Lorenzo: "Honda mostruosa in accelerazione"

Lorenzo: "Honda mostruosa in accelerazione"
Jorge si lamenta per la superiorità della RC213V. Pedrosa: "Le moto si equivalgono dall'inizio dell'anno" | G. Zamagni, Motegi
14 ottobre 2012

Punti chiave

MOTEGI – Sembrava in difficoltà, ha vinto alla stragrande: in questo momento, Dani Pedrosa è praticamente imbattibile.
“E’ stata una gara corsa a un livello altissimo fin dal primo giro. Alla prima curva credevo di aver passato Lorenzo, ma, in realtà, lui è riuscito a ripassarmi all’esterno. Prima di cominciare a spingere al massimo, ho voluto verificare la messa a punto della moto: c’era ancora il chattering, ma molto meno fastidioso rispetto alle qualifiche, e solo dietro in entrata di curva. Lorenzo stava guidando fortissimo e bene, non era facile trovare un punto per poterlo passare. Quando ci sono riuscito (al 12esimo giro, NDA), ho preso un po’ di vantaggio che ho mantenuto fino alla fine. Una vittoria importante, perché qui siamo in casa della Honda”.


Hai temuto che le differenti condizioni atmosferiche potessero cambiare qualcosa?
“Dopo la Moto2 sono arrivati nuvoloni neri: ho temuto che potesse piovere. Era quasi buio, non si vedeva bene, ma, fortunatamente, abbiamo corso con la pista asciutta”.


28 punti sono troppi da recuperare?
“Quello che posso fare io è rimanere concentrato e provare a divertirmi vincendo più gare possibili: il resto non lo posso controllare”.


Domenica prossima si corre a Sepang: come la vedi?
“Quello di Sepang è un bel circuito, molto vario, con punti veloci, lenti, lunghi rettilinei, curvoni e curve lente. La variabile più ostica è quella del clima: fa molto caldo e si fa tanta fatica. Poi bisognerà vedere le condizioni atmosferiche, ma sono pronto”.

 

Per quanto mi riguarda non posso far altro che guidare al meglio. Fino adesso ho fatto bene, non devo pensare al campionato: sono contento per come sto guidando

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Lorenzo dice che adesso la tua Honda ha n buon vantaggio: sei d’accordo?
“Fin dal primo GP Honda e Yamaha più o meno si equivalgono, ciascuna con i suoi punti forti e deboli. Adesso conosciamo meglio la RC213V, riusciamo a metterlo a punto con più efficacia e questo mi permette di concentrarmi maggiormente sulla guida. Insomma, non sono d’accordo”.


Lorenzo è piuttosto arrabbiato: credi che questa sia una vittoria più importante di altre sotto l’aspetto psicologico?
“Per me le vittorie sono tutte importanti. Lui è molto forte: per quanto mi riguarda non posso far altro che guidare al meglio. Fino adesso ho fatto bene, non devo pensare al campionato: sono contento per come sto guidando”.


LORENZO: “SONO DELUSO, VOLEVO VINCERE”.

Era convinto di poter vincere (facilmente), invece, ancora una volta, Jorge Lorenzo è stato battuto da Dani Pedrosa. Ed è la quarta volta nelle ultime cinque gare e Jorge sa perfettamente che se quello di Misano fosse stato un GP normale, le sconfitte sarebbero state cinque consecutive. Ecco perché, al di là dell’enorme vantaggio in classifica generale (28 punti), Lorenzo è profondamente deluso.
“Sono arrabbiato perché mi sentivo sufficientemente forte per vincere. Sono partito forte e ho subito spinto al massimo per accumulare un po’ di vantaggio, ma non ho preso mai più di 0”4 di margine. Pedrosa era messo meglio con la gomma posteriore e, soprattutto, in rettilineo guadagnava tantissimo. Non posso certo essere felice: io voglio vincere le gare, anche se, naturalmente, il campionato è più importante. Questo era il circuito peggiore per noi, ma siamo stati competitivi per tutto il week end: per questo ero convinto di poter salire sul gradino più alto del podio, ed ero disposto anche ad esagerare e a prendere dei rischi, perché in ballo c’è il campionato, ma la sua Honda era troppo più forte in accelerazione, era impossibile recuperare in frenata tutto quello che perdevo in rettilineo. Adesso c’è molta più differenza rispetto all’inizio dell’anno: così non si può vincere, anche se mi piacerebbe riuscirci prima della fine dell’anno”.

Credi che adesso la differenza tra Honda e Yamaha sia la stessa dell’anno scorso con le 800?
“Sì, è quasi la stessa situazione”.