Motor Bike Expo. La capitale del custom

Il Motor Bike Expo si sposta nella città scaligera e incontra l'entusiastica risposta del pubblico. Verona si candida a capitale mondiale dei customizers. GALLERY
19 gennaio 2009


Motor Bike Expo 2009 - Verona
La fiera delle moto custom - che in verità abbraccia ormai tutte le sfaccettature del motociclismo - nel 2009 è stata ospitata dalla città scaligera e ha raccolto un notevole successo di pubblico.
Gli appassionati e gli espositori hanno di fatto eletto il Motor Bike Expo a capitale europea dell'universo dei preparatori e delle special.

L'Italia ben si presta a questo ruolo grazie alla sua neutralità nei confronti degli allestitori americani e nord europei in particolare, da sempre maestri nell'arte di creare moto dal fascino unico.
A Verona abbiamo visto per la prima volta anche la bravura dei customizers giapponesi e siamo rimasti colpiti dalla crescita incredibile dei preparatori di casa nostra.
Una dimostrazione evidente dell'ingegno e della creatività degli Italiani che, quando c'è da mettere mano a un motore, non sono secondi a nessuno.

Le grandi case hanno premiato il loro pubblico
Nonostante la vicinanza temporale al Salone Internazionale di Milano (EICMA), il Motor Bike Expo ha saputo ritagliarsi una nicchia di pertinenza propria, creando un evento a misura degli appassionati.
Non solo belle vetrine dove posare lo sguardo per ammirare algide starlette, ma una fiera dal sapore antico dove il visitatore tocca con mano le novità esposte, scopre i segreti delle elaborazioni più ardite dalla viva voce degli specialisti e - cosa più unica che rara - ha la possibilità spesso di acquistare direttamente l'oggetto dei suoi desideri.
Che si tratti di una semplice maglietta, come di un'elaborata sella artigianale in vera pelle.

Non hanno mancato l'appuntamento Aprilia, Bimota, Buell, Ducati, Gilera, Harley-Davidson, Honda, Husqvarna, Moto Morini, Piaggio, Kawasaki, Scorpa, Suzuki, Triumph, Yamaha.

Kawasaki ha approfittato della rassegna veronese per presentare il concorso che premia con una fiammante ER6-N chi dedicherà alla naked di Akashi l'elaborazione grafica più votata (clicca qui per saperne di più).
Ducati non ha parimenti trascurato i suo aficionados e ha esibito un grandioso showroom dove poter acquistare gadget e capi d'abbigliamento made in Borgo Panigale. Oltre a mostrare le ultime novità 2009, l'azienda italiana ha anche presentato il Ducati Desmo Challange 2009, da quest'anno abbinato alla Coppa Italia FMI e diviso in 3 nuove classi (Superbike, Superstock e Protwins).

Ampi stand hanno accolto le novità proposte da Honda, Suzuki e Yamaha, ma non sono mancate anche altre europee illustri: BMW, il Gruppo Piaggio e Husqvarna hanno onorato l'impegno mostrando al pubblico tutte le più recenti novità.

La casa di Monaco di Baviera ha riservato un'area del suo stand all'usato garantito (diverse la marche presenti, oltre a BMW ovviamente), a dimostrazione dell'importanza strategica assunta dalla compravendita di veicoli d'occasione all'interno del business - moto.

Harley - Davidson
Non poteva mancare la madre di tutte le special americane. La casa di Milwaukee ha partecipato rappresentata dal suo rivenditore ufficiale di Verona, che ha presentato l'intera gamma Harley 2009 e ha esposto alcuni pezzi storici, accompagnati dalle special realizzate da Claudio Campestrini (titolare della concessionaria di Verona).

Le regine di Verona
Le guest star della fiera scaligera sono le tante, bellissime special esposte dai preparatori di tutto il mondo.
Vere fuoriserie (da 100.000 e passa Euro), spesso create per soddisfare la sete di cose belle di facoltosi collezionisti e di narcisi del grande schermo.
Come anticipato, il Motor Bike Expo si avvia ad essere la più importante occasione d'incontro a livello europeo - forse mondiale - per gli amanti del genere custom.

