La Nuova Garelli a un passo dalla Moto Morini

La Nuova Garelli a un passo dalla Moto Morini
Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
Che la Nuova Garelli fosse interessata da tempo ad acquisire la Moto Morini è cosa nota. E per nulla tramontata. Lunedì prossimo, infatti, l’operazione dovrebbe andare finalmente in porto
  • Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
8 giugno 2010

 
Com’è noto, il fallimento ufficiale della Moto Morini è stato dichiarato il 18 maggio scorso, giorno in cui la rubrica di economia del Corriere di Bologna dichiarava sfumato l’accordo tra la Nuova Garelli di Paolo Berlusconi ed i sindacati.

«Moto Morini, svolta salvezza. Paolo Berlusconi a un passo dal sì», riporta invece oggi l’autorevolissimo organo di informazione in un pezzo d’apertura firmato dal collega Marco Madonia.
Lunedì prossimo, 14 giugno, infatti, quella benedetta firma che sigla la salvezza della storica aquila felsinea dovrebbe arrivare sul tavolo di crisi convocato dalla Provincia, e la Moto Morini, classe 1937, diventerà di proprietà della Nuova Garelli. Marchio, quest’ultimo, che a sua volta vanta natali risalenti addirittura al 1919.

«L’accordo si firmerà la settimana prossima, ma quella di Paolo Berlusconi non è la soluzione migliore: noi l’avevamo detto e continuiamo a pensarlo», ha affermato il numero uno della Fiom, Bruno Papignani, in merito a questa operazione di salvataggio in extremis. Un vero e proprio colpo di scena, visto che l’interesse dell’imprenditore milanese verso questo operazione sembrava definitivamente azzerato.

A fallimento avvenuto, in ogni caso, le uniche certezze che Nuova Garelli era disposta a confermare erano il salvataggio di un marchio storico, un posto di lavoro per 20 persone e la continuità aziendale. Dichiarazione confermata ieri dai futuri proprietari della Moto Morini, che, anzi, manterrà invece 26 posti di lavoro su 57: i rimanenti 31 dipendenti dovrebbero venire tutelati, almeno temporaneamente, dalla differenza tra i 2,8 milioni di Euro proposti inizialmente dalla Nuova Garelli per l’operazione, e il prezzo effettivamente stabilito dal curatore fallimentare, che dovrebbe essere sensibilmente inferiore.

Il perfezionamento della procedura di acquisizione andrà a definirsi verso settembre, dopodiché dovrebbe partire il piano industriale, che a quanto pare prevede il mantenimento del medesimo stabilimento di Casalecchio di Reno (“incollato” a quello della Morini Franco Motori S.p.A.), o quantomeno la scelta di un’altra soluzione, sempre rimanendo nel comprensorio bolognese. Seguirà l’inizio della sinergia operativa con l’azienda acquirente, per la quale inizialmente verranno costruiti i motori.
Non ci resta che attendere il prossimo lunedì, ad accordo siglato, per verificarne i termini definitivi.
 

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