Esordio europeo ad Aragon per il mondiale SBK 2015

Esordio europeo ad Aragon per il mondiale SBK 2015
Carlo Baldi
Le derivate dalla serie arrivano in Europa. Tutti alla caccia di Rea
9 aprile 2015

Punti chiave

Dopo l’Australia e la Thailandia sarà la Spagna ad ospitare il terzo round del campionato mondiale eni FIM Superbike 2015. La Ciudad del Motor de Aragón situata in prossimità della cittadina di Alcaniz in Aragona, è nota come il Motorland Aragón. La sua pista ha una lunghezza di m.5344 ma la configurazione utilizzata dalla Superbike è di m.5077 metri. Rispetto agli anni precedenti (il Motorland Aragon ospita il mondiale delle derivate dalla serie dal 2011) quest’anno verrà utilizzata la configurazione FIM di 5.078 Km (la stessa della MotoGP). L’unica differenza riguarda la parte finale del tracciato, che ora prevede due curve a sinistra ad immettere sul rettilineo dei box, mentre in precedenza il lunghissimo rettilineo opposto a quello dei box terminava con una curva a gomito che costringeva i piloti a violente staccate. Una modifica che dovrebbe far piacere alla Ducati, visto che, come è noto, le bicilindriche di Borgo Panigale non gradiscono le curve lente e le successive riprese dalle basse andature, dove appaiono svantaggiate rispetto alle quattro cilindri.


E infatti se guardiamo ai risultati degli anni passati, le rosse italiane sulla pista dell’Aragona hanno raccolto solo due terzi posti (Checa 2011 e 2012) e nessuna vittoria. Ben diverso il palmares dell’Aprilia con nove podi di cui due vittorie (entrambe ottenute da Biaggi) e della Kawasaki che può vantare cinque podi di cui due vittorie (doppietta di Sykes l’anno scorso). Ottimi anche i risultati della BMW con cinque podi e ben tre vittorie (due volte Davies ed una Melandri). BMW che venerdì farà debuttare Ayrton Badovini sulla S 1000 RR versione 2015, in sostituzione di Sylvain Barrier.
 


Novità anche in casa Ducati, con il pilota di casa Xavi Fores che, dopo la decisione di Bayliss di ritirarsi definitivamente dalle competizioni, sostituirà l’infortunato Davide Giugliano. Lo spagnolo gareggerà anche nella successiva gara di Assen per poi riconsegnare la Panigale a Davide nel round di Imola.


Ma i riflettori saranno puntati sul dominatore di questo inizio di stagione, il nordirlandese Jonathan Rea. Il pilota della Kawasaki negli anni passati è salito sul podio del Motorland solo una volta (terzo in gara uno l’anno passato) ma visti i precedenti della Ninja ZX-10R sulla pista spagnola, circuito scelto dalla casa di Akashi per sviluppare la sua quattro cilindri, non è difficile prevedere che sarà ancora una volta Johnny il pilota da battere. Ci aspettiamo che a dargli del filo da torcere sia il suo compagno di squadra Tom Sykes. Il vice campione del mondo conosce benissimo questa pista che potrebbe essere lo scenario ideale per rifarsi di un inizio di campionato decisamente sotto le aspettative. Ma Rea dovrà vedersela soprattutto con i due piloti Aprilia, ad iniziare da Leon Haslam. L’inglese qui non è mai salito sul podio, ma come abbiamo visto, numeri alla mano, su questa pista è l’Aprilia la moto più competitiva. Per l’altro pilota Aprilia Jordi Torres, sarà una ghiotta occasione per rompere il ghiaccio ed aggiudicarsi, dopo tre quarti posti, il suo primo podio proprio davanti al pubblico amico.
 

Non è difficile prevedere che sarà ancora una volta Johnny il pilota da battere


Dopo le ottime prestazioni fornite in Tailandia, Alex Lowes vorrà proseguire anche in Spagna a tenere nelle parti alte della classifica la sua Suzuki. La casa di Hamamatsu non ha mai ottenuto risultati soddisfacenti sul tracciato spagnolo, ma la competitività dimostrata quest’anno dalla GSX-R1000 potrebbe sovvertire i pronostici.


Il Motorland Aragon non è la pista ideale per una Ducati che vuole dimostrare di non essere in crisi, ma che non di certo non troverà un terreno adatto alle caratteristiche dei propri bicilindrici. Dobbiamo però considerare che a Davies (che come abbiamo visto qui ha ottenuto due vittorie con la BMW ed un terzo posto con l’Aprilia privata del team ParkinGo) la pista piace moltissimo, mentre il suo provvisorio compagno di squadra corre in casa e farà di tutto per dimostrare di essere all’altezza del compito al quale è stato chiamato. Riusciranno a stupire?


In quattro anni la Honda è salita sul podio solo una volta (Rea nel 2014) ma i rinnovati regolamenti potrebbero rendere meno difficile il compito di Guintoli e VD Mark. In Thailandia il francese è apparso in ripresa rispetto alle gare di Phillip Island, mentre la conformazione del tracciato spagnolo potrebbe esaltare le aggressive caratteristiche di guida del giovane olandese.


Il Motorland Aragón vedrà l’esordio stagionale delle categorie Stock. La Superstock 1000 FIM Cup si preannuncia molto combattuta e spettacolare, con molti piloti in grado di lottare per la vittoria. Piloti che conoscono bene la categoria come Savadori (Aprilia), Lanusse (Kawasaki), Massei e Jezek (Ducati), dovranno faticare per avere la meglio su piloti come Guarnoni (Yamaha), Staring (Kawasaki), De Rosa (Ducati) e Barrier (Yamaha), che possono vantare esperienze in categorie superiori.


Come ogni anno il Superstock 600 UEM European Championship metterà in mostra nuovi talenti, destinati a ripetere le gesta di VD Mark, Baz o Morbidelli.


Infine uno sguardo alle gomme. Quello spagnolo è un circuito che si caratterizza per l’elevato tenore di aggressività dell’asfalto che interessa in modo particolare gli pneumatici posteriori. Presenta infatti una superficie con una rugorosità molto pronunciata che si unirà probabilmente con temperature non troppo alte, tipiche del mese di aprile. Inoltre la possibile presenza di residui sabbiosi trasportati dal vento accentua questa abrasività. Le soluzioni posteriori scelte da Pirelli per questo tracciato hanno quindi lo scopo di trovare il giusto compromesso tra stabilità e rigidità delle mescole ed il grip che possono esprimere a caldo.


La casa italiana porterà ad Aragón un totale di 4644 pneumatici per coprire le necessità delle quattro classi dei campionati delle derivate dalla serie. Ogni pilota Superbike avrà a disposizione 34 gomme anteriori e 37 posteriori, mentre per i piloti Supersport il quantitativo sarà di 22 anteriori e 25 posteriori.