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PHILLIP ISLAND – Per conquistare il titolo gli sarebbe stato sufficiente un 14esimo posto, ma Marc Marquez ha voluto celebrare l’evento almeno con un podio, dopo aver rinunciato ad andare dietro a Pol Espargaro, vittorioso alla… Stoner. Così, con un anno di ritardo, è arrivato il titolo della Moto2, ampiamente meritato: Marc è nettamente il più forte.
“Sono stati due anni difficili, ma il momento più duro è stato quest’inverno, dopo l’operazione subita per la lesione alla vista, conseguenza dell’incidente in Malesia nel 2011. Ho coronato un sogno, era questo il mio obiettivo: devo ringraziare il team, la famiglia, Emilio Alzamora (l’ex pilota scopritore e manager di Marquez, NDA). Tutti mi hanno aiutato a superare i momenti difficili. Sono stato costante e consistente per tutta la stagione e adesso mi voglio godere questo momento, ricordarmi ogni secondo. Sarà bello andare a Valencia senza pressioni, potendo pensare solo alla gara”.
Dopo quanto ti era successo l’anno scorso in Malesia, eri preoccupato?
“All’inizio, per la verità, no, perché i dottori dicevano che avrei recuperato in 2-3 settimane al massimo. Ma dopo un mese, dopo due mesi non cambiava niente e cominciavo a preoccuparmi, a pensare tante cose. Emilio mi ha tenuto calmo, mi ha fatto capire quanto fossi comunque fortunato a poter tornare in moto e continuare a fare quello che mi piace. Per me, correre in Qatar è già stato un successo, poi è arrivato anche il titolo. La seconda parte della stagione è stata più difficile, Espargaro è andato molto forte, eravamo sempre al limite:
Adesso, finalmente, potrò cominciare a pensare alla MotoGP: fino a oggi mi sono concentrato solamente sulla Moto2: sarà interessante nel 2013 confrontarsi con i migliori piloti del mondo
credo che le gare decisive siano state Indianapolis, Misano e Motegi. Ma abbiamo fatto un buon lavoro per tutta la stagione: in Moto2 è molto importante essere consistenti. Adesso, finalmente, potrò cominciare a pensare alla MotoGP: fino a oggi mi sono concentrato solamente sulla Moto2: sarà interessante nel 2013 confrontarsi con i migliori piloti del mondo. So che in MotoGP arriveranno i problemi, ma adesso voglio solo pensare a divertirmi e a godermi questo titolo. Ripeto, dopo quello che ho passato quest’inverno è incredibile aver conquistato il titolo: non avrei mai voluto passare di categoria senza aver ottenuto il mondiale. Il fine settimana è stato un po’ difficile (Marquez aveva perso la prima giornata di libere prima per un problema elettrico e poi per la pioggia, NDA), ma sono rimasto tranquillo. Anche in gara: in un altro GP avrei provato ad andare dietro a Espargaro, ma questa volta era giusto accontentarsi di un piazzamento, anche se alla fine, quando ero quarto, ho pensato che quanto meno avrei dovuto celebrare il titolo salendo sul podio”.
Hai ricevuto tanti complimenti: di chi quelli che ti hanno fatto più piacere?
“Tanti, ma quelli di Nakamoto (numero due esecutivo di HRC, NDA) e Lorenzo sono stati speciali”.