Lo testimoniano le più belle firme giunte a Verona dagli USA (Cory Ness, Jesse James, Russel Mitchell), dalla Germania (Marcus Walz, e Fred Kodlin), dall'Inghilterra (Battistinis), dalla Svezia (Hogtech). Hanno saputo stupire anche i jappo, con le fantasiose realizzazioni di Zero Engineering e di Samurai Choppers (un nome, un programma).

Russel Mitchell, californiano doc, ha partecipato alla sua prima fiera italiana e ha presentato le special realizzate dalla sua Exile Cycles, passata nel giro di pochi anni dalle dimensioni casalinghe a un fatturato degno di una star hollywoodiana.

Marcus Walz (Hardcore Cycles) ha esposto le sue celebri elaborazioni dal chiaro sapore dragster, accucciate su enormi pneumatici e quasi prive di ogni elemento ammortizzante.
Il tedesco impazza nella formula uno (suo cliente fisso è Kimi Raikkonen) e al cinema (nel garage delle meraviglie di Brad Pitt figura anche una moto di Walz).

Cory Ness a Verona ha mantenuto viva la vena creativa del padre Arlen, inventore del genere custom personalizzato a cavallo degli anni '70.

Tra i più apprezzati non si può dimenticare Fred Kodlin, il celebre customizer tedesco ha esposto a Verona l'incredibile K-Wedge. Monumentale nella sua livrea bianca, ricorda una scultura rinascimentale ricavata da un blocco di marmo.

Una citazione a parte merita Jesse James, forse il più famoso elaboratore sulla scena contemporanea. Pronipote del leggendario fuorilegge suo omonimo, è oggi titolare della West Coast Choppers e realizza le più belle special impiegate nei film realizzati a Hollywood.
Non solo, molte celebrities del grande schermo sono sue clienti. Una - Sandra Bullock - se l'è persino sposata.
Jesse James è un vero personaggio, nella vita privata come in quella pubblica. A breve pubblicheremo la sua intervista. Scoprirete così che il suo vero amore non è Sandra, bensì le rosse di Borgo Panigale. Da non credere.

Al fianco dei più famosi customizers hanno fatto bella presenza le principali aziende produttrici di accessori (ne citiamo solo alcune: Corbin, Custom Chrome, W & W, Zodiac).

Il Motor Bike Expo è stato questo e molto altro. Grazie alle gare nell'area esterna, e grazie alle curve delle tante miss ospiti della città scaligera.
Anche a loro è dedicata la fotogallery che trovate a margine del Focus.

Intervista a Francesco Agnoletto
Abbiamo chiesto al promoter del Motor Bike Expo di commentare insieme a noi l'esito dell'esposizione veronese.

Il Motor Bike Expo a Verona è realtà. Il trasloco da Padova ha danneggiato la fiera?
Francesco Agnoletto: "Direi di no. Siamo partiti bene e il numeroso pubblico testimonia di aver recepito il messaggio. La presenza dei più famosi customizers e delle principali aziende di settore dimostra che abbiamo lavorato bene".

La vicinanza temporale con EICMA non è controproducente?
Francesco Agnoletto: "Ci rivolgiamo a un pubblico differente. EICMA pensa giustamente ai grandi espositori, noi guardiamo agli appassionati che qui hanno un contatto diretto con le moto. Toccano, provano e spesso acquistano ciò che vedono esposto".

Verona è adatta a ospitare il Motor Bike Expo?
Francesco Agnoletto: " La Fiera di Verona è servita molto bene, grazie agli ampi parcheggi e alla facilità di accesso dalla rete autostradale e dalla stazione ferroviaria. Inoltre lo spazio espositivo è all'altezza delle aspettative".

Il Motor Bike Expo si candida a capitale mondiale delle special. Com'è possibile? L'Italia non vanta una tradizione pari a USA e Germania, giusto per fare un paio di esempi.
Francesco Agnoletto: "Questa è proprio la chiave del nostro successo, l'Italia ha una posizione di chiara neutralità. Si pone in modo equidistante rispetto a USA e Nord Europa e così diventa un palcoscenico ideale per i customizers di tutto il mondo. Inoltre va anche detto che la scuola italiana sta crescendo e mettendo in luce ottimi elaboratori. Da noi l'ostacolo più grosso è sempre la burocrazia, che rende spesso difficile omologare esemplari tanto belli quanto unici".

Andrea Perfetti

 

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