MotoGP 2022. GP di Catalunya, Pecco Bagnaia: “Non c’è bisogno di vedere i dati: l’errore è grave”

MotoGP 2022. GP di Catalunya, Pecco Bagnaia: “Non c’è bisogno di vedere i dati: l’errore è grave”
Giovanni Zamagni
Il pilota della Ducati non ha dubbi: “È chiaro che ha Nakagami sbagliato il momento di frenata: è in MotoGP da tanto tempo, dovrebbe avere la competenza e la capacità di non buttare giù nessuno alla prima curva. Fortunatamente non sei è fatto male, inconcepibile che non sia stato punito”
5 giugno 2022

Montmelò - La reazione è da gran signore: si conoscevano le qualità umane di Pecco Bagnaia, ma oggi è andato anche oltre le aspettative. Grande Pecco.

“Ero davanti, non so bene cosa sia successo… Intanto sono contento che lui stia bene, che non abbia nessun problema, questo è l’aspetto più importante considerando l’entità dell’incidente. Ha dato una bella botta con la faccia contro la mia moto, tanto che mi ha spostato e fatto cadere. Detto questo, non puoi pensare di passare dodici moto in una frenata, o quante ne stava superando: era partito bene, non ho capito dove volesse andare. Se non ci fossi stato io, sarebbe finito probabilmente nella ghiaia e la sua gara sarebbe finita lì. Abbiamo buttato via altri punti, oggi c’era la possibilità di vincere. Rimane la consolazione che siamo veramente molto forti, possiamo fare bene anche al Sachsenring”

La direzione gara non ha preso provvedimenti contro Nakagami, cosa ne pensi?

“Ci vorrebbe un po’ più di buon senso, ci si aspetta che in un campionato del mondo ci sia più competenza: non c’è bisogno di vedere i dati di Nakagami della caduta, è chiaro che ha frenato in un momento sbagliato. Se tutti staccano, tu non puoi rimanere ancora con il gas aperto, non puoi tagliare la strada a tutte quelle moto e non puoi arrivare così alla prima curva. Sono tanti anni che corriamo in MotoGP, lui è in questa categoria da prima di me, è nel mondiale da prima di me: ci si aspetta che abbia la competenza e la capacità di non buttare nessuno per terra alla staccata del primo giro. Se guardiamo la sua storia, tutte le volte che era davanti non ha mai finito la gara: è il momento di prendere un provvedimento per fargli capire - se capisce - che così non va bene”

Fai capire a noi che non guidiamo una MotoGP: il suo è un errore è gravissimo, è un errore che ci può stare, è un errore piccolo… Che tipo di sbaglio è?

“Tutto dipende da come fai certe cose. Anch’io alla prima gara dell’anno sono caduto con Jorge (Martin, NDA): mancavano 9 giri alla fine ed è stato un errore molto grave. Però, non è stato fatto al primo giro e alla prima curva, dove tutti sanno che bisogna tenersi un minimo di margine, soprattutto se sei uno recidivo in queste situazioni. Secondo me, la sua è stata una guida irresponsabile abbastanza importante: quando ho letto “nessun provvedimento”, ho sperato prima di tutto che lui stesse bene, ma la decisione mi ha stupito, soprattuto pensando che a capo degli Stewards c’è un ex pilota (Freddie Spencer, NDA). Non trovo accettabile questa decisione”

Ti hanno dato una spiegazione sul perché non è stato preso un provvedimento?

“So che Livio Suppo ha fatto reclamo e non è stato nemmeno preso in considerazione di accettarlo, dicono che è stato un incidente di gara, ma non è questo il caso”

Rins ha detto che questo episodio dimostra, una volta di più, che gli Stewards vanno cambiati: i piloti devono imporsi?

“Lucio Cecchinello ha detto: “Se Nakagami avesse subito una penalità, l’avremmo accettato”. Si sperava che con l’arrivo di Spencer in direzione gara ci sarebbe stato più giustizia nelle decisione, ma non è così. In F.1 è stato cambiato il responsabile di certe decisioni dopo gli errori fatti: non mi sono mai permesso di dire niente su questo argomento perché sono uno degli ultimi arrivati, ma sono anni che si discute su questo aspetto e costantemente vengono prese decisioni particolari. Bisogna cambiare qualcosa”

Siamo quasi a metà stagione, Quartararo ha allungato un bel po’: si complica la corsa al titolo?

“È dura, però, i duri continuano a lottare sempre: finché matematicamente c’è la possibilità ci proveremo. Nel 2021 abbiamo avuto la determinazione di recuperare 70 punti in 5 gare, quest’anno ci sono più GP a disposizione, magari ce la facciamo. Sarà durissima: Fabio è molto in forma, la Yamaha altrettanto, è un insieme che funziona molto bene. Fabio, Aleix e io siamo quelli che sfruttiamo meglio la nostra moto, sarà una bella lotta, ma 66 punti non sono facili da recuperare. Mi piacerebbe fare meglio di Quartararo nei prossimi due GP, per continuare ad avere speranze nella seconda parte di stagione”

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