MotoGP 2016. Rossi: “Ducati a parte sono competitivo…”

MotoGP 2016. Rossi: “Ducati a parte sono competitivo…”
Giovanni Zamagni
Valentino soddisfatto della prima giornata di prove, con solo un po’ di rammarico per essere stato battuto da Vinales. “Avrei potuto essere primo dopo le due Desmosedici, al momento imbattibili. Ma possiamo migliorare e attenti anche a Marquez e Lorenzo”
12 agosto 2016

Zeltweg - Sembrerebbe impossibile essere soddisfatti se becchi 866 millesimi dal primo, invece Valentino Rossi lo è. Strano? No, perché se si tolgono le due Ducati, il risultato di Rossi è buono, in linea con quello delle rivali. D’accordo, si potrà obiettare che le Desmosedici ci sono ed è con loro che bisogna confrontarsi, ma in una pista dove la Ducati non sembra avere (per il momento) punti deboli, la parziale soddisfazione di Rossi è più che giustificata.

«Sono abbastanza contento di questa prima giornata - ha detto Rossi -, anche se le FP1 sono state veramente complicate: dopo i problemi di durata emersi nei test, la Michelin ha portato nuove gomme, che funzionano sicuramente meglio, ma le condizioni erano veramente al limite. Rispetto a luglio, sull’asfalto c’erano anche 30 gradi in meno, faceva veramente freddo. Abbiamo comunque potuto lavorare, verificando che si poteva usare sia la media sia la dura al posteriore.

Nelle FP2 la situazione è migliorata, è diventata più normale, si poteva spingere di più: ho tenuto un buon ritmo, sono stato abbastanza veloce, chiudendo quarto, come nelle FP1. Peccato che Vinales mi abbia battuto per appena 12 millesimi, avrei potuto essere il migliore dopo le Ducati: in questo momento sembra difficile lottare con loro, ma non sono i soli che vanno forte, sono convinto che domani saranno competitivi anche Marquez e Lorenzo, i soli che non hanno montato la gomma nuova nel finale».


 

Ma le Ducati sono in qualche modo raggiungibili?
«Per quanto ci riguarda, possiamo migliorare la velocità in curva, provare a essere più efficaci in accelerazione, provare a far impennare meno la moto, ma in rettilineo non possiamo fare nulla. In questo momento la differenza è troppa, fai perfino fatica a tenerne la scia, ma è troppo presto per pensare già di accontentarsi del terzo posto, anche se i miei avversari non sono le Ducati, ma Marquez e Lorenzo. Diciamo che in questo momento, per battere le Desmosedici, si può solo sperare che abbiano un degrado di gomme alla distanza. Il loro grande vantaggio è in accelerazione: escono dalla curva velocissimi, perché la loro moto non si impenna. Per questo sono un passo avanti a tutti».

Come valuti le modifiche alla curva 10?
«Vanno bene: si tratta di un piccolo cambiamento, ma è certamente positivo per la sicurezza».

In prova, se si oltrepassa il finto cordolo pitturato sull’asfalto, viene tolto il tempo: vi hanno spiegato a quale sanzione si andrà incontro in gara?
«Ci hanno detto che saranno molto severi, che puoi arrivare con le ruote fino al cordolo, ma se le metti sull’asfalto rosso vieni penalizzato. Come, però, è difficile da dire, perché in gara possono accadere situazioni molto differenti dalle prove: hanno detto che saranno severi, ma non si sa quanto e come. Sarà una sorpresa…».

Speriamo che la Direzione Gara sia più chiara prima del GP: pensarci dopo, potrebbe essere troppo tardi.