Rossi: “Non sarà facile salire sul podio”

Rossi: “Non sarà facile salire sul podio”
Giovanni Zamagni
Valentino conferma i progressi evidenziati venerdì e conquista una prima fila preziosa. “Sapevo di avere un buon potenziale e l’ho sfruttato”. Sulla gara. “Vinales e Marquez hanno un altro passo, ma partendo bene… Attenti però a Pedrosa e Zarco”
23 aprile 2017

AUSTIN – Dopo il miglior venerdì, ecco il miglior sabato della stagione: terzo posto per Valentino Rossi, prima fila, buone sensazioni. Anche se Marc Marquez e Maverick Vinales rimangono lontani. Rossi lo sa, dice che anche Dani Pedrosa e Johann Zarco hanno il passo migliore di lui, ma, ovviamente, non si dà per vinto.


«E’ una prima fila importante, la prima vera qualifica fatta sull’asciutto, dopo che in Qatar erano state annullate e in Argentina erano state fatte con il bagnato. Sapevo di avere un buon potenziale, ma su una pista così lunga non è mai facile fare un giro “pulito”: sono stato fortunato a non prendere la bandiera per qualche secondo e ad avere strada libera davanti. Sapevo di avere un buon potenziale e sono riuscito a sfruttarlo. Bisogna provare a stare con loro, ma, soprattutto, bisogna anche guardarsi dietro, perché Pedrosa e Zarco hanno un gran passo».


In generale come è andata oggi?

«Le FP3 sono state un incubo: la situazione era difficilissima, ne ho visti cadere cinque davanti a me… Poi, nel pomeriggio, faceva un po’ più caldo, abbiamo fatto un passo in avanti nella messa a punto e ne abbiamo fatto un altro tra la prima e la seconda gomma in qualifica. La moto andava bene, riuscivo a staccare forte, ma bisogna fare un salto in avanti, perché Zarco e Pedrosa sono molto competitivi: per salire sul podio, bisogna farsi il culo…».


Cosa è successo con Vinales?

«Non ho ancora rivisto le immagini in TV, io sinceramente non mi sono accorto di nulla. Qualcuno mi ha detto che ci siamo toccati, ma io non ho sentito nulla. Stavo facendo il mio giro, poi ho visto Maverick arrabbiato con me, mi sono detto “Mamma mia, cosa è successo”. Forse eravamo in tanti nel T3, abbiamo rallentato, ma io Vinales non l’ho proprio visto».


Invece, come spieghi le cadute di questa mattina?

«Non pensavo che una differenza di soli 5-6 °C sull’asfalto facesse tanta differenza rispetto a venerdì. Io credo, però, che la causa principale sia stato il vento che faceva raffreddare le gomme».


Si può correre con le dure?

«Non lo so, non credo, non le ho mai provate in questi giorni».