Abituato al concerto del bicilindrico, che ho amato, mi sono subito re innamorato del silenzio (in realtà fa un leggero sibilo) della nuova realtà. È come passare dall’essere cowboy all’essere indiano: sei tu, immerso nel paesaggio, a cavallo di un dardo silenzioso. È intuitiva e incollata alla strada. La ripresa fa paura, quando apro e “sparo” l’accelerazione, gli sguardi di chi vede mi dicono “non ci credo!” 0-100 km/h in meno di 3 secondi, ma anche con la mappa ECO, quella che uso io, fa emozionare tanto.