Il fighetto e la moto elettrica

Il fighetto e la moto elettrica
Alberto Capra
Scommettiamo che l'elettrico piacerà al fighetto? Sempre diviso tra il "vecchio è bello" e le novità ultra-tecnologiche
30 luglio 2015

In più di un’occasione, in passato, abbiamo avuto modo di sottolineare quanto e come il motociclista fighetto si sia dimostrato capace di influenzare il mercato, con le sue scelte. Tanto il settore dell’abbigliamento tecnico, quanto quello del prodotto moto, infatti, hanno dato prova di voler assecondare i principali trend imposti dai protagonisti della “scena” che qui ci divertiamo a prendere bonariamente in giro – anche se questa cosa del bonariamente pare che ad alcuni di voi proprio non entri in testa.

Ebbene, davanti a mezzi sempre più spesso ispirati al mondo del vintage (non ultima, a suo modo, la neonata Yamaha XSR700) esiste un filone che sta conquistando uno spazio a mano a mano sempre più consistente e che ambisce, per una volta, a invertire questa tendenza a inseguire. Si tratta del segmento delle moto elettriche: oggetti, fino a qualche anno addietro, assai poco considerati dall’universo motociclistico, realtà belle e buone nel 2015. Quale sarà la reazione del motociclista fighetto davanti alle sempre più interessanti proposte a emissioni zero? A rigor di logica, verrebbe da pensare si tratti di quanto di più lontano possa esistere dai suoi gusti. Insomma, parliamo di gente che va in giro con moto di trent’anni fa, che trasforma le moto ad iniezione in modelli a carburatori, che fa del recupero delle “buone vecchie” tradizioni motoristiche un vanto e una filosofia. Che mai ci potranno azzeccare le moto elettriche? Invece, invece.

Perché se è vero che è proprio il mondo dell’heritage – come lo si chiama adesso – ad ispirare in massima parte i più attenti alle mode, è pur vero che, come andiamo dicendo da qualche tempo, il motociclista fighetto vive in uno stato di perenne attrazione tra due poli opposti. Da un lato l’equazione vecchio è bello. Dall’altro una naturale fascinazione per tutto ciò che è ultra tecnologico, tecnico e futuristico, tipica di chi è considerato un early adopter. Cafe racer e cuciture termosaldate, insomma, maschere da aviatore e caschi in fibra di carbonio, mani sporche e tablet in mano. Ed è proprio questo il motivo per cui riteniamo che questo tipo di moto possa fare decisamente breccia anche nel cuore di chi, con la moto, vuole completare la sua immagine.
 


Volete la prova? Qual è quella casa che fa della tradizione il suo più grande valore e che rappresenta uno dei più indiscutibili punti di riferimento nel mondo dei motociclisti fighetti? Ma certo, è Harley-Davidson. Non si tratta forse dello stesso marchio che al Salone di Milano ha presentato un prototipo di moto elettrica nato per unire eredità e innovazione? Ai fighetti le moto elettriche piaceranno eccome, ascoltate a noi, e questo, a sua volta, alimenterà un circolo (virtuoso?), che spingerà le case a profondere ancora più energie nello sviluppo di nuovi e più affascinanti modelli, tornando, nuovamente, a rincorrere le esigenze dei consumatori.

Aggiungete un posto al bar insomma: dopo i chopper, le enduro, le bagger, i motorini customizzati e le bici a motore, presto potrebbe arrivare qualcuno a bordo di una moto elettrica. Aguzzate la vista, però, perché di rumore, stavolta, non ne sentirete.

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