Caso Iannone. La risposta del medico che lo dichiarò "Unfit"

Caso Iannone. La risposta del medico che lo dichiarò "Unfit"
Il Dr. Berardi, responsabile dei servizi sanitari del MWC fa chiarezza sulla decisione presa a Misano di dichiarare Iannone "unfit" e risponde alle numerose polemiche che sono seguite
25 settembre 2016

Abbiamo con piacere ricevuto un messaggio dal Dr. Berardi, responsabile dei servizi sanitari del MWC, che - anche in seguito ai numerosi articoli pubblicati sul nostro sito - ha avuto fare chiarezza sul suo operato e spiegare il perché di una scelta (proibire a Iannone di partecipare al GP di Misano) che ha sollevato tante polemiche. In questi giorni poi, dopo che proprio la rinuncia del pilota Ducati dà ragione alla sua decisione, il suo operato è stato da molti riconsiderato.

 

Lasciamo spazio alle parole del Dottore:

 

Buongiorno,sono il Dr. Berardi,responsabile dei servizi sanitari del MWC.
Vorrei fare alcune precisazioni relative al trauma riportato dal pilota della MotoGP,Andrea Iannone.
In queste due settimane in molti hanno parlato e scritto... Io sono un professionista,ho solo ascoltato e letto,evitando qualsiasi minima polemica, ma stamattina ho letto un articolo del sig Zamagni e francamente sono rimasto perplesso.
Faccio questo lavoro da tanti anni e collaborano con me professionisti straordinari,che quotidianamente gestiscono traumi gravi e situazioni drammatiche.

La nostra decisione di dichiarare unfit il pilota è scaturita da una valutazione clinica congiunta di medici del mio staff:
Dr. Roberto Donati,neurochirurgo,
Responsabile della chirurgia vertebrale della ausl Romagna
ProF. Oliviero Soragni,ortopedico
Dr.ssa ELisa Frazzarin neuroradiologo


Peraltro io avevo parlato con il neurochirurgo dopo che Andrea aveva eseguito la Tc ed avevo dichiarato a Sky "SALTERÀ I PROSSIMI 2 GP", cosa che si è puntualmente verificata...
Il tipo di lesione vertebrale riportata,pur non gravissima non consente ad un pilota di MotoGP di guidare in modo sicuro prima di 25-30 giorni e soprattutto un nuovo trauma allo stesso livello potrebbe causare una lesione midollare..
Non può essere il pilota a decidere se correre o meno,sarebbe una follia..!
I regolamenti della FIM stabiliscono che la decisione sia presa del medico del circuito,definito CMO(chef medical officer).
Ho imposto ad Andrea di non correre per tutelare la sua salute..
Un secondo trauma poteva avere conseguenze drammatiche ed anche guidare con dolore forte poteva far perdere lucidità e capacità di guida,come lo stesso pilota ha poi ammesso..
Speriamo ora che il pilota si rimetta rapidamente e possa partecipare al prossimo GP


Un cordiale saluto

EB