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Sepang - Due punti persi nella sprint, tre guadagnati in gara: quindi +1 in classifica generale, da +13 a +14. Sotto l’aspetto numerico, il GP della Malesia è stato sicuramente positivo.
Per il resto? Francesco Bagnaia è soddisfatto, ma non più di tanto: non lo è mai, quando non vince.
“Sono contento di come abbiamo gestito le prestazioni: non partivo in pole da Barcellona. Oggi ho provato a vincere, ma nella sfida con Martin ho perso tempo e poi sarebbe stato troppo rischioso andare a prendere Bastianini e Marquez. L’aspetto più importante di oggi era chiudere davanti a Martin: vado via con un punto in più di vantaggio, rispetto a quelli che avevo giovedì”
Come è stata la sfida con Martin?
“Jorge era molto veloce in entrata alla 14, ma era anche un po’ troppo “selvaggio” e quando mi ha passato è andato largo: così sono riuscito a stargli davanti, a parità di condizioni non ci riuscivo da tanto tempo, dal GP d’Austria. Bello anche superarlo all’esterno nel giro successivo: era importantissimo mantenere la terza posizione”
Cosa pensi della vittoria di Bastianini?
“Sono contento per lui: nel 2022 ha vinto delle gare e lottato per il titolo. Quando è arrivato nella squadra ufficiale aveva grandi aspettative, poi però è caduto, si è fatto male. È tornato ed è caduto nuovamente, ha dovuto perdere altri GP. Qui ha dimostrato di essere molto competitivo, sono contento per lui: è una vittoria importante, considerando la sua situazione”
In Qatar avrai la prima possibilità di conquistare il titolo.
“Non ci penso, credo che il mondiale si concluderà a Valencia. 14 punti sono meglio di niente, ma non sono tanti. In Qatar bisogna essere consistenti come qui, partire dalla pole o comunque dalla prima fila: il circuito è stato riasfaltato, sarà nuovo per tutti, non sapremo che gomme useremo”
Psicologicamente, quanto costa questo risultato, avendo battuto Martin dopo una bella sfida tra voi due?
“Conta molto: era importante finire davanti e aver fatto un fine settimana così, con la pole e la velocità che abbiamo tenuto. Mi spiace per la sprint: avevo poca fiducia e ho dovuto rallentare, perdendo dei punti. Questo era un GP dove potevamo guadagnarne di più, ma oggi abbiamo fatto un grande lavoro, abbiamo dato sei secondi a Jorge: è molto importante"
Era impossibile vincere?
“Credo si potesse quanto meno provare, ma ho preso un po’ di distacco all’inizio e per provare ad andarli a prendere ho cominciato a sentire problemi sul davanti, avevo tanti movimenti credo dovuti alla temperatura. Era veramente rischioso provare a ricucire: ogni tanto va bene anche finire dietro”
Martin potrebbe accusare il colpo?
“Non credo: in Qatar sarà sempre lì”
Si dice: Bagnaia ha già conquistato il titolo, sa come si gestisce la pressione. È così?
“La pressione si sente: c’è, ci sarà sempre, ed è il bello di quando fai bene. Vedremo se effettivamente la gestirò meglio”
Come la vedi in Qatar?
“Qatar siamo sempre andati forte: l’anno scorso eravamo insieme in gara, poi l’ho “buttato” giù (Bagnaia perse l’anteriore nel tentativo di superarlo alla prima curva, NDA) mentre eravamo ottavo e nono. Però generalmente siamo sempre stati veloci, nel 2021 avevo fatto la pole: non vedo l’ora di arrivarci”
Tra gli avversari, c’è qualcuno che potrebbe diventare l’ago della bilancia?
“Non lo so. Sarà importante stare davanti, credo che sia importante che Enea abbia ritrovato fiducia: magari questo ci aiuterà in Qatar per essere entrambi davanti”