Sardegna Gran Tour Discovering: Eccoci in Sardegna! (VIDEO)

E’ scattata sabato 28 aprile la prima edizione di Sardegna Gran Tour Discovering, l’evento turistico sportivo dedicato a tutti i motociclisti con moto on-off e stradali. Ve lo raccontiamo in diretta tappa per tappa perché ci siamo anche noi di Moto.it!
29 aprile 2018

Finalmente siamo partiti. E sì, perché come sapete ci siamo anche noi di Moto.it alla prima edizione del Sardegna Gran Tour Discovering, con Andrea Perfetti e Maurizio Gissi e due interessanti e belle maxi enduro. Ovvero la Honda CRF 1000L Africa Twin e la Triumph Tiger 800 Xca. Giriamo la Sardegna, in uno dei periodi più belli dell'anno, assieme a tanti motociclisti che sono partiti da Milano (foto in alto) e Roma per vivere l’evento turistico sportivo ideato da Renato Zocchi (ex campione di Motocross ed ex dakariano) e Antonello Chiara. Loro sono due appassionati che la sanno lunga in fatto di fuoristrada ed eventi, specie quando di mezzo ci sono le moto da fuoristrada e la Sardegna.

Questa proposta è presente nella sezione Turismo Discovering del calendario della FMI ed è dedicata soprattutto ai motociclisti non ancora pronti ad affrontare un fuoristrada impegnativo, e più in generale ai possessori di maxienduro, crossover e moto stradali con peso minimo di 150 kg. Sono una cinquantina i motociclisti iscritti a questa prima edizione, con moto soprattutto maxi enduro ma con grande varietà di modelli: da una CCM 450 a una Honda Gold Wing...

Alla partenza c’è chi si è presentato anche con il passeggero al seguito: le moto stradali affrontano solo percorsi prettamente stradali, mentre le altre viaggiano sullo stesso itinerario asfaltato per poi deviare su percorsi fuoristrada, mentre nelle tre tappe in terra sarda i percorsi sono diversi: Off-road e Road.

A seguire le tappe aggiornate giorno per giorno, l'ultima la trovate in alto per vostra comodità

 

Tappa 2: Golfo Aranci - Alghero

Domenica 29 inizia con il cielo limpido, il tepore del sole e il primo briefing in terra sarda tenuto da Zocchi e Chiara, con le moto alleggerite dai bagagli pronte a partire.
Si parte da Golfo Aranci alle 9 e 30 del mattino per arrivare ad Alghero nel tardo pomeriggio. La tappa On-off è di 243 chilometri, oltre 80 dei quali in fuoristrada: da tratti semplici a qualche discesa resa impegnativa dal fondo infido, con qualche passaggio nella vegetazione ma con tanti chilometri paesaggisticamente emozionanti.
Chi ha scelto i percorsi lontano dall'asfalto, per organizzare il Sardegna Gran Tour, ha fatto un bel lavoro nell'offrire tanta variabilità delle condizioni del fondo, e soprattutto per la bellezza incontaminata in contrata in certi passaggi in quota che offrono eccellenti panorami guidando immersi nei profumi della macchia mediterranea.
A Marina di Sorso, affacciati sulla spiaggia, il ristoro a base di pesce e ostriche: guidare sì, ma anche assaporare la cucina locale è un'esperienza da fare.

 

 

Poi il percorso riprende, con le moto da strada e da fuoristrada sulle stesse strade fino a Porto Torres: chi ha scelto quello Road devia a nord verso Stintino e la spiaggia La Pelosa, una delle più belle dell'isola e d'Italia.
Chi è sulla traccia On-off affronta il fuoristrada più bello della giornata, prima di puntare ancora verso la costa orientale per gli ultimi chilometri che portano ad Alghero e all’hotel Corte Rosada Resort & SPA di Porto Conte: affacciato sul mare, sottolinea la ricchezza paesaggistica della Sardegna, il suo contrasto fra la mitezza della costa e l'interno aspro ma sempre incantevole.

Domani, lunedì, ci attende la tappa più lunga in terra sarda: 320 km da Alghero ad Arbatax. Prevede l’attraversamento del Gennargentu su ogni tipo di terreno. Si sale fino ai 1.000 metri di Fonni - è il paese più alto in Sardegna e ci sono anche impianti di risalita per lo sci  - per poi ridiscendere lentamente verso il mare immersi in paesaggi selvaggi e percorrendo strade asfaltate tortuose. Il tratto lungo una strada abbandonata ci regalerà scorci incredibili della costa. Ve la raccontiamo anche in video a questo link

 

Tappa 1: Milano (Roma) - Livorno

Da Milano e da Roma con arrivo a Livorno, sono stati 380 km per chi partiva da nord e 480 per chi lasciava la Capitale. Niente autostrada naturalmente, perché questo è quanto stabilisce il regolamento Turismo Discovering. In caso di necessità c'è sempre la possibilità di accorciare il percorso o di modificarlo. L'organizzazione conta su apripista e chiudi pista, controlli di passaggio, mezzi di assistenza tecnica e sanitaria.
A parte qualche chilometro di pianura, noi e il gruppo che partiva da Milano abbiamo imboccato le strade che salgono sull’Appennino passando per Varzi, salendo verso il Passo Penice per deviare dopo pochi chilometri verso il Passo del Brallo per la prima ubriacatura di curve.

Jordi Viladoms
Jordi Viladoms

A Santo Stefano D’Aveto il primo ristoro, poi ancora un bel tratto guidato verso il Passo del Tomarlo con solo un breve temporale a guastare la festa, ma già a Borgotaro le strade erano tornate asciutte.
Passato Borgotaro, ecco la deviazione per chi ha scelto il percorso on-off: una trentina di piacevolissimi chilometri in fuoristrada in mezzo al bosco, su una strada ampia e quasi sempre in ordine, se non per qualche breve tratto di pietraia, scollinando a 1.350 metri prima di scendere verso a La Spezia e ritrovare il percorso condiviso con gli altri partecipanti sulle moto stradali.

Giù a Massa, Lido di Camaiore e Livorno per l'imbarco verso la Sardegna. Nel gruppo proveniente da Roma c'era anche il dakariano Matteo Casuccio (chi veniva da Milano era invece accompagnato dal campione del mondo Rally Jordi Viladoms...). Dalla Capitale la prima traccia off-road andava dal Lago di Bracciano a Civitavecchia, poi su asfalto a Tarquinia, Scansano e Grosseto per rientrare sull’Aurelia.

 

 

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