MotoGP 2023. Le pagelle del GP della Malesia: Enea Bastianini, che bello!

MotoGP 2023. Le pagelle del GP della Malesia: Enea Bastianini, che bello!
I voti di Zam ai piloti e alle moto dopo il 18esimo GP dell'anno!
13 novembre 2023

Enea Bastianini voto 10 e lode

Che bello ritrovarlo davanti. Che bello vederlo guidare la GP23 come riusciva a fare con la GP21. Che bello trovarlo di nuovo sul gradino più alto del podio dopo, guarda un po’, 23 gare e dopo essere stato ultimo in qualifica in Thailandia. Che bello vederlo fare squadra assieme a Bagnaia. Che bello sapere che la sua prestazione può segnare un punto di svolta importante. Che bella risposta agli attacchi anche dall’interno. Che bello tutto.

Alex Marquez 9,5

Il fine settimana quasi perfetto, di gran lunga il migliore da quando è in MotoGP: concreto, efficace e veloce in qualifica, nella sprint e in gara. La sua prestazione fa dire a qualcuno: chissà cosa farà Marc con quella moto lì, perché, chissà perché, è difficile riconoscere i meriti di un pilota al di là del cognome che porta. In questo momento, è lui il Marquez “buono”. In tutti i sensi…

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Francesco Bagnaia 8

Torna strepitoso in qualifica, nuovamente in pole come non gli accadeva dal “maledetto” GP della Catalunya. Sia nella sprint sia in gara non riesce a essere altrettanto incisivo, ma fa comunque il suo e lascia la Malesia con un vantaggio addirittura aumentato, seppure di un solo punto. Quel sorpasso all’esterno, questa volta perfettamente riuscito, vale da solo il prezzo del biglietto. Tosto.

Jorge Martin 7

Lui è convinto di non aver dominato soltanto per la questione “pressione gomme”. Ci può stare. Da fuori, è sembrato però che questa volta ne avesse un po’ meno rispetto ai GP precedenti, ma nella squadra la pensano molto diversamente. “La velocità era quella di sempre, ma…”. Sotto pressione. In tutti i sensi…

Fabio Quartararo 8

Nella sprint ha fatto “la peggior partenza e le peggiori cinque curve in MotoGP”, per dirla con le sue parole, ma in gara è stato fantastico: una prestazione di alto livello. Confermando quello che dicono più o meno tutti gli addetti ai lavori: è uno di quelli - o forse dei pochi - che può fare la differenza. Senza motore.

Marco Bezzecchi 6

Si porta ancora dietro i postumi della frattura e dell’operazione alla clavicola destra, che lo condiziona nel rendimento sulla moto e nella messa a punto. Nel complesso non fa male, ma ci ha abituato troppo bene, da lui ci si aspetta qualcosa in più. Festeggia 25 anni, ma si aspettava un altro regalo. Convalescente.

Franco Morbidelli 7,5

Fa un’ottima gara e cresce il rammarico per non essere riuscito a entrare in Q2, per pochi millesimi (84) il venerdì, per i dispetti altrui il sabato. Avrebbe potuto fare molto meglio? Forse no, ma probabilmente se la sarebbe giocata alla pari con il compagno di squadra. Alla fine, una delle migliori prestazioni dell’anno. Ci crede sempre.

Jack Miller 6

Un po’ meglio, piano piano sta ritrovando un po’ di velocità. Ma ci vuole altro. Appena sufficiente.

Fabio Di Giannantonio 5

Dopo aver accarezzato con mano la HRC, adesso vede sfuggire la MotoGP, intesa come categoria. Non deve essere facile correre in questa condizione. Psicologicamente distrutto. Comprensibilmente.

Luca Marini 4

Alle prese con una scelta difficile, una di quelle che ti cambia la carriera, ha faticato più del previsto in pista. Ci può stare. Certo, fa strano pensare che lasci la Ducati e la VR46, la squadra del fratello per un salto nel buio alla HRC, ma non è poi così fuori dal mondo. Che azzardo.

Maverick Vinales 5,5

Miglior pilota Aprilia, ma non basta per la sufficienza.

Marc Marquez 5

Continua a essere - e di gran lunga - il miglior pilota Honda. Il voto è riferito solo a questo: se si valutassero altri aspetti, sarebbe decisamente più basso. Come si dice in Spagna (e non c’è bisogno di traduzione): “Chupa rueda”

Brad Binder 4

Se lui è in difficoltà, sparisce anche la KTM. Sotto tono.

Alvaro Bautista 5

Una prestazione inguardabile, ma con una scusante: la caduta nei test di Jerez con la SBK l’ha condizionato pesantemente. Un voto in più perché non ha cercato scuse e non l’avrebbe fatto se non fosse stato svelato da altri. Che peccato, meritava di giocarsi la possibilità al meglio della condizione. Chissà se avrà un’altra occasione.

Voti alle moto

Ducati DesmosediciGP voto 9,9: La perfezione tecnica non esiste, ma a Sepang ci siamo andati molto vicino: sei Ducati ai primi sei posti in qualifica, otto Ducati in Q2, quattro DesmosediciGP, in due versioni differenti, ai primi quattro posti in gara, la prima moto non Ducati staccata di 15 secondi. Più che dare concessioni alle Case Giapponesi, dovrebbero dargli Dall’Igna…

Yamaha M1 voto 8: Sembra strano, ma in gara a Sepang la migliore moto dopo la Ducati è stata la Yamaha, qui decisamente più efficace rispetto al solito. Bella prestazione. Ma la vetta rimane lontanissima.

KTM RC16 voto 7: Un voto in meno perché se per qualche motivo Binder non va, fatica moltissimo.

Aprilia RS-GP voto 5: La versione 22 ha problemi di affidabilità, stando alle dichiarazioni di Raul Fernandez (voto 4), la 23 continua a mostrare limiti. Perché? Per conoscere la risposta, si può ascoltare Massimo Rivola nel podcast #atuttogas

Honda RC213V voto 4: A Sepang, la moto nettamente meno competitiva. Viene da dire: Marini, chi te l’ha fatto fare?