Nico Cereghini. "Perché Lucchinelli no?"

Nico Cereghini. "Perché Lucchinelli no?"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Franco Uncini inserito tra le Leggende del motociclismo con una bella cerimonia a Misano. Contentissimi, ma balza all’occhio una disparità: anche Marco ha vinto un titolo della 500, e un anno prima
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
13 settembre 2016

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Ciao a tutti! E così anche Franco Uncini, campione del mondo della 500 nel 1982, è stato inserito tra le Leggende del motociclismo, nella Hall of fame insieme a miti come Ago, Hailwood, Nieto, Sheene, Roberts, Spencer e Saarinen. E figurarsi se non ne sono contento, io che lo conosco e lo apprezzo da sempre, dal 1974, e ho condiviso con lui tante giornate sulle piste prima come rivale sulle moto derivate di serie e quindi da giornalista. E poi sono molto affezionato a Mario Ciamberlini, il suo storico meccanico che dalla preparazione della Laverda SFC e della Ducati SS seppe passare a quella della Suzuki RG 500 da GP con la stessa vincente e straordinaria abilità. Mario era a Misano con la figlia per la cerimonia, ora ha ottantadue anni ed è lucido e brillante come allora. Che bei personaggi! Ma la domanda, come si dice, sorge spontanea: perché, allora, non Lucchinelli?


Uncini è stato un pilota veloce, intelligente, misurato. Prima del titolo, fu il privato più veloce del mondo per due stagioni consecutive, 1979 e 1980, quinto e quarto assoluto con Roberts campione. Dopo il terribile incidente del 25 giugno 1983 ad Assen, quando fu travolto da Gardner e rischiò la vita, appeso il casco al chiodo nel 1985 è diventato un dirigente del mondiale molto stimato, il responsabile FIM della sicurezza delle piste. Ed è un lavoro che sa fare molto bene. Ma Franco è speculare con Marco Lucchinelli: un bel titolo della 500 con cinque vittorie. Lo spezzino, per essere fiscali, un anno prima di lui.
 


La logica delle nomination non è chiara, ci sono i miti della 500 ma anche i dominatori assoluti delle altre classi come Nieto, Ubbiali e Mang. Giusto. Poi ci sono Saarinen, Kato e Simoncelli che hanno lasciato una traccia profonda, e questo ci piace molto, ma anche Hayden e Criville; due bei piloti, intendiamoci, ma che certamente non hanno svettato. Di questo passo, prima o poi metteranno anche JL Tournadre ed Emilio Alzamora che hanno vinto il mondiale per miracolo. E se il francese, il postino più veloce di Francia, almeno ha vinto una gara nella stagione del titolo 1982 in 250, lo spagnolo, campione 1999 della 125, manco quella. Già Wayne Gardner è diventato Leggenda un po’ troppo presto e anche lui con un solo titolo (500 Honda 1987), però l'australiano è stato un grande protagonista della top class per tante stagioni, dall'86 al '92, portando a casa ben diciotto vittorie.


Insomma, tornando alla questione di apertura: non sarebbe stato opportuno nominare Leggenda anche Marco, contemporaneamente a Franco? Mi sarebbe piaciuta una sola cerimonia per i due nostri campioni, che sono perfettamente alla pari. E come Uncini avrebbe pianto a dirotto anche Lucchinelli, che fa il duro ma le cose le sente. E naturalmente ci tiene.

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