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Maverick Vinales conquista il miglior tempo nelle FP2 (asciutte), davanti ad Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow. Quarto Danilo Petrucci, settimo Valentino Rossi, nono Franco Morbidelli, 13esimo Andrea Iannone, 14esimo Pecco Bagnaia. Scintille, a fine sessione, tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo (16esimo dietro a Johann Zarco). Ai box per infortunio nelle FP1 Fabio Quartararo: tornerà domani.
Pioggia al mattino, sole, vento e freddo al pomeriggio, in una sessione che, con ogni probabilità, ha determinato i 10 che accederanno in Q2. Eccoli, al momento, i primi 10: Vinales, Dovizioso, Crutchlow, Petrucci, Miller, Marquez, Rossi, Rins, Morbidelli e A.Espargaro. Se domani dovesse piovere, come prevede il meteo, le FP3 sarebbero inutili per l’accesso diretto in Q2, ma potrebbero esser molto utili per la preparazione della gara, perché anche domenica si potrebbe dover correre con le gomme “rain”.
VINALES IL RIFERIMENTO, QUARTARARO FUORI
Sia con la pioggia sia con il sole, il più veloce è stato Maverick Vinales, che con questa pista ha un rapporto speciale: dopo il successo del 2018, è stato molto efficace anche in questa prima giornata di prove, mettendo in mostra un passo buonissimo - oltre che un gran crono sul giro secco - in entrambe le condizioni. Vinales si esalta a guidare qui, assecondato da una M1 che si conferma competitiva, perché anche Valentino Rossi, settimo a 0”612 dal compagno di squadra, ha un buon passo. Con l’asciutto, la gomma migliore sembra la dura al posteriore, con la quale Vinales è stato davvero costante. Nono Franco Morbidelli, che ha girato con una buona costanza, mentre Fabio Quartararo ha visto le FP2 dai box, dopo una brutta caduta nelle FP1 con il bagnato alla curva 6. Trasportato subito al centro medico, gli esami hanno escluso fratture, ma le botte alla testa, al braccio sinistro e, soprattutto, alla caviglia sinistra, gli hanno consigliato di saltare il turno pomeridiano. “Tornerò in pista domani” ha assicurato il francese, alla prima, vera difficoltà con la MotoGP.
DUCATI NON MALE
Non male l’inizio della Ducati, con Andrea Dovizioso secondo, Danilo Petrucci quarto e Jack Miller quinto, tutti più o meno veloci anche sul bagnato. Il più efficace nella sessione pomeridiana è sembrato Petrucci, costantemente davanti, mentre Dovizioso è sempre stato nei dieci, per poi fare un bel salto in avanti con la coppia di soffici, montate da tutti nel finale. L’inizio è promettente, ma va verificata come sempre la “fatica” che devono fare i piloti per tenere il ritmo dei migliori.
SCINTILLE MARQUEZ/LORENZO
Al terzo posto Cal Crutchlow, con Marc Marquez sesto: per la prima volta, non è Marc il pilota Honda più veloce sullo schieramento. Ma Marquez ha un gran passo con la gomma dura, che a differenza dei suoi rivali, lui ha montato fin dal primo giro, mentre con la morbida non è stato super efficace e nell’ultimo tentativo si è addirittura toccato all’uscita della curva 12 con Lorenzo, molto lento in traiettoria. Marquez ha preso con la spalla sinistra l’appendice aerodinamica destra di Lorenzo, facendola volare via; visibilmente infastidito, l’otto volte campione del mondo ha fatto segno al compagno di squadra che stava dormendo, quando lo ha ritrovato mentre provava la partenza. I due sono stati lontanissimi in tutte la stagione, ma nelle pochissime occasioni che si sono ritrovati vicini, sono state scintille, per l’enorme differenza di velocità tra i due. Lorenzo ha chiuso 16esimo a 1”882, con Johann Zarco 15esimo, più veloce di un paio di decimi. Zarco era stato buon 13esimo sul bagnato, ma con le slick ha faticato di più a prendere le misure alla RC213V 2018, chiudendo comunque davanti a Lorenzo che guida questa moto da molto più tempo.
APRILIA NEI 10
Molto indietro con il bagnato, l’Aprilia è tornata nelle sue posizioni - o meglio: nelle posizioni di A.Espargaro - in FP2, con lo spagnolo nei 10, mentre Andrea Iannone ha chiuso 13esimo, davanti a Pecco Bagnaia, caduto senza conseguenze nel finale.
SESSIONE SUPPLEMENTARE
Dopo le FP2, i piloti sono tornati in pista per 20 minuti supplementari per testare le gomme Michelin 2020, nella quale i piloti dovevano disputare almeno 11 giri. Una sessione assolutamente ininfluente per la classifica, con Marc Marquez protagonista di un salvataggio pazzesco alla curva 10: il replay ha fatto vedere Santi Hernandez, il capo tecnico, che scuoteva la testa un po’ preoccupato, mentre il papà Julian se la rideva di gusto… Il più veloce del turno “Michelin” è stato Marquez in 1’29”254 (quindi quattro decimi più lento del tempo realizzato da Vinales in FP2, ma nel “time attack”), con un ottimo Iannone secondo e Vinales terzo. Poi, Dovizioso, Petrucci, Crutchlow, Rossi, Mir, Rins e tutti gli altri.