPANG – Per certi versi, la giornata di oggi di Valentino Rossi è simile a quella di ieri, al di là della posizione finale (6°): Valentino è andato forte, si potrebbe parlare di risultato positivo se non ci fosse Jorge Lorenzo. Ancora una volta il compagno di squadra ha girato fortissimo, al di là di una caduta alla curva numero 5, e a parità di condizione (con le gomme dure) ha lasciato Rossi a quasi otto decimi. In definitiva: Valentino è competitivo, ma Jorge in questo momento va di più.


«Sì, è stata una giornata positiva, sono stato contento del tanto lavoro svolto: l’aspetto più importante è che siamo riusciti a migliorare la messa a punto della M1, e questo mi ha permesso di girare con un buon passo e con un tempo interessante, considerato che dopo l’incidente di Baz abbiamo potuto utilizzare solo le gomme più dure. Al di là di questo episodio, che la Michelin imputa a pressioni troppo basse utilizzate dal team, devo dire che è stato fatto un buon lavoro sugli pneumatici: oggi ho provato tre anteriori differenti con risultati più che soddisfacenti, sembrano funzionare bene. Domani però sarà il giorno più importante: continueremo con la comparazione tra la moto “ibrida” (telaio 2015, motore 2016, NDA), che oggi ho utilizzato maggiormente e che mi piace di più, e la 2016 (telaio e motore 2016, NDA), ma non sarà fondamentale fare una scelta definitiva, potremo continuare ad avere due moto anche nei test in Australia».

 

Quello che è successo a Baz ha condizionato la giornata?

«Certamente la gomma morbida va meglio, ma la Michelin ha fatto bene a non farcela più usare: bisogna capire bene cosa è successo, può essere molto pericoloso».

 

Ma vedere un pilota cadere per lo scoppio della gomma, che effetto fa? Non lascia un po’ di timore nel pilota?

«No, se succedesse è meglio andare a casa… In rettilineo è il momento dove sei più rilassato, tra virgolette, sulla moto, dove sei più tranquillo: se hai paura lì, la devi avere da quando esci a quando rientri ai box, e allora è meglio smettere. Certo a Baz è andata bene, ha avuto una grandissima fortuna a non farsi male: lo scoppio di una gomma credo sia la cosa più pericolosa che possa capitare».
 

Torniamo ai test: anche oggi, quindi, ti è piaciuto di più il telaio “vecchio”?

«Sì e piace di più sia a me sia a Lorenzo. Ma, come ho detto, non c’è fretta per scegliere: continueremo la comparativa anche a Phillip Island».

 

La Honda sembra in difficoltà: che ne pensi?

«Sinceramente le nostre prestazioni sono superiori alle aspettative, pensavo che avremmo sofferto di più: siamo piuttosto competitivi. Credo che la Honda non sia male come telaio, forse hanno problemi con l’elettronica: li risolveranno presto. L’importante è che noi siamo competitivi. In questi test bisogna trovare feeling con l’anteriore e con la nuova elettronica: sotto questo aspetto siamo messi bene».

 

Qual è il programma per domani?

«Mi piacerebbe migliorare ancora, arrivare a girare in 2’00”. Poi vedremo se dovremo fare una prova sulla distanza: ce lo potrebbe chiedere la Yamaha se domani optassimo per la moto 2016, o la Michelin in ogni caso…».

 

Ma quali sono le differenze tra la 2015 e la 2016?

«La 2016 ha degli aspetti positivi, ma siamo troppo in difficoltà in frenata».

 

Lorenzo come lo hai visto?

«E’ stato molto veloce, il più competitivo con le gomme dure: sembra avere una grande confidenza con la moto, guida molto bene».

 

E Stoner?

«E’ andato forte».

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