MotoGP: Dovi o Iannone con Lorenzo? Parlano i manager

MotoGP: Dovi o Iannone con Lorenzo? Parlano i manager
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
La decisione è già presa? Quando sapremo la formazione Ducati 2017? Simone Battistella (per Dovizioso) e Carlo Pernat (per Iannone) fanno luce sui tempi e giudicano l’ingaggio di Lorenzo
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
19 aprile 2016

Dopo la conferma di Ducati, che ha ufficializzato l’accordo con Lorenzo a partire dal 2017, la curiosità di tutti è legata al secondo pilota del prossimo futuro: chi dei due Andrea sarà al fianco di Jorge? Dovizioso oppure Iannone? Sulla opportunità di scegliere l’uno o l’altro, naturalmente gli appassionati si dividono e i lettori si sono già espressi numerosi al riguardo, tendenzialmente a favore del forlivese. Allora, per fare un po’ di chiarezza, abbiamo ascoltato i due manager dei piloti Ducati di oggi: per il Dovi Simone Battistella e Carlo Pernat per Iannone.
 

Per cominciare, come giudicate la mossa Ducati?

Simone Battistella
Simone Battistella

Simone Battistella: «Mossa corretta. Si tratta di un progetto partito con Dall’Igna tre anni fa: ricostruire la reputazione tecnica Ducati. Su questo progetto si è allineato Andrea fin dal suo primo contratto con Ducati, che questo chiedeva. E se la moto, da Cenerentola che era, è diventata attraente in due anni, per Dovizioso che era stato chiamato a svilupparla è una grande soddisfazione. Jorge Lorenzo ha vinto e sta vincendo tanto».


 

Carlo Pernat
Carlo Pernat

Carlo Pernat: «Mossa giusta. Un campione, se si libera, lo devi prendere e questo è il momento giusto. Non lo era invece quando presero Rossi. Una scelta di Gigi (Dall’Igna): lui ha vinto due titoli mondiali con Jorge, e lo aveva già cercato per la scorsa stagione. Di una cosa però sono un po’ stupito: dell’entità dell’ingaggio. Evidentemente Audi deve essere intervenuta, perché non credo che Ducati da sola avrebbe potuto sostenerla e nemmeno che il main sponsor abbia aumentato il suo supporto».


E allora la domanda diretta: chi resterà con Lorenzo?

Battistella: «Non lo so, in certi giorni credo che la decisione sia già stata presa, in altri no. Ducati deve ragionare: come si costruisce il team migliore? Il pilota di punta ce l’hai, i due li conosci da quattro anni ormai. Anche questa sarà una decisione di Gigi».

Pernat: «Non credo che la decisione sia già stata presa. C’era un po’ di vantaggio per Iannone e poi, dopo quello che è successo, ora i due piloti sono alla pari. Credo che Ducati sceglierà in autonomia, senza ascoltare Lorenzo. Perché i due piloti sono ben conosciuti, e più che la tecnica conterà l’opportunità».


Quali saranno i tempi? Barcellona e quindi giugno, come ha detto Paolo Ciabatti?

Battistella: «Io sono curioso di sapere cosa vorrebbe Ducati e quindi cosa pensa Dall’Igna; ancora non ci ho parlato. Credo che dovrebbe fare in fretta, però, perché tra le opzioni 2017 potrebbero esserci non solo Yamaha e Suzuki, che alla fine perderà Viñales, ma anche la stessa Honda. Dani Pedrosa potrebbe anche saltare. E’ un momento particolare, entra anche KTM, penso che sia record di Case, e ci sono più moto ufficiali che piloti competitivi».

Pernat: «Aspetto le mosse Ducati, cercando, se posso, di accorciare i tempi. Sentire le altre squadre non servirebbe comunque: si sa tutto di tutti, ogni pilota è conosciuto per quello che può prendere e quello che può dare. Ma credo che prima di Barcellona sarà difficile sapere qualcosa. Io vedo comunque tre piloti per tre moto ufficiali: Iannone, Dovi e Viñales per Suzuki, Ducati e Yamaha; nessuno resterà a piedi».


Altro da aggiungere?

Battistella: «Che vedo Andrea Dovizioso molto sereno nelle scelte, nella comunicazione, nelle decisioni. Ha fatto un salto di qualità. Io soffro quando vedo un pilota, non soltanto Andrea, giudicato per quello che ha fatto in passato. E lui ha lavorato tanto per cambiare e crescere: adesso è più forte di prima».

Pernat: «Lorenzo passa da 8 a 12.5 milioni di euro l’anno, che poi era l’ingaggio che aveva preso a suo tempo Vale. Rossi aveva dei suoi spazi da gestire in autonomia, e Jorge credo di no. Se si porterà dietro Forcada? Qualcuno dei suoi passerà in Ducati di sicuro: è una necessità naturale per qualunque pilota, e Ducati avrà comunque i suoi ingegneri di pista e il suo telemetrista».