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Nei primissimi anni Settanta tre case italiane iniziarono a concepire una versione sportiva per le loro bicilindriche di grossa cilindrata. Per primo arrivò il marchio di Breganze con questo splendido modello, poi seguirono Moto Guzzi e Ducati: nei due anni successivi ecco tre amatissime 750, questa SFC, la V7 Sport di Mandello e la Super Sport di Borgo Panigale.
Questa Laverda è basata sul modello SF, della quale mantenne all’inizio anche il telaio, un doppio trave superiore poi modificato. Era una vera moto da corsa omologata anche per la circolazione su strada, equipaggiata con il solido bicilindrico parallelo da 65 cavalli a 7.500 giri.
Chi scrive è legatissimo alla SFC: la provò per primo per il mensile Motociclismo, la portò subito in gara nelle 500 km e poi nelle corse in linea, entrando presto nella squadra ufficiale. In questo video -insieme al noto collezionista e scrittore di moto Giorgio Sarti- racconta la vita della moto, i pregi e i difetti, la sua evoluzione.
E la SFC della Laverda merita approfondimenti dedicati. I nostri lettori più esigenti e interessati troveranno qui un secondo video ancora più dettagliato, dedicato agli abbonati con la descrizione delle tre serie prodotte. E con i preziosi consigli di Augusto Brettoni: bandiera della Laverda, sviluppatore e pilota storico delle arancioni, tecnico raffinato all’opera, fin dagli anni Sessanta, nella sua officina di Barberino Val d’Elsa.
Si ringrazia Ruote da Sogno e Motorcycle - Bello Moto San Francisco Photo - Ryan Bula Sharplite Media.