MotoGP 2023. GP di Valencia. Pecco Bagnaia campione del mondo!

MotoGP 2023. GP di Valencia. Pecco Bagnaia campione del mondo!
Giovanni Zamagni
Jorge Martin sbaglia al terzo giro, rientra ottavo, ma al sesto passaggio sbaglia e cade: non serve finire il GP per assegnare il titolo a Pecco Bagnaia, che comunque passa per primo sotto la bandiera a scacchi. È il primo pilota al mondo a conquistare due titoli con la Ducati. Altri italiani: Fabio Di Giannantonio secondo (poi quarto dopo la penalizzazione), Franco Morbidelli settimo; Luca Marini nono; Lorenzo Savadori 13esimo
26 novembre 2023

Cheste Campione del mondo per la seconda volta consecutiva, come in MotoGP era riuscito solo a Valentino Rossi e Marc Marquez, primo pilota in assoluto a conquistare due titoli con la Ducati, oltretutto di fila. Un iride meritato, arrivato con largo anticipo rispetto alla bandiera a scacchi: al sesto giro, Jorge Martin cade travolgendo Marc Marquez e perdendo ogni possibilità di provare a recuperare i 14 punti di svantaggio.

Martin aveva già sbagliato al terzo passaggio, quando risucchiato dalla Ducati di Francesco Bagnaia, primo in quel momento dopo una perfetta partenza dalla pole, è arrivato lungo alla curva uno, toccando prima sul fianco sinistro Bagnaia e poi finendo lungo. Nonostante questo, c’era ancora la possibilità di recuperare perché Martin rientra in pista ottavo a 2”4 da Bagnaia.

Al quarto giro, il distacco si era ridotto a 1”860 e al quinto giro Jorge si passa e ripassa con Maverick Vinales, per un totale di quattro sorpassi, per la sesta posizione. Jorge ha fretta, vuole recuperare, esagera e al sesto giro entra come una furia alla curva 4, centra la ruota posteriore di Marc Marquez e finiscono entrambi a terra. Per Marc una bruttissima botta, fortunatamente senza conseguenze, per Jorge una delusione incontrollabile

Bagnaia campione del mondo

Dal muretto viene segnalato a Pecco “Martin out”, “Martin fuori”. Pecco era già stato passato da Brad Binder, poi viene anche superato da Jack Miller, ma ormai non conta più nulla: è campione del mondo.

Un titolo ampiamente meritato dalle vittorie e dai risultati in gara, compromesso dalle cadute di inizio stagione e da prestazioni nella sprint al di sotto del suo potenziale. Ma nel complesso ha dimostrato di essere più completo, più preciso, più forte nella gestione dei momenti difficili.

Martin è forse più veloce, ma Bagnaia è in definitiva più forte. I due titoli mondiali lo certificano. Nel proseguo della gara, Pecco ritrova concentrazione, sale al secondo posto dopo un errore di Binder, è di nuovo veloce, si avvicina a Miller, punta alla vittoria. Al 18esimo giro gli arriva a 0”801, al 19esimo passaggio Miller cade e spreca l’occasione di diventare il primo pilota al mondo a vincere con tre MotoGP differenti.

Bagnaia è al comando, chissà che gioia dentro al casco e nell’animo: può celebrare nel migliore dei modi una giornata trionfale. Alle sue spalle Johann Zarco, all’ultima gara con la Ducati: tra i due 0”317. I due girano con tempi in fotocopia, si va avanti con un distacco che oscilla tra i due e i quattro decimi. È una sfida di motivazioni: Pecco avrebbe voglia di conquistare il titolo vincendo anche la gara; Johann di ottenere un successo prima di una nuova avventura molto complicata.

Arriva Di Giannantonio (secondo e poi penalizzato)

Ma a due giri dalla fine la sfida a due diventa a tre, con Fabio Di Giannantonio a 0”346 da Bagnaia. Di Giannantonio attacca Zarco, adesso ha davanti solo il campione del mondo.

Ieri gli aveva fatto da “scudiero”, adesso se la può giocare, nessuno ha niente da perdere. Ultimo giro: Bagnaia, Di Giannantonio +0”212, Zarco +0”388.

Fabio si attacca a Pecco, tra i due meno di un decimo. Non c’è spazio per provare, Bagnaia guida come un demonio, non dà nessuna possibilità al rivale. Così, come i più grandi, vince gara e titolo mondiale.

Per me, lo ripeto, è un campione di altissimo livello. Bravo Fabio, il suo finale di stagione è stato pazzesco, inimmaginabile, perlomeno per me.

AGGIORNAMENTO: Diggia scende dal podio, penalizzato

Binder quarto

Solo quarta la KTM, che dopo aver sognato una meravigliosa doppietta, si ritrova addirittura fuori dal podio, con Brad Binder che ne ha combinate una più di Bertoldo: al 14esimo giro fa un LLP involontario mentre è al comando; al 16esimo giro da una sportellata ad Alex Marquez, sanzionata solo con uno scambio di posizione: meritava il LLP.La sua rimonta si chiude al quarto posto, ben al di sotto delle sue possibilità e della moto.

Male Aprilia

Altra delusione per l’Aprilia, che nel warm up ha perso la pole conquista da Maverick Vinales, che era tronato in pista nonostante gli fosse stato segnalato un problema tecnico con la bandiera nera e cerchio arancione (semplice perdita d’olio), poi in gara è partito con la soffice posteriore, unico sulla griglia.

Chiude decimo, con Aleix Espargaro ottavo e Raul Fernandez, prima RS-GP al traguardo, quinto.

Classifica gara
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