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Pensiero ... elettrico ... Opzioni · Visualizza
Marco.Triple
Inviato: sabato 11 aprile 2020 18:56:28



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Ah un'altra cosa: nel video della SR-S si parla di mototurismo con percorrenze medie di 168 km... Io non so chi hanno intervistato ma se devo fare solo 168 km neanche accendo la moto ha ha ha

Suvvia, quando fai anche solo mezza giornata in moto fare 300 km è un attimo.

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
Rstrom
Inviato: sabato 11 aprile 2020 19:25:16



Iscritto: 09/11/2019
Locazione: genova
Originariamente inviato da Luca_Berg
Rstrom, il problema di accumulo e ricarica non è una novità, esiste da 150 anni e non è stato risolto, se non per mezzi destinati ad uso urbano, e mi pare che, visti ingombri, pesi, autonomia, tempi di ricarica, diffusione colonnine, siamo ancora molto lontani. I treni hanno i binari, e il paragone con la tecnologia digitale non mi sembra corretto.
E poi non tralascerei il problema principale: circolano in Italia 36 milioni di auto, se fossero tutte elettriche, quante colonnine, ma soprattutto, quanta energia elettrica servirebbe? Almeno il doppio di quella disponibile attualmente, che già risulta insufficiente in alcuni periodi dell'anno.

Premesso che concordo con te ed altri sul fatto che non siamo ancora pronti.
Le batterie come il digitale hanno fatto un balzo in avanti, in pochi anni, non ancora sufficiente ma arriveranno nuove soluzioni quanto prima, ne sono certo.
Non voglio paragonare i treni con le moto soddisfatto , l'esempio l'ho fatto solo per parlare di rendimento termodinamico.
Le colonnine arriveranno quando ci sarà più richiesta, e quando anche le stazioni di servizio verranno coinvolte.
Per un certo periodo i motori tradizionali conviveranno con quelli elettrici.
Poi si arriverà alla produzione di energia anche con la tecnologia della fusione dell'atomo (la stessa del sole), molte cose cambieranno.
I motori elettrici consumano meno energia di un motore termico (che trasforma la maggior parte dell'energia in calore), nel computo energetico, 36 milioni di auto circoleranno con meno energia di quanto sia richiesta per quelle odierne e con meno inquinamento.
quello che vediamo ora è solo un assaggio delle potenzialità.
Non so arriverò a vedere qualcosa di nuovo, sono un pochino senior ha ha ha
Il problema grosso, oltre alle batterie, è certamente l'influenza della grandi società che controllano petrolio e benzina.
Ci godremo le nostre belle moto ancora per po' di tempo e in ogni caso per parecchio potremo scegliere se acquistare un tipo piuttosto che l'altro.
N.B una semplice soluzione, per ora potrebbe essere quella di creare uno standard di batterie estraibili, gestite dai distributori che vendono anche benzina e gasolio.
Come le bombole del gas, vai al distributore lasci quelle scariche e prendi, pagando, quelle cariche.
Infine non bisogna dimenticare che meno calore significa più vita e salute per il nostro mondo.ciao


Due, un Vstrom sotto il cielo dell'Andalusia
viaggia solo tubeless
Rstrom
Inviato: sabato 11 aprile 2020 19:33:14



Iscritto: 09/11/2019
Locazione: genova
Originariamente inviato da Marco.Triple
Ah un'altra cosa: nel video della SR-S si parla di mototurismo con percorrenze medie di 168 km... Io non so chi hanno intervistato ma se devo fare solo 168 km neanche accendo la moto ha ha ha

Suvvia, quando fai anche solo mezza giornata in moto fare 300 km è un attimo.

Ma si, hai ragione!
Ma io parlo della potenzialità (con batterie più efficienti) e del piacere, diverso, che può dare una moto come quella del servizio.
E' solo una sensazione, ma mi ha davvero interessato.
Immagino un Honda Integra, magari ibrida.
Come ho già scritto mi interessa anche aprire la mia mente a qualcosa che in un domani renderà il nostro mondo più vivibile, solo questo vale la pena.
Vedremo più avanti ti offro un drink
P.S. Meno energia e calore usiamo per fare una stessa cosa più il nostro clima migliora.

Due, un Vstrom sotto il cielo dell'Andalusia
viaggia solo tubeless
paul583628
Inviato: sabato 11 aprile 2020 19:53:06



Iscritto: 12/09/2011
Locazione: cavour
Originariamente inviato da Marco.Triple
MatteoB. il tuo discorso è validissimo se associato alle moto/auto come mero mezzo di trasporto. Ma dal momento che si intendono le moto come svago, piacere, ecc... allora il discorso di moto con 30 kw leggere, ecc... non ha più valore per me.

