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Sepang - Si è iniziato subito a spingere, preoccupati per la pioggia, che, però, non è mai arrivata sul circuito. Si è quindi girato sempre con le “slick”, con gli ultimi 15 minuti dedicati all’attacco al tempo.
Solo due piloti sono scesi sotto il muro dell’1'58”: Alex Marquez (1’57”823) e Jorge Martin (1’57”997). Il primato assoluto di Sepang (1’57”790) è quindi a soli due decimi. Alex ha iniziato subito bene, per poi avere un calo e tornare davanti nell’ultimo passaggio, mentre Jorge è sempre stato il riferimento, velocissimo non solo nel giro secco, ma anche sulla distanza: il suo passo, anche dopo 14 giri con le gomme usate è stato davvero buono.
Ma anche Francesco Bagnaia è stato costantemente veloce, per poi chiudere ottavo in 1’58”420, a 0”597 da Marquez e a 0”42 dal rivale per il titolo iridato. Pecco ha fatto un buon turno, credo sarà soddisfatto. Martin rimane più veloce, ma la sensazione - poi vedremo l’analisi dettagliata - è che se la possa giocare alla grande.
Diventa importantissima la qualifica: l’anno scorso, Bagnaia vinse partendo dalla terza fila (se non ricordo male), ma adesso è diverso, contro un avversario così bisogna scattare dalla prima fila, massimo dalla seconda. Certo, anche qui i piloti sono molto ravvicinati, non sarà facile, ma bisogna costruire la gara con una buona qualifica.
Torna ai vertici Jack Miller, terzo e 0”075 più veloce del compagno di squadra Brad Binder, per una terza e quarta posizione di valore, perché non è solo il frutto di un giro venuto bene: la RC16 sembra competitiva, ce la si può giocare anche qui.
Dopo FP1 apparentemente molto complicate, Maverick Viñales è risalito fino alla quinta posizione con l’attacco al tempo, mentre il compagno di squadra Aleix Espargaro, 20esimo, è incappato in una giornata difficilissima: tre cadute per lui in tre curve differenti (1, 5 e 9). È quindi Vinales l’unico Aprilia già in Q2: probabilmente nel box di Noale non saranno troppo soddisfatti.
In Casa Yamaha si festeggia Fabio Quartararo nei dieci (settimo), mentre Franco Morbidelli, 11esimo, ha mancato l’accesso diretto in Q2 per appena 84 millesimi. Che peccato. A fine sessione, Quartararo ha mandato platealmente a quel paese Morbidelli, colpevole, probabilmente, di averlo rallentato nell’ultimo giro tirato.
Tutte fuori dai dieci le Honda, con Marc Marquez 15esimo, immediatamente davanti a Joan Mir, 16esimo. Marquez, come al solito, ha provato a sfruttare la scia di un pilota Ducati - in questo caso Martin - riuscendo però solo in parte nel suo tentativo, anche perché Jorge è andato lungo un paio di volte apposta per togliersi il rivale dalla scia.
Il due volte campione del mondo della SBK, Alvaro Bautista è migliorato rispetto al mattino, si è un po’ avvicinato ai primi, ma il distacco rimane importante, anche dal terzultimo: Takaaki Nakagami è a 0”615. Dietro di lui, l’altro pilota proveniente dalla SBK, Iker Lecuona, a conferma che la MotoGP, se non la conosci, è una brutta bestia.
Ecco i dieci piloti già in Q2: A.Marquez, Martin, Miller, Binder, Vinales, Marini, Quartararo, Bagnaia, Bezzecchi e Zarco.