MotoGP. Rossi: "Situazione simile a Le Mans e Mugello"

MotoGP. Rossi: "Situazione simile a Le Mans e Mugello"
Giovanni Zamagni
Valentino non si sbilancia più di tanto: “Se tutto va per il meglio, si può provare a salire sul podio”. Sull’eventuale arrivo di Pedrosa in Yamaha: “E’ un pilota fortissimo e ha tanta esperienza con la Honda: potrebbe essere molto utile”. Sulla coppia Marquez/Lorenzo: “Fortissima, sarà un problema per tutti”
14 giugno 2018

MONTMELO’ – Potrà sembrare impossibile, ma alla vigilia del GP della Catalunya, il primo contendente di Marc Marquez è Valentino Rossi. Lo dice la classifica: il pilota della Yamaha è secondo a 23 punti dal campione del mondo. La realtà è un po’ differente, ma è anche certo che Valentino arriva al Montmelò carico, motivato e in forma.
 

«Sono pronto, sto bene: è una gara interessante. Qui abbiamo fatto un giorno di test (come tutti gli altri, NDA), ci siamo portati avanti con il lavoro: le sensazioni erano state abbastanza positive, soprattutto sul giro secco, poi bisognerà vedere il passo. Il nuovo tracciato (si è tornati a quello originale, ma è stata allargata la via di fuga alla curva 13, quella dove morì due anni fa Luis Salom, NDA) è sicuramente più bello per la MotoGP, peccato solamente che la curva nove, quella che immette nello stadio, è rimasta quella della F.1. Ci accontentiamo dei due curvoni, che sono molto più belli da fare con la moto e, soprattutto, l’asfalto è stato rifatto: hanno fatto un buon lavoro, le buche sono diminuite e il grip sembra migliore. Nel 2017 le condizioni della pista erano molto al limite, soprattutto con il caldo si faceva molta fatica: con più grip, dovrebbe essere un po’ meglio per noi».


Maio Meregalli sembra molto ottimista sia per questa sia per la prossima gara: è veramente cambiato qualcosa?

«Secondo me siamo messi come a Le Mans e al Mugello: se durante le prove lavoriamo bene e azzecchiamo le scelte giuste, se facciamo un buon lavoro da venerdì e arriviamo pronti per la domenica possiamo sperare di lottare per il podio: quello è l’obiettivo. E sarebbe un buonissimo risultato, perché nel 2017 era stata veramente una gara difficile, una delle peggiori della stagione. Speriamo di essere più competitivi anche rispetto a Jerez e più vicini a quelli davanti».


Pedrosa, per come parla, potrebbe arrivare in Yamaha: cosa ne pensi? Potrebbe dare un aiuto alla Yamaha?

«Io credo di sì. E’ un pilota che ha dimostrato di essere fortissimo in tutta la sua carriera: se guidasse una Yamaha si potrebbe imparare da lui. Sono più di 10 anni che corre con la Honda ufficiale: può anche fare dei paragoni importanti, dire cosa va meglio o peggio».


Come vedi invece la coppia Marquez/Lorenzo? Sarà facile da gestire?

«Sono rimasto un po’ sorpreso. Mi aspettavo che succedesse qualcosa in HRC, ma non che ci andasse Jorge. Sicuramente tutte e due vorranno primeggiare, essere la prima guida: questo andrà gestito. Credo che Lorenzo con la Honda sarà molto veloce, sarà un problema per tutti. Ma come team manager la vorrei una squadra così. Sicuramente avere un compagno così forte ci sono i pro e i contro: hai un bel riferimento, ma è difficile arrivargli davanti. Marquez ha sempre detto che voleva un compagno di squadra forte: adesso sicuramente ce l’ha, ma era forte anche Pedrosa. Bisognerà vedere come si troverà con la moto, ma per gli appassionati sarà bellissimo».

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