La MotoGP Aragon. Un GP per dare tante risposte

La MotoGP Aragon. Un GP per dare tante risposte
Più della sfida tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo, più della possibilità di Dani Pedrosa di ripetere il successo del 2012, più della capacità di Valentino Rossi di tornare sul podio, si parla di due ragazze... | G. Zamagni, Aragon
26 settembre 2013

Punti chiave

 ALCANIZ – Più della sfida tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo, più della possibilità di Dani Pedrosa di ripetere il successo del 2012, più della capacità di Valentino Rossi di tornare sul podio, si parla di due ragazze, Anna Carasco e Maria Herrera. La prima corre dall’inizio della stagione nel mondiale, per la verità senza risultati eclatanti, la seconda debutta qui nel campionato Moto3, reduce però da una strepitosa vittoria nel CEV (l’importante Campionato Spagnolo) proprio su questa pista, secondo successo personale in un campionato che la vede terza in classifica a sei punti dalla prima posizione. “Sono molto curioso di vedere cosa farà nel mondiale” dice Valentino Rossi, in una opinione condivisa da tutti i piloti della MotoGP.


TANTI MOTIVI DI INTERESSE

Come spesso accade alla vigilia, i temi di interessi per il GP sono molteplici.

1) Questo è uno dei pochi tracciati dove Marc Marquez ha già girato con la MotoGP (a giugno, dopo il GP della Catalunya) e, come se non bastasse, piace molto al nuovo fenomeno della HRC.
“E’ uno dei miei circuiti preferiti. Per quanto mi riguarda, cercherò sempre di spingere, il mio approccio alle corse non cambia. Piuttosto dovrò cercare di migliorare in partenza, uno dei miei punti deboli”.
Insomma, anche qui, come è già successo tante volte quest’anno, Marquez potrebbe essere il pilota da battere.

2) Reduce da due successi consecutivi, uno in volata l’altro in solitario, Jorge Lorenzo sembra più forte che mai.
“Qui, però, non ho mai vinto, anzi, in passato ho faticato, facendo quarto nel 2010, terzo nel 2011, secondo nel 2012: speriamo di continuare la serie… Credo che quest’anno saremo più competitivi che in passato e la M1 negli ultimi GP è migliorata, non solo per il cambio “seamless”, ma anche in frenata e in altri aspetti”.
Lorenzo, quindi, è pronto a rendere difficile la vita del connazionale, sapendo benissimo che per provare a recuperare i 34 punti di svantaggio ha una sola possibilità: vincere, vincere, vincere.

3) Pedrosa: ci si aspetta una prova di orgoglio.
Anche se ha gli stessi punti di Lorenzo, non c’è più nessuno - o quasi – che pensa che Dani Pedrosa possa inserirsi nella lotta per il titolo. Dani lo sa, lo percepisce e – inevitabilmente – è infastidito dalla situazione, anche se cerca di fare buon viso a cattiva sorte. Nel 2012, ad Aragon aveva ottenuto una vittoria importante quanto perentoria: deve fare di tutto per salire sul gradino più alto del podio.
“Nei test di lunedì a Misano abbiamo trovato delle soluzioni per migliorare il grip sul posteriore: piccole cose, ma importanti” spiega scuro in volta, perfettamente consapevole di non poter più sbagliare.

4) Rossi, caccia continua al podio.
Un altro che non si arrende – anche se la situazione è obbiettivamente complicata – è Valentino Rossi, che nonostante l’ennesimo quarto posto ottenuto a Misano vede dei segnali positivi, anche se ad Aragon non è mai salito sul podio nella sua carriera: una anomalia per lui.
“La pista, però, mi piace. L’obiettivo è fare come a Misano fino al sabato e nei primi giri della domenica, ma essere più costante nella seconda parte della gara. Qui, nei test, ero andato forte e a Misano abbiamo fatto un altro passo in avanti nella messa a punto, migliorando la frenata, fino adesso il mio punto debole. A Misano abbiamo provato anche la M1 versione 2014: a me piace, il telaio rappresenta un passo in avanti. Ma i giapponesi hanno detto che non lo possiamo utilizzare con il motore vecchio”.

5) Due debutti interessanti.
Oltre alla lotta per il vertice, c’è curiosità per due “debutti”: Yonny Hernandez sostituisce Ben Spies sulla Ducati del team Pramac, Luca Scassa prende il posto dell’infortunato Karel Abraham sulla ART, debuttando così in MotoGP: in bocca al lupo.

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