Rossi vince il GP d'Australia

Rossi vince il GP d'Australia
Giovanni Zamagni
Successo per Valentino Rossi, davanti a Jorge Lorenzo e Bradley Smith. Scivola Marc Marquez a 10 giri dalla fine, mentre era al comando | G. Zamagni
19 ottobre 2014

Strepitoso successo per Valentino Rossi, davanti a Jorge Lorenzo e Bradley Smith. Scivola Marc Marquez a 10 giri dalla fine, mentre era al comando con un bel margine da amministrare, cade Cal Crutchlow nell’ultimo giro mentre era secondo, ritirato Dani Pedrosa. Quarto Andrea Dovizioso, un’altra caduta per Andrea Iannone.


Phillip Island non perdona: qui, più che in ogni altra pista, basta una minima sbavatura per finire a terra: questione di conformazione della pista e della temperatura, che rende il lavoro delle gomme particolarmente delicato. Insomma, per vincere in Australia, non basta la velocità, ci vogliono altre qualità, quelle che Valentino Rossi possiede in quantità industriale. Solo se sei un fuoriclasse, solo se sei una leggenda, solo se sei un pilota straordinario continui a vincere a 18 anni di distanza, in un campionato di livello mostruoso.

LA GARA

Partito benino dalla terza fila, Valentino inizia la sua rimonta, sorpasso su sorpasso e al terzo giro è terzo a un secondo dal compagno di squadra, mentre Marquez al comando prova già a prendere un po’ di vantaggio. Al quinto giro, il campione della Honda ha già un margine di un secondo, pochi passaggi più avanti Rossi è in scia a Lorenzo, con Crutchlow, toccatosi con Iannone alla prima curva, in grande rimonta, fino a risalire al quarto posto. A 18 giri dal termine, ecco il primo attacco di Rossi, che passa Lorenzo, che replica al giro successivo. I due si scambiano la posizione parecchie volte nei giri successivi, con il sorpasso finale di Valentino alla curva numero quattro al 17esimo giro, dopo un lungo di Jorge per provare a resistere in staccata.

Marquez, al comando, ha un vantaggio di 4”1, ma al giro successivo sbaglia e cade alla curva dieci, alla staccata del torantino in discesa. Rossi è al comando, alle sue spalle, Lorenzo è in difficoltà e cede il secondo posto anche a Crutchlow, che però scivola nell’ultimo giro alla curva numero quattro, dando così la possibilità a Bradley Smith di conquistare il suo primo podio in MotoGP, davanti ad Andrea Dovizioso.
 


CHE PILOTA STRAORDINARIO

Per Rossi l’82esimo successo di Rossi in MotoGP, l’ennesima dimostrazione di forza di un pilota fuori dal comune, adesso secondo in classifica con un vantaggio di 8 punti su Lorenzo. Gongola il suo capo tecnico Silvano Galbusera: «E’ una conferma dopo Misano: il ragazzo c’è, è concentrato, abbiamo lavorato bene. Marquez era in forma, ma ha spinto un po’ troppo…».

Quando Valentino arriva al parco chiuso, scoppia il delirio: i tifosi australiani lo omaggiano come e più di un “loro” pilota.
 

«Era importante stare davanti per il campionato: è una grande lotta con Lorenzo, ci siamo passati un po’ di volte. Poi lui è arrivato leggermente lungo, io ho preso un po’ di margine: vedevo Marquez, ma era un po’ troppo lontano. Lui è scivolato e io ho vinto a Phillip Island dopo 10 anni (ultimo successo qui nel 2005,NDA): meraviglioso!».


Per Rossi e la Yamaha un successo per certi versi inaspettato, perché anche se in prova Valentino aveva dimostrato di avere un buon passo, non era facile ipotizzare un successo partendo dalla terza fila, mentre la Casa giapponese piazza tre moti ai primi tre posti, come quest’anno non è ancora riuscito alla Honda, che pure, si dice, è la miglior moto della categoria.

LORENZO RALLENTATO DALLA GOMMA

Per Lorenzo un secondo posto perfino generoso: colpa, secondo il pilota spagnolo, della Bridgestone.

«Abbiamo lavorato bene per tutto il fine settimana, trovando un buon assetto, ma la gomma anteriore era difettosa e non mi ha permesso di sfruttare il potenziale della mia moto» si rammarica Jorge, piuttosto indispettito al traguardo. Ma ancora peggio è andata a Marquez, che ha commesso un errore quasi inspiegabile per un campione come lui: senza più nessuna pressione, Marquez è tornato fenomenale e il GP era totalmente in mano sua, prima della caduta al tornantino in discesa. Un brutto errore: nelle ultime quattro gare, Marc è finito a terra tre volte. E’ invece stato costretto al ritiro Dani Pedrosa, dopo essere stato centrato sulla gomma posteriore da Andrea Iannone, finito a terra con una gran botta a un’anca. Dani, comunque, era indietro e in difficoltà.


UN CRUTCHLOW COMMOVENTE

Dopo Rossi, il grande protagonista è stato Cal Crutchlow, scattato dalla seconda posizione. Ma un contatto alla prima curva lo ha fatto retrocedere in nona posizione: la sua gara sembrava compromessa. Invece Cal ha iniziato una rimonta da applausi, coronata con il sorpasso su Lorenzo a 5 giri dalla fine, per un secondo posto da sogno, purtroppo svanito a pochi chilometri dal traguardo. Peccato, ma la sua grande prestazione rimane. Così, ancora una volta, il miglior pilota Ducati al traguardo è stato Andrea Dovizioso, quarto: questa volta, però, il Dovi non ha entusiasmato.

CLASSIFICA

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora/Distanza
1 25 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 176.7 40'46.405
2 20 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 175.9 +10.836
3 16 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 175.8 +12.294
4 13 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 175.6 +14.893
5 11 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 174.5 +30.089
6 10 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 174.5 +30.154
7 9 45 Scott REDDING GBR GO&FUN Honda Gresini Honda 174.5 +30.158
8 8 7 Hiroshi AOYAMA JPN Drive M7 Aspar Honda 174.3 +33.166
9 7 15 Alex DE ANGELIS RSM NGM Forward Racing Forward Yamaha 174.3 +33.577
10 6 69 Nicky HAYDEN USA Drive M7 Aspar Honda 174.2 +34.144
11 5 68 Yonny HERNANDEZ COL Energy T.I. Pramac Racing Ducati 173.9 +39.468
12 4 9 Danilo PETRUCCI ITA Octo IodaRacing Team ART 172.7 +56.684
13 3 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 171.6 +1'12.813
14 2 63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Avintia 170.5 +1'28.050
Non classificato
    35 Cal CRUTCHLOW GBR Ducati Team Ducati 176.4 1 Giro
    44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 175.9 3 Giri
    41 Aleix ESPARGARO SPA NGM Forward Racing Forward Yamaha 175.7 7 Giri
    6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 175.7 8 Giri
    93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 177.4 10 Giri
    23 Broc PARKES AUS Paul Bird Motorsport PBM 170.2 14 Giri
    26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 171.5 21 Giri
    29 Andrea IANNONE ITA Pramac Racing Ducati 173.9 22 Giri
    17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Honda 170.6 23 Giri