MotoGP 2024. Marc Marquez in Ducati ufficiale? Annotazioni sparse e comparazioni: Cristiano Ronaldo alla Juve, Jorge Lorenzo in Ducati nel 2017 e affinità elettive tra MM e Gigi Dall’Igna

MotoGP 2024. Marc Marquez in Ducati ufficiale? Annotazioni sparse e comparazioni: Cristiano Ronaldo alla Juve, Jorge Lorenzo in Ducati nel 2017 e affinità elettive tra MM e Gigi Dall’Igna
Comunque la si guardi la scelta tra Bastianini, Marquez e Martin è un’operazione rischiosa. Brava Ducati che è riuscita a mettersi nella situazione di dover scegliere tra il meglio del meglio avendo già un altro pilota fenomenale come Bagnaia
26 maggio 2024

Montmelò – Da qualunque lato la si guardi l'operazione che deve fare Ducati non sarà indolore. Comunque vada perderanno uno o due piloti forti. Le letture a più livelli sono tante, tutti gli addetti ai lavori cercano di capire cosa viene detto, cosa va interpretato e cercano conferme e spunti da chiunque possa sapere qualcosa.

Ho deciso di buttare lì una serie di appunti (annotazioni) e poi di provare, alla fine, a trarre delle conclusioni. Vediamo che viene fuori.

Marquez in Ducati ufficiale come Cristiano Ronaldo alla Juve?

Nel 2018 Cristiano Ronaldo è arrivato alla Juve non tanto per vincere gli scudetti (ne ha vinti due in tre anni, dopo che la Juve ne aveva vinti 7 nei 7 precedenti) ma per riportare a Torino la Champions League.

Operazione fallita dal punto di vista dei risultati e anche dal punto di vista economico.

Operazione riuscita dal punto di vista mediatico e dello storytelling: rimarrà una storia da raccontare.

Da appassionato anche di calcio sono contentissimo che CR7 sia venuto in Italia, che si sia creato quell’hype e che per tre anni lo abbiamo potuto vedere in serie A. Però Ronaldo alla Juve non ha aggiunto nulla: la squadra in Champions è uscita prima delle semifinali mentre nei tre anni prima era arrivata due volte in finale e in più ci sono state altre perdite. Il dirigente Marotta, figura decisiva dei 7 anni precedenti dopo pochi mesi dall’arrivo del portoghese ha lasciato la Juve, lasciando il mercato e la gestione di gran parte delle operazioni a Paratici.

Quel che è successo dal 2018 in poi è noto: vittoria dello scudetto con Allegri e Sarri ma disgregazione e fine di un’epoca prima con Pirlo e poi con il ritorno di Allegri.

L’arrivo di Ronaldo ha cambiato un po’ l’impostazione di una squadra che aveva sì delle grandi individualità (Tevez, Pogba, Dybala, Higuain) ma non una superstella come CR7 a far ombra a tutti gli altri.

Similitudini con il possibile arrivo di Marquez in Ducati: dal 2020 la politica della Casa di Borgo Panigale è/era quella di far crescere i giovani piloti facendoli diventare campioni. Con l’arrivo di Marquez la cosa cambia.

Un po’ come quando la Juve ha preso CR7, un fuoriclasse più grande della squadra: il portoghese percepiva 31 milioni di euro all’anno, quattro volte più del secondo giocatore della Juve (Dybala). Inoltre CR7, da solo, superava il monte ingaggi delle squadre dalla decima alla ventesima posizione.

Senza contare che Marquez in Ducati ufficiale porterà il fenomeno Martin su un’altra moto, che sia Aprilia, KTM o Honda.

Marquez in Ducati ufficiale, similitudini con Lorenzo in Ducati nel 2017

Quando nel 2017 Lorenzo è arrivato in Ducati, con stipendio da 12 milioni, si pensava che potesse portare la GP17 al titolo: la moto c’è, manca il campione, si sentiva dire.

Invece Lorenzo ha ingranato solo dalla seconda stagione ed è stato Dovizioso ad andare vicino al titolo specie nel 2017, riconfermandosi poi vicecampione anche nei due anni successivi e mettendo in bacheca una serie di vittorie all’ultimo giro contro Marquez come mai nessuno aveva fatto.

L’arrivo di Marquez è diverso, da questo punto di vista: Marquez non arriva come il salvatore della patria, ma come quello da recuperare, quello da riportare davanti, dopo gli infortuni e gli anni difficili con la Honda.

È una situazione opposta. Qui le similitudini non ci sono.

Affinità elettive tra Marquez e Gigi Dall’Igna

C’è poi quella che, si suppone, sia un’affinità elettiva: il più bravo (fuoriclasse?) tra gli ingegneri manager della MotoGP, Gigi Dall’Igna, vuole/vorrebbe avere in ufficiale il top di gamma dei piloti che, volenti o nolenti per talento e storia, è Marc Marquez.

In quest’ottica ci sono varie annotazioni da fare:

- Dall’Igna che dice “valuteremo la storia complessiva dei piloti”. Volendo leggerla nel segno di MM i suoi otto titoli e tutto quel che rappresenta e ha rappresentato per la MotoGP sono molto di più della storia di Martin

- Le parole di Martin: “Non ho niente da dimostrare” e ha ragione. Che altro deve fare per meritarsi la Ducati ufficiale? Niente, vince ed è veloce con costanza da almeno 15 gare, è vicecampione del mondo, ha sfiorato il titolo con un team satellite, è il grande favorito in questo 2024 che ha iniziato alla grandissima. È dominante nelle Sprint, velocissimo sempre fin dal venerdì. Ha tutto. Eppure…

eppure pare non bastare, non è bastato nel 2022 quando il suo passaggio in ufficiale pareva deciso poi è arrivato Bastianini. Non è bastato l’anno scorso quando a fine anno si aspettava di passare in rosso ma è rimasto Bastianini. Potrebbe non bastare quest’anno quando i risultati della pista gli stanno dando più che ragione ma la famosa “storia complessiva dei piloti” potrebbe fargli preferire Marquez.

Questione appunto di affinità elettiva tra MM e Dall’Igna: il fuoriclasse degli ingegneri che vuole vincere col fuoriclasse dei piloti.

Conclusioni

Le conclusioni sono molto semplici: da un punto di vista mediatico non c'è dubbio che il passaggio di Marquez in rosso sarebbe di grande interesse. Si creerebbe una grande attesa e poi, una volta iniziata la stagione 2025, Ducati avrebbe un'esposizione mediatica che tutti gli altri piloti messi insieme non possono garantirgli.

Ma dal punto di vista sportivo lasciarsi sfuggire Jorge Martin è un grosso punto interrogativo: è velocissimo e costante, è abbastanza giovane (il prossimo anno 27 anni). Invece Marquez nel 2025 avrà 32 anni, il suo corpo ha subito numerosi infortuni e lui stesso ripete che il braccio destro non tornerà mai come prima. In più c'è l'incognita diplopia. 

Insomma da qualunque lato la si guardi questa scelta ha aspetti positivi e aspetti negativi. Non ho menzionato Bastianini perché non credo abbia possibilità di restare in rosso. 

Conclusione delle conclusioni: da un punto di vista razionale la scelta di Martin potrebbe essere la più corretta ma da un punto di vista passionale, di fascino, di cuore e molto altro beh l'arrivo di Marquez aprirebbe tanti temi e scenari.