Questo lo si può adottare anche per l'elettrico: se lo intendiamo come mezzo di trasporto io sono favorevolissimo alla sua diffusione, ma non a discapito dei mezzi a motore come mezzi di piacere!

E non mi si venga a parlare di etica sull'inquinamento perché confrontiamo le moto ad aerei, navi, industrie...
il saggio dice e ammonisce
andrea.matteo
Inviato: lunedì 13 aprile 2020 22:57:21



Iscritto: 26/03/2018
Locazione: Biella
Rstrom,
per me fai un po di confusione,

confondi il "motore", che come il "digitale" ha avuto un grande progresso tecnologico, con quello che sta a MONTE sia del motore che del digitale,

il magazzino di energia

ti propongo un pensiero,
che differenza c'è fra il serbatoio della tua VStrom e quello ad esempio della prima Guzzi di serie del 1921, la Guzzi "Normale"?

NESSUNA,
nessuna differenza fra i due serbatoi inteso come magazzino di energia, e sono passati 100 anni ....

quindi per quale motivo ancora oggi nel 2020 non siamo in grado di immagazzinare energia elettrica corrispondente all'energia di un serbatoio di 14 litri di benzina (10 kg) con lo stesso volume e peso?

adesso la sparo grossa,
perché l'energia elettrica non esiste in natura

figuriamoci immagazzinata in un dispositivo come un serbatoio di carburante fossile,
che altro non è che la replica artificiale in miniatura di una soluzione già prevista dalla natura:

i giacimenti naturali di petrolio/gas,

ovvero degli enormi serbatoi naturali di cui l'uomo ha semplicemente copiato la soluzione,
tutto qui.

Adesso scrivo un'altra cassata,
la tecnologia non potrà mai andare OLTRE la "natura", OLTRE la Fisica Chimica e Matematica,
e per me non è un caso che il primo vero limite della Energia Elettrica è immagazzinarla, ma va prodotta nel momento che serve, né prima né dopo,
e nel mio delirante pensiero sono convinto che "l'elettrico" soppianterà di fatto il endotermico (fossile) solo quando riuscirà a produrre energia elettrica DENTRO la moto, l'auto, l'aereo, la nave .... oddio, con navi/sottomarini l'hanno già fatto,






... c'è gente per tutto...
Marco.Triple
Inviato: lunedì 13 aprile 2020 23:34:21



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Quindi basta mettere le ruote ad un sottomarino ed il gioco è fatto capito?

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
Marco.Triple
Inviato: lunedì 13 aprile 2020 23:52:05



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Comunque non so se il pensiero di Andrea possa essere una chiave di lettura, certo è che sulle batterie non ci stanno studiando da ieri e in tutti questi anni non hanno fatto chissà quali passi in avanti.

Beh lo stesso dicasi per i motori a combustione, è vero che si sono evoluti, ma neanche più di tanto.

Io credo che l'evoluzione non basti, serve una rivoluzione e fintanto che non ci sarà per me l'elettrico non ha futuro.

Vogliono ridurre l'inquinamento? Abbassino i prezzi della benzina e alzino quelli del diesel.

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
Wildmicio
Inviato: martedì 14 aprile 2020 00:47:38


Iscritto: 07/05/2017
Originariamente inviato da Marco.Triple
certo è che sulle batterie non ci stanno studiando da ieri e in tutti questi anni non hanno fatto chissà quali passi in avanti. [/b]

