http://www.moto10.it/moto1-2012-jeremy-burgess-pessimista-sulla-ducati-gp-12-17208.html

Ah, non sa dove sta il problema. Come il tizio che cerca il suo cappello senza accorgersi che lo ha proprio sulla testa. Del Torchio, prova a spiegarglielo tu

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Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi

non è molto in linea con quanto affermi qui
http://www.moto.it/forum/default.aspx?g=posts&t=9600&find=unread

ma fa lo stesso

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mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia

Per la serie "come ti fuorvio tutta la squadra".
Finora le dichiarazioni di Rossi son state:
- Non mi trovo con la moto
- Non riesco a guidarla come voglio io (ma non dice com'è che la vuole)
- Perdo l'anteriore
- Il motore spinge troppo
- L'elettronica non lavora come dovrebbe
- Davanti si alleggerisce in uscita e non riesco a caricarla abbastanza
- Con la posteriore nuova andiamo peggio, e non sappiamo perché

Ed è tutto vero, partendo dal suo personale settaggio. Cosa capisce un ingegnere? Che la moto è squilibrata, ma i sintomi sono disorganizzati. Dovrebbe lavorare un po' dappertutto, sul motore, sull'elettronica, sulle gomme, sulle sospensioni, insomma sembra tutto sbagliato. Non si sa neppure da che parte iniziare, e in tanti cominciano a credere che non ci sia rimedio. O, per dirla alla Cereghini, la Ducati è una M. Faccio notare che la bellezza della scienza sta nella sua semplicità, nella sua naturalità. Galileo era poco convinto che la Terra fosse ferma e il Sole girasse attorno per una semplice ragione: la descrizione matematica delle traiettorie dei pianeti come Giove, Marte o Saturno era maledettamente complicata, le traiettorie apparivano bizzarre e senza apparenti giustificazioni. Ha quindi pensato di cambiare il sistema di riferimento, spostandolo dalla Terra al Sole. E per incanto le traiettorie di tutti i pianeti, Terra compresa, diventavano semplici curve di secondo grado, genericamente delle ellissi, giustificabilissime e perfino eleganti. Un sistema di riferimento errato non ci consente di ragionare sui fenomeni che analizziamo.

Insomma, agli ingegneri arrivano indicazioni indecifrabili perché generate da un settaggio eseguito nel tentativo mal ragionato di frenare oltre la logica di progetto. Lasciando settare la moto al team di Hayden il feedback sarebbe molto diverso, semplice come un'ellisse, chiaro e decifrabilissimo: la moto ha un solo problema, frena meno di quanto vorrei. Punto. Fine dei discorsi. Ma Rossi non è un ingegnere, lo dice lui stesso. Lui sale in moto e, consapevole che il suo mezzo secondo sta nella frenata/percorrenza, dice a Burgess: così non frena, dammi carico davanti. E Burgess aggiunge carico dinamico alzando la moto. Da lì in poi si manifestano tutti i guai descritti, che poi Rossi riporta agli ingegneri senza pensare di riferir loro che l'altezza è cambiata di tanto. Ecco dove davo ragione ad Ateforp: il team dentro il team sta facendo danni. Molti danni. Perché Rossi/Burgess e gli ingegneri hanno sistemi di riferimento diversi.

Notate bene: Rossi non ha mai detto che la sua moto frena poco. In nessuna dichiarazione è saltato fuori sto problema. Ergo, nei test decisivi (qualifiche e gara) ha sempre settato la moto nel modo sbagliato. Probabilmente senza rendersene conto. E queste cose qui un Burgess, Guru dei settaggi, avrebbe dovuto saperle.

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Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi

Esatto. Cercare con il settaggio la frenata della Yamaha comporta tutte quelle conseguenze.

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Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi

Non voglio fare l'avvocato di Federico, però Roby bisogna fare le dovute distinzioni. Di commenti ne ho letti tantissimi in giro per la rete e li leggo da molto tempo. Ormai capisco abbastanza bene quando hanno un fondamento e quando sono "chiacchiere da bar". A me sembra che Federico dica delle cose che chi frequenta un bar e guarda le corse alla TV non può sapere.

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Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini

E tu Roby che esperienze hai x dire che il progetto di Preziosi è una m?

nessuna infatti non oso criticare delle scelte tecniche approfondite, ma i secondi di distacco che prendono le moto parlano da soli..

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GUIDA LA TUA MOTO COME SE L'AVESSI APPENA RUBATA!!!

Da Niky mi posso aspettare quei piazziamenti, semmai è da Rossi che pretendo altro

luca guarda che hai presso un' abbaglio grosso come una casa, io non sono affatto rossiano!! il discorso è differente, io apprezzo molto gli interventi di federico e mi appassiona leggerlo ma a volte mi viene il dubbio che siano privi di fondamento...

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GUIDA LA TUA MOTO COME SE L'AVESSI APPENA RUBATA!!!