Ente Autodromo Pergusa e Pirelli rilanciano la pista siciliana

Ente Autodromo Pergusa e Pirelli rilanciano la pista siciliana
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Il Consorzio Ente Autodromo Pergusa e Pirelli hanno siglato un accordo finalizzato al rifacimento dell’asfalto, alla sostituzione dei cordoli e alla ristrutturazione del paddock e di alcune infrastrutture dell’impianto siciliano
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
15 maggio 2018

Sicilia: terra di sole, mare e, bedda matri, motociclette. Chi pensa che la tradizione motoristica isolana sia trascurabile probabilmente non conosce la lunga storia dell’Autodromo di Pergusa (Enna), inaugurato proprio sessant'anni fa: era il secondo dopoguerra e a quei tempi i concetti principe delle competizioni motoristiche erano velocità, rischio e ardimento.
Ne nacque un tracciato, un anello disegnato intorno al lago diventato nel frattempo riserva naturale, che spremeva al massimo i motori permettendo da un lato ai mezzi di esprimere tutte le potenzialità velocistiche e, dall’altro, ai piloti di fregiarsi del riconoscimento di un indomito coraggio (o di virile incoscienza, diremmo oggi).
Jim Clark, Hill padre e figlio, John Surtees, il mondiale Superbike dell’epoca Falappa/Roche/Tardozzi/Merkel e una serie pressoché illimitata di personaggi importanti per il mondo delle moto da corsa hanno calcato l’asfalto di Pergusa, tuttavia negli anni più recenti il tracciato ennese non si è adeguato a livello di infrastrutture, sicurezza e manutenzione del manto col risultato di un progressivo abbandono delle competizioni sia auto che moto ma rimanendo in attività per prove libere e, sopratutto, diventando uno dei circuiti preferiti del Centro Sperimentazione Pirelli di Giarre per lo sviluppo dei prodotti Pirelli-Metzeler.

 

Proprio per rilanciare l’autodromo siciliano, il Consorzio Ente Autodromo Pergusa e Pirelli hanno siglato un accordo di collaborazione finalizzato al rifacimento del manto asfaltato, alla sostituzione dei cordoli (fino ad oggi adatti più alle auto che alle moto) e alla ristrutturazione del paddock e di alcune infrastrutture dell’impianto, accordo annunciato durante una conferenza stampa tenuta l’11 maggio presso il Palazzo Chiaramonte ad Enna alla presenza di Maurizio Dipietro (Sindaco di Enna), Salvo Pennisi (Direttore Testing e Technical Relations di Pirelli Moto), Mario Sgrò (Presidente del Consorzio Ente Autodromo Pergusa) e Francesco Pietrangeli (Direttore Mercato Italia Pirelli Moto).

Avete mai girato a Pergusa? Stephane Mertens lo definì “una statale con delle chicane” e anche se il giudizio di un pilota che proprio lì ha vinto una manche del Mondiale Superbike (1989) ha certo un suo peso, noi ci permettiamo di dissentire almeno in parte: Pergusa è un circuito cui bisogna dare del “lei”, velocissimo nonostante le chicane, capace di mostrare un ampio ventaglio di situazioni tecniche, probante per il mezzo, per gli pneumatici e per il pilota che di certo prima di entrare in sintonia e percorrere in scioltezza i 4.950 metri del tracciato deve fare un adeguato apprendistato per le peculiarità della pista e delle sue curve.
È molto più che un semplice anello con alcune, insidiose, varianti: sapevate che qui, fin dal 1985, grazie a Pirelli si è contribuito allo sviluppo delle ciclistiche di alcune moto come la Yamaha YZR 1000, la MV F4, la Ducati 916, la Suzuki TL 1000S? E che molte tecnologie come la cintura a 0° e il Mirs hanno visto la loro nascita a Pergusa?

 

Salvo Pennisi, nel commentare le motivazioni dell’impegno di Pirelli in quest’accordo che vede un ente pubblico lavorare in proficua sinergia con un’azienda privata (“siamo una start-up con 145 anni di storia” ha chiosato Francesco Pietrangeli per inquadrare l’approccio di Pirelli, anche in relazione alla fresca quotazione in borsa), ha chiarito che l’utilizzo del circuito in esclusiva, esteso adesso a 150 giorni l’anno fino al 2030 per attività di sviluppo e testing di pneumatici moto, ha ottime ragioni: «Pergusa offre la possibilità di lanciare ad alta velocità anche moto custom/cruiser come le Harley-Davidson, tanto per non fare nomi, e questo lo rende adatto non soltanto allo sviluppo delle nostre gomme più sportive ma anche per la sperimentazione sugli pneumatici più stradali e su aspetti non legati alla pura performance».
Ma non solo, «Un autodromo come Pergusa a poca distanza dalla nostra base di Giarre costituisce per noi un importante proving ground, l’intera Sicilia è un enorme proving ground per l’eterogeneità del suo territorio, del suo clima e dei suoi asfalti. Nei lavori di ammodernamento dell’impianto, progettati con la collaborazione di Dromo (azienda italiana specializzata nel disegno dei circuiti: tra i lavori più recenti la nuova ultima curva di Sepang n.d.r.), si è pensato di creare quattro differenti layout del tracciato, per poter sfruttare anche i vecchi curvoni e rendere Pergusa ancora più probante ed eclettica per il nostro lavoro di sviluppo e test».

Ovvio che in quest’accordo vi sia anche la soddisfazione della parte pubblica rappresentata dal Consorzio Ente Autodromo Pergusa e dal Comune di Enna, che vedono nella ristrutturazione della pista uno strumento di rilancio economico per l’intero territorio, sottolineando che senza un partner economicamente solido come Pirelli questi lavori non sarebbero mai stati possibili.
I lavori sono iniziati oggi e si prevede che per metà luglio l’Autodromo di Pergusa nella sua nuova veste possa essere inaugurato, noi saremo certamente lì per raccontarvelo: stay tuned!

 

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