non è del tutto vero, gli elettroutensili portatili hanno fatto grandi passi avanti in tutti i sensi.
quando nel lontano 95 ho iniziato a lavorare come falegname gli unici utensili a batteria erano gli avvitatori.
bisognava scaricarli per bene prima di rimetterli sotto carica, altrimenti le batterie prendevano la "memoria" e i cicli si accorciavano, non ricordo esattamente quanto duravano ne quanto ci voleva per ricaricarle..
ora invece le puoi mettere in ricarica in qualsiasi momento che la loro durata rimane invariata anche dopo un paio di anni di utilizzo intensivo professionale. per farti un'esempio le ultime batterie degli avvitatori festool durano anche una settimana con utilizzo intenso (sembra incredibile ma l'ho visto con i miei occhi) e si ricaricano in mezz'ora, impossibile rimanere a piedi.
ora fanno di tutto a batteria, tassellatori, seghe, pialletti..
per quanto riguarda le auto io sono pro elettrico, in engadina le tesla sono molto diffuse, molta gente ha in casa il necessario per la ricarica, per un uso giornaliero a corto-medio raggio sono perfette, certo sono costose e in giro non ci sono torrette sufficienti a garantire un'utilizzo agevolato quanto le auto a benzina. per me una ricarica di mezz'ora sarebbe accettabile per una percorrenza di 400 km anche per viaggiare. un'alternativa alla quale ho sempre pensato anche io è quella che diceva Rstrom sulle celle estraibili compatibili con tutti i mezzi. ma questo discorso va bene per quanto riguarda l'utilitaria, il mezzo per andare al lavoro, non la moto. il mio discorso è semplice, i cuore della moto è il motore che deve sbuffare e vibrare, deve far rumore per emozionare! per lo stesso principio nei garage dove ci sono le tesla, a fianco c'è magari una bentley!
adesso cominceranno ad essere interessanti, magari per chi lavora in ufficio in centro a milano, magari faranno anche degli scooterini.. forse nel giro di 10 anni ci saranno delle utilitarie a prezzo ragionevole e una rete di ricarica adeguata, allora potrei pensare ad una macchina, per fare la spesa, per andare al lavoro, pensare ad una moto è un'altro discorso, non la vorrei nemmeno se fosse più leggera, più potente e più economica, chi è appassionato di moto non sceglie per efficienza!
p.s. tutte cose che potrei avere anche adesso con altre moto con motore a scoppio ma che non mi dicono niente!
p.p.s. ve li immaginate quelli dei club mc su moto elettriche? he he he ciuk
Luca_Brg
Inviato: martedì 14 aprile 2020 08:45:33



Iscritto: 23/09/2010
Locazione: transpadana
Non lo sono e probabilmente non lo sarò mai, ma se fossi un amante delle Harley sarei piuttosto contrariato dal fatto che la casa abbia deciso di investire, o meglio buttare, svariati milioni di dollari per progettare e costruire quella ciofeca di moto elettrica, invenduta e invendibile, poiché esagerata e inservibile, invece di migliorare quelle esistenti o, in alternativa, ridurne il prezzo di vendita.

chi è senza peccato...
Wildmicio
Inviato: martedì 14 aprile 2020 10:19:22


Iscritto: 07/05/2017
un conto è fare un modello elettrico, altro discorso è fare solo moto elettriche, a quel punto tanto varrebbe scomparire o cambiare nome.
Ponan
Inviato: martedì 14 aprile 2020 17:51:03



Iscritto: 17/02/2012
Locazione: Monza
Ho letto i vostri commenti, e dico la mia su alcuni.

Rendimento massimo
Il rendimento di un motore elettrico è dato da questa formula: ηel=Pmeccanica/Pelettrica=(C∙ω)/(V∙I)
Quindi dal rapporto tra la potenza meccanica uscente all’albero motore (Pmeccanica= C∙ω; con C=coppia e ω=velocità di rotazione albero motore) e la potenza elettrica in ingresso (Pelettrica=V∙I con V=tensione e I=corrente). Non è raro trovare motori elettrici con rendimenti del 95%, cioè estremamente efficienti. Questo perchè si perde efficienza solo per attrici o demoltipliche. Quello che noi vendiamo in F1 ha un’efficienza del 97%.
Invece il rendimento di un motore a combustione interna è: ηcomb=Pmeccanica/Pcombustibile=(C∙ω)/(m ̇f∙PCI)
Ovvero dal rapporto tra potenza meccanica uscente all’albero motore (Pmeccanica come sopra) e la potenza idealmente fornita dal combustibile (Pcombustibile=m ̇f∙PCI con m ̇f=massa di combustibile bruciata e PCI=potere calorifico inferiore). I motori a combustione difficilmente superano un rendimento del 35%, ciò significa che solo il 35% dell’energia estratta dalla combustione di una determinata quantità di combustibile è fisicamente estratta dalla rotazione dell’albero motore, la restante energia viene persa per attriti e per calore... Di più non si può fare!
Detto questo potremmo dire che il motore elettrico ha vinto. Ma non è così, almeno per ora.

Normative - CO2
In realtà i motivi per i quali la mobilità si sta elettrificando sono altri. Ed essenzialmente sono le normative spinte dall’opinione pubblica. I governi di gran parte dei paesi del mondo hanno emanato delle leggi sempre più stringenti per limitare le emissioni inquinanti che la combustione libera nell’aria e la produzione di CO2 che aumenta l’effetto serra e quindi il riscaldamento globale. Qui vediamo la riduzione del CO2.



Limitando le emissioni di CO2 e quindi riducendo la produzione di un gas che determina l’effetto serra, si limitano anche i consumi di carburante. Il CO2 è infatti il risultato della combustione, meno ne emetti, meno consumi. In questo grafico si vede come a partire dal 2000 tutti i paesi del mondo tendano a imporre delle normative che riducono i limiti di CO2 emessi dalle auto. Partendo dagli oltre 220 g di CO2 prodotti a chilometro, tutti i paesi stanno convergendo a meno di 100 g. L’Europa in questo è la più “ambiziosa”. In sostanza, facendo un medione, nell’arco di 20-25 anni le vetture hanno/avranno sostanzialmente dimezzato i consumi di carburante. La direzione verso cui stiamo andando, e che include l’elettrificazione, è corretta.

Sarà un mondo elettrico?
Teniamo in considerazione che neanche nel 2050 le auto elettriche sostituiranno completamente quelle a combustione nel mondo. Ci saranno sempre paesi che non adotteranno normative severe, o non lo troveranno “conveniente/utile/necessario”. Oppure segmenti di mercato non profittevoli se elettrificati. E’ difficile fare previsioni precise, ma è ragionevole pensarlo. Queste sotto sono le vendite nei principali paesi del mondo dal 2020 al 2050 e la previsione è di IHS di giugno 2019.



Quindi i motori a combustione conviveranno con quelli elettrici ancora per decenni. L’elettrificazione è comparsa significativamente a metà degli anni 90 con le auto ibride (essenzialmente Toyota). Non perché qualcuno le ha volute imporre, ma solo perché un semplice motore elettrico consente di recuperare energia in frenata, che altrimenti verrebbe dispersa e ridarla in accelerazione. Questo a sua volta consente di usare motori a scoppio meno energivori, ma grazie all’elettrificazione di avere comunque buone prestazioni. Questa scelta tecnologica permette anche a grosse berline, di rispettare le emissioni EU6 ad esempio.

Normative - Emissioni
Dal 1992 in Europa le emissioni inquinanti dei veicoli sono state sensibilmente ridotte, questo è innegabile, e non si può altro che ringraziare:



Anche il mercato moto, almeno nei paesi più sviluppati, ne ha beneficiato di questa tendenza. Per ora l’elettrificazione non è stata necessaria nelle moto, però è possibile che in futuro almeno l’ibridizzazione si affacci. Questa cosa non la vedo affatto negativa
Il motore elettrico che viene usato in F1 pesa 2,5 kg e sviluppa 120 kw … è vero che solo per pochi secondi, ma se ci pensate, per quanto tempo richiediamo al motore la massima potenza? Pochi secondi. Alla fine usando una batteria al litio grande quanto quella attuale, potremmo recuperare energia in frenata e riaverla quando ci serve con gli interessi. Non dovremmo aver bisogno di motori a combustione enormi, per una maxi forse basterebbe un 800 cc da 100 cv a combustione e un piccolo motore elettrico per avere prestazioni da 1300 cc. con vantaggi di peso e consumo.
Il mercato moto è un mercato di appassionati, il ritardo dell’elettrificazione è evidente perché le normative sono meno stringenti, e in ritardo, e più facili da rispettare. Ma prima o poi almeno l’ibrido penso arriverà.

Batterie
le batterie al piombo (lean acid), sono state inventate a metà del 1800, e commercializzate verso la fine dello stesso secolo. Non hanno subito particolari innovazioni perché non c’era l’interesse. Quelle al Nichel (Ni-MH) sono state commercializzate nel 1996 da una Joint Venture con partecipazione Toyota … da allora i progressi sono stati notevoli. Nel 1998 sono arrivate quelle al Litio (Li-ion) e negli anni successivi diverse varianti. Vari costruttori di batterie stanno studiando quelle con elettrolita allo stato solido e come vedete la densità di energia raddoppierà ancora nel giro di pochi anni (sembra fra 3-5 anni).



Con le batterie allo stato solido, comprare un veicolo diesel da 75kw costerà come un veicolo elettrico di pari potenza (fonte Bosch). La densità di energia è ancora lontanissima rispetto a quella dei carburanti fossili. Infatti la densità di energia delle benzina è tra i 12.600 - 13.200 Wh/kg, però considerando che il motore elettrico è leggero, si può riempire il pianale di batterie ed avere una autonomia reale di 500-600 km senza aumentare esageratamente il peso complessivo dell’auto. E guarda il ciclo di vita di un pacco batterie solid state: 10.000 ricariche, quindi se fai 500 km con un pieno, un pacco batterie solid state ti dura 5 milioni di chilometri … butti via prima la macchina!
Sembra che il pareggio tra densità di energia tra la benzina e le batterie si potrà raggiungere con le batterie metallo-aria e più precisamente Litio-aria. Le studiano da anni, ma lo sviluppo è ancora più indietro di quelle allo stato solido. Ma arriveranno.
Questo vorrà dire che al posto dei 15-20 kg di carburante, si metteranno 15-20 kg di batterie, e si potranno fare con una moto elettrica ancora più chilometri di una a benzina, visto il rendimento del motore elettrico. E le moto peseranno di meno e con prestazioni migliori: più coppia, niente cambio, minori o nulli problemi di dispersione del calore, minimi problemi di manutenzione.

Colonnine di ricarica
L’infrastruttura oggi è più che sufficiente per il numero di auto elettriche che ci sono, ma ovviamente con distribuzione non capillare. Ma nel futuro il numero di colonnine sarà elevatissima, anche perché anche i nostri garage possono distribuire energia, i parcheggi … oggi già molti supermercati hanno alcune stazioni di ricarica. Non servono particolari permessi, e un cavo di corrente è sostanzialmente presente ovunque. Oggi da casa mia ho 2 colonnine di ricariche ad una distanza inferiore che la prima stazione di carburante. Queste sono le previsioni, praticamente in 5 anni il numero delle stazioni di ricarica aumenterà di 10 volte.



I tempi di ricarica sono ancora lunghi, 30 minuti è il meglio che si può fare, però anche questi miglioreranno. E se anche rimanessero così (ma non lo credo), se tra 10 anni si riusciranno a fare 600 km con un pieno, fermarsi per 30 minuti, mangiare un panino e ripartire, sarà un tempo ragionevole e che anche adesso accettiamo.

Inquinamento nel ciclo vita
Sembra incredibile, ma una auto elettrica inquina di più che una a combustione. Non bisogna pensare solo a quando si utilizza un veicolo elettrico, ma anche a quando lo si produce, lo si ricarica di energia e lo si dismette. Se consideriamo una vita utile media di 180 000 km, le emission di CO2 per il ciclo vita di un veicolo elettrico (Battery Energy Vehicle – BEV) e di uno a combustione (Internal Combustion Engine Vehicle - ICEV) sono le seguenti:



E’ evidente che gran parte delle emissioni di gas serra (GHG) avvengono per la produzione e la ricarica delle batterie. Considerando l’intero ciclo di vita le auto elettriche emettono più CO2
Ma non ci sono solo i gas serra, dobbiamo considerare anche l’acidificazione terrestre, la produzione di particolato, la tossicità chimica per l’uomo, tossicità per l’acqua, per la terra o la eccessiva generazione di flora marina che rompe l’equilibrio marino per effetto di eccessi di sostanze chimiche.



Anche in questo caso, le auto elettriche risultano quasi sempre più inquinanti nell’intero ciclo vita.
I motivi sono sostanzialmente 2:

1) Produciamo gran parte dell’energia elettrica da combustibili fossili. Questa sotto è la situazione in Europa, ma ci sono paesi, tipo la Cina, che producono energia prevalentemente dal carbone. Dobbiamo spostare il baricentro sul rinnovabile, in particolare vento e solare. Altrimenti continueremmo a produrre energia “sporca” e non faremmo altro che spostare il problema dall’auto alla produzione di energia.



2) Dobbiamo ancora imparare a produrre le batterie col minor impatto ambientale possibile. E per far questo abbiamo bisogno di imparare a farlo. Ci vuole tempo. Ma almeno sappiamo quale è la direzione.



... in moto è un avventura!
Ponan
Inviato: mercoledì 15 aprile 2020 09:33:52



Iscritto: 17/02/2012
Locazione: Monza
Sul sito innominabile, hanno pubblicato un articolo nel quale viene riportato che sfruttando le colonnine di ricarica rapida tra Svizzera e Germania un motociclista svizzero ha percorso 1.723 km in 24 ore in sella ad un’Harley-Davidson LiveWire. Non so se in ogni colonnina, ma dichiarano di aver ricaricato la batteria al 100% in 25 minuti utilizzando il caricabatterie rapido. Comunque sia è un bel risultato

... in moto è un avventura!
andrea.matteo
Inviato: mercoledì 15 aprile 2020 10:00:40



Iscritto: 26/03/2018
Locazione: Biella
Originariamente inviato da Ponan68
....se tra 10 anni si riusciranno a fare 600 km con un pieno, fermarsi per 30 minuti, mangiare un panino e ripartire, sarà un tempo ragionevole e che anche adesso accettiamo.....


però dimentichiamo un particolare,
non sarai l'unