Cross-Country Rally 2017. Desafio Ruta 40. Vince Kevin Benavides (Honda)

Cross-Country Rally 2017. Desafio Ruta 40. Vince Kevin Benavides (Honda)
Piero Batini
  • di Piero Batini
La quarta prova del Campionato del Mondo Rally-Raid FIM è segnata da una serie incredibile di colpi di scena. Dalla durezza della prova emergono i piloti Honda HRC. Pablo Quintanilla torna al comando del Mondiale
  • Piero Batini
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1 settembre 2017

San Miguel de Tucuman (Argentina), 31 Agosto 2017. Cinque Tappe anche per il Desafio Ruta 40, Rally Mondiale tutto argentino tra San Juan e Tucuman, dal 25 al 31 Agosto. Un po’ meglio rispetto al Cile, ma siamo sempre su numeri piuttosto bassi di partecipazione. Alla partenza 11 concorrenti “FIM”, ovvero in corsa per il Campionato del Mondo, su un totale di oltre trenta, una trentina di Quad, di cui sette “FIM”, e una rappresentanza qualificata di Auto. Il Desafio Ruta 40, quarta e penultima prova del Mondiale FIM Cross-Country Rally, è un Rally serio e interessante. Per la navigazione, soprattutto, ma anche per la sua durezza, che affonda le sue radici nei “greatest hits” della Dakar argentina.

Non ancora partiti, Joan Barreda si ferisce a un braccio. Out. Fresco vincitore, per la seconda volta, della Vegas to Reno, e punta di diamante del Team Honda HRC, Barreda non prenderà il via alla sfida argentina. Il primo giorno, nel Prologo, Mattias Walkner si perde due volte alla ricerca di altrettanti waypoints. Fuori due. Sam Sunderland, leader provvisorio del Mondiale, vince la prima Tappa a Villa Union, ma si fa fuori da solo durante la seconda, cadendo malamente mentre cerca di recuperare troppo in fretta il tempo perduto a caccia del solito, introvabile waypoint. Anche l’inglese vincitore della Dakar è fuori gara e, con Walkner che arranca nelle retrovie ormai demotivato, lo Squadrone KTM scompare dal palcoscenico del Rally argentino per lasciare il posto alle performance dei Piloti del Monster Energy Honda Team, più veloci e più rapidi nella ricerca dei misteriosi waypoints.

Ma non c’è pace. Guai anche per Luciano Benavides, frattura della clavicola, per Adrien Van Beveren, due giorni alle prese con un problema elettrico alla Yamaha ufficiale, e per Michael Metge, un problema al serbatoio della Honda. Nella terza Tappa si ritira l’altra Yamaha del neo-acquisto Franco Caimi, e Kevin Benavides vola oltre una duna e oltre… il manubrio della sua Honda. Riesce a ripartire dopo il tremendo impatto ma arriva al bivacco di Belén, 300 chilometri di Speciale quasi tutti di fuoripista, con… il naso fuori posto!

E così via. Morale, Van Beveren vince il Prologo e Sunderland la prima tappa, ma entrambi escono di scena, il francese poi reintegrato nella classifica, e il Rally diventa un affare personale, e di famiglia, tra l’argentino Kevin Benavides e il portoghese Paulo Gonçalves. Benavides vince la seconda tappa a Tinogasta e la quarta a Tafi del Valle, Gonçalves la terza a Belen ma poi sbaglia nella penultima, concedendo dieci minuti al compagno di Squadra. Ogni volta il vincitore di Tappa si installa al comando della Corsa superando l’avversario, e il finale diventa “caldo”. Non è una di quelle situazioni che si regolano “a tavolino”, c’è tensione “moderata” tra i due compagni di Squadra, Benavides ha un buon vantaggio ma Gonçalves una buona posizione sulla linea di partenza dell’ultima. Per entrambi il successo parziale rappresenta una bella “botta” di curriculum.

Finalmente l’ultima Speciale, 180 chilometri fino all’epilogo di Tucuman, si corre al riparo da particolari scosse emotive. Benavides, senza dubbio favorito nel Rally di Casa, riesce a gestire alla perfezione la corta Speciale e taglia per primo il traguardo finale. Per l’argentino è il secondo successo consecutivo, per Gonçalves, secondo e già vincitore dell’edizione 2015, è comunque un grande risultato. Buono anche, e in parte inatteso, il terzo posto di Xavier de Soultrait, che riscatta così la sfortunata partecipazione della Squadra Yamaha. Tra i Quad la vittoria va all’olandese Kees Koolen.

Pablo Quintanilla
Pablo Quintanilla

Il Mondiale riaperto è una vicenda “parallela”. Con la vittoria del Rally di Atacama, Pablo Quintanilla si era avvicinato a sei punti soltanto da Sunderland, e il ritiro dell’inglese favorisce ancora di più il cileno. Tuttavia anche per “Quintafondo” il Desafio Ruta 40 inizia male, con la “famosa” ricerca dei Waypoints nella quale è caduto Walkner. Persa una mezz’ora nell’”operazione impossibile” di Villa Union, Quintanilla si calma e rivede le strategie puntando esclusivamente al Mondiale. Risalito al quarto posto più per inerzia che per iperattività, il cileno ottiene un piazzamento nella penultima Tappa e conclude al quarto posto assoluto, quanto basta per impadronirsi nuovamente della leadership provvisoria del Mondiale e puntare alla conferma del Titolo.

I primi di Ottobre, in Marocco, si corre l’ultima Prova del Campionato, Quintanilla ha ora 87 punti, sei più di Sunderland. In mezzo Benavides e Gonçalves. Situazione delicata, la Dakar è troppo vicina per farsi male!

Nota finale. Il Desafio Ruta 40 porta in dote un altro debutto di lusso. È quello di Jonathan Barragan, che molti ritengono il più forte Pilota di Motocross spagnolo di tutti i tempi e che è già passato al Mondiale di Enduro. L’obiettivo di Jonathan è correre la prossima Dakar, con la Gas Gas “nuova gestione sportiva” e altri due piloti, per il momento sconosciuti.

 

Finale Assoluta Moto

1° Kevin Benavides/ARG/Honda/19:13:24

1° Paulo Goncalves/POR/Honda/+12:52

3° Xavier De Soultrait/FRA/Yamaha/+40:50

4° Pablo Quintanilla/CHI/Husqvarna/+57:04

5° Ricky Brabec/USA/Honda/+1:02:55

 

Classifica Campionato del Mondo Cross-Country Rally

1° Pablo Quintanilla/CHI/Husqvarna/87 pts.

2° Paulo Goncalves/POR/Honda/82 pts.

3° Sam Sunderland/GBR/KTM/81 pts.

4° Kevin Benavides/ARG/Honda/75 pts.

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