Le pagelle del GP di Sepang 2015

Le pagelle del GP di Sepang 2015
Giovanni Zamagni
Dieci a Pedrosa, grande in pista e nel dopo gara. 5 a Rossi, 2 a Marquez. Per Lorenzo doppio voto: 8 in sella e 0 in conferenza stampa
27 ottobre 2015

 

DANI PEDROSA VOTO 10

Grandissimo il “robottino”, in pista come fuori, bravissimo a sfruttare le potenzialità della sua Honda, lucido e obiettivo nei giudizi del dopo GP. Rimanendo agli aspetti sportivi, quelli che a noi interessano veramente, in Malesia lo spagnolo è sempre andato più forte del compagno di squadra, dimostrando che quella moto lì si può guidare anche in un altro modo. E’ forse il miglior Pedrosa mai visto in MotoGP: un gigante, altroché.

 

JORGE LORENZO 8

Battuto per la seconda volta in questa stagione dal compagno di squadra in prova, battuto in gara da Pedrosa: Sepang non è mai stata la sua pista e non lo è stata nemmeno questa volta. Sulle dichiarazioni nel dopo gara (voto 0) è meglio sorvolare. Rancoroso.
 


VALENTINO ROSSI 5

Ha ragione Loris Reggiani quando dice che nemmeno Gandhi sarebbe rimasto impassibile di fronte alle evidenti provocazioni di Marquez. Io, però, ritengo il campione di Tavullia il più grande di tutti, anche nel gestire la pressione psicologica. A “caldo” mi ero sentito personalmente tradito per il calcio, ma adesso che le immagini confermano in modo piuttosto evidente che il calcio non c’è stato, la reazione è decisamente più comprensibile. Non giustificabile, ma comprensibile. Umano.

 

MARC MARQUEZ 2

Mai visto un pilota correre con la chiara intenzione di penalizzarne un altro, per favorirne un terzo che non sia un suo compagno di squadra. E’ fortissimo, è capace di guidare in modo divino e di imprese pazzesche, ma è diabolico e cattivo come pochi altri, anche se non ha fatto nessuna scorrettezza. Antisportivo.

 

BRADLEY SMITH 7

Torna protagonista dopo qualche GP opaco: in prova non aveva particolarmente brillato, ma in gara ha raccolto il massimo risultato possibile, approfittando al meglio delle disavventure altrui.

 

CAL CRUTCHLOW 5

Anche se involontariamente, ha buttato a terra Dovizioso (all’11esimo giro), poi ha preso paga da Smith e ha finito a 28”721: decisamente troppi. Andamento lento.

 

DANILO PETRUCCI 6

Buona la posizione, meno il distacco. Ma se si guarda il compagno di squadra, allora meriterebbe 8.

ALEIX ESPARGARO 6

Un punto in più perché ha vinto la sfida finale con il compagno di squadra.

 

MAVERICK VINALES 5

Per lui, ovviamente, vale il discorso opposto.

 

POL ESPARGARO 4

Lontanissimo da tutti: dal compagno di squadra, dalle altre moto “Factory”, da tutti.

 

STEFAN BRADL 7

Convincente in prova, finalmente concreto in gara: bravo.

 

ALVARO BAUTISTA 4

Forse la peggior gara della stagione.
 


ANDREA DOVIZIOSO 6

Stava facendo una buona gara, sfruttando bene il potenziale a sua disposizione. Ma siamo ancora lontani dalle aspettative di inizio anno.

 

ANDREA IANNONE 6

Un altro ritiro, non per colpa sua (un sasso ha bucato il radiatore): anche in Malesia, però, in prova è sembrato veloce e concreto.

 

HONDA RC213V VOTO 9

Ha dominato prove e gara, mostrando un buon equilibrio tra le qualità della ciclistica e del motore. Negli ultimi 5 GP un pilota Honda ha vinto quattro volte. Non male per una moto giudicata in crisi a inizio anno.

 

YAMAHA M1 VOTO 8,5

Sempre in affanno in rettilineo (mancano almeno 7-8 km/h), ma in tutto il resto della pista funziona bene. Come sempre molto equilibrata.

 

DUCATI GP15 VOTO 6

In prova e in gara sono emersi in maniera evidente le difficoltà in staccata: dopo l’esaltante prestazione australiana, a Sepang è tornata un po’ nei ranghi. Per Iannone un’altra rottura meccanica, anche se questa volta non imputabile a problemi di affidabilità.

 

SUZUKI GSX-RR VOTO 5

Aleix Espargaro ha finito a 39”290, che divisi per 20 giri fa praticamente due secondi a passaggio: troppi. Mai competitiva, né in prova né in gara.

 

APRILIA RS-GP VOTO 5

Tre ritiri importanti (Marquez, Iannone, Dovizioso) hanno consentito a Bradl di eguagliare il miglior risultato stagionale, ma il distacco rimane sempre superiore ai 2” al giro, come peraltro conferma anche il miglior tempo realizzato in gara da Bradl, 2’03”079, 2”473 più lento del miglior crono di Lorenzo (2’00”606).