Alfredo Lenzoni: al via gli Internazionali di motocross.

Alfredo Lenzoni: al via gli Internazionali di motocross.
Massimo Zanzani
Parte dallo storico Miravalle di Montevarchi l'ex tricolore di cross che anche quest'anno si disputa in quattro prove. L'organizzatore ci parla dell'edizione 2010. | di M. Zanzani
12 febbraio 2010

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Archiviato il successo dello Starcross di Mantova, il motocross è pronto ad aprire un'altra parentesi di spettacolo con gli Internazionali d'Italia che dal 1997 sono curati dal signor "Off Road Pro Racing", alias Alfredo Lenzoni. “Le novità del campionato riguardano i giovani - spiega il manager toscano organizzatore anche del Superbowl e dell'Enduro Indoor di Genova - in quanto è stata diminuita di un anno l’età della gara riservata ai piloti emergenti che diventa così Under 17. In questo modo i diciassettenni hanno la possibilità di confrontarsi tra loro, mentre quelli un po' più esperti e in una fase tecnica più avanzata sono costretti a correre con i più grandi e con maggiori difficoltà. La Federmoto ha infatti riscontrato che i nostri ragazzi hanno una maturazione agonistica tardiva rispetto ad altre nazioni, e questa nuova suddivisione dovrebbe far crescere prima i nostri ragazzi”.

Ma un anno solo può fare così tanta differenza? “Certo, perché a quell’età un anno ha un valore importante, non è come tra ventiquattro e venticinque anni. Soprattutto per un diciottenne, che invece di combattere con ragazzi più giovani deve scontrarsi con piloti come Lupino o Paulin, ed è ovvio che dovrà impegnarsi molto di più e capire a che livello è”.

Altre novità di quest’anno? “E' stata data maggior enfasi alla partecipazione nella Under 17 con le 125 due tempi, per le quali ci sarà una premiazione a parte. Anche questa è un'idea della Federmoto, studiata per incentivare l'uso di questi motori che hanno il grosso pregio di essere molto più economici rispetto alle 4T".

Per il resto si è mantenuto lo svolgimento in giornata unica inaugurata la scorsa stagione. “Sì, visto che è molto gradita da tutti i team abbiamo ritenuto opportuno non cambiarla. In questo modo i padri che accompagnano i ragazzi non perdono una giornata di lavoro, ed i ragazzi non mancano da scuola in quanto possono arrivare anche sabato sera visto che le operazioni preliminari si possono fare sia il sabato pomeriggio che la domenica mattina. Mentre i team più grandi che hanno dietro piloti, tecnici e quant’altro risparmino sulle spese di albergo”.

Per quanto riguarda la partecipazione dei piloti? “Tocchiamo un tasto un po' dolente visto che nella prima prova manca Antonio Cairoli in quanto impegnato con i test della KTM. Avremo però la partecipazione a tutto il campionato di vari importanti piloti, come Albertson, De Dycker e di tutti i nostri principali piloti azzurri,  a Montevarchi ci sarà anche David Philippaerts. In generale si può quindi dire che la partecipazione di alto livello è notevole”.

Anche perché per i piloti gli Internazionali d'Italia sono sempre un bel banco di prova in vista dei GP. “A livello tecnico penso siano il miglior rodaggio, sia perché si corrono giusto prima dell'inizio del Mondiale che per la qualità dei piloti al via. Inoltre le prime due prove si terranno su terreni duri, e le nostre piste hanno tutto ciò che serve per mettere alla prova mezzi e uomini. Compatibilmente con le condizioni atmosferiche, gli impianti dove correremo infatti saranno trattati come se fossero per un GP, il terreno verrà fresato per renderlo simile a quello che troveranno nelle prove del mondiale”.

Come sono stati scelti i circuiti? “In Italia abbiamo una decina di impianti in grado di ospitare manifestazioni di questo livello, e in accordo con la Federmoto facciamo una rotazione. Infatti quest’anno non sono state inserite Ponte a Egola e Galaello, mentre rientrano Castiglione del Lago e Malpensa. Quindi sulla base dei migliori circuiti la Federazione assegna ciclicamente queste quattro prove che sono ambitissime da tanti motoclub”.

La Federazione come è presente? "Lo è di nome e di fatto in tutta l’attività nazionale, tramite il riscontro sulla partecipazione e sul livello dei partecipanti fornito dai tecnici e degli inviati presenti ad ogni gara che danno indicazioni su cosa c’è da migliorare o da modificare. Inoltre mette a disposizione il montepremi finale che è di alcune decine di migliaia di euro”.

Quattro prove: è una quantità sufficiente? “Direi che sono giuste, perché poi l’attività del Mondiale entra nel vivo e pertanto tutto l’interesse si sposta in quella direzione. Se fosse per i motoclub se ne farebbero cinque o sei, ma quattro prove sono quelle giuste per mantenere alto l'attenzione dei piloti e per far sì di non andare in concomitanza con altri appuntamenti esteri importanti. Anche quest’anno siamo oltre le duecento presenze, questo vuol dire che il nostro campionato è ritenuto interessante così come è strutturato”.

Le due prove finali, come si faceva una volta, non hanno quindi più ragione d’essere? “Secondo me e secondo la Federazione direi di no, perché sia il pubblico che i team ed i piloti arrivano a fine stagione stanchissimi e senza più lo stesso interesse che c'è ad inizio anno quando sono tutti molto stimolati per prepararsi bene ai GP o vincere un campionato che rappresenta pur sempre un valore per gli sponsor e per i piloti stessi, che da visibilità e di conseguenza che ha un valore commerciale”.

Da chi è supportato il campionato? “Le aziende sono le stesse affezionate delle scorse edizioni, Goldentyre è il main sponsor, poi ci sono Progrip, Ufo Plast, Vertex, Ipone, Renthal, Caterpillar, FM e Cemoto, oltre alle Case motociclistiche accreditate Husqvarna, KTM, Suzuki, HM, Yamaha, Aprilia, TM per cui gli Internazionali d'Italia rappresentano un modo per veicolare il prodotto e l’immagine”.

Chiusa la parentesi Internazionali, sarà la volta degli Internazionali d’Italia Supercross. “Si, assieme all'attività minicross, per poi  chiudere l'anno con il Supercross Series che conto prenda sempre più piede”.

Il calendario
14 febbraio Montevarchi (Arezzo)
28 febbraio Castiglione del Lago (Perugia)
14 marzo Gallarate (Varese)
21 marzo San Severino Marche (Macerata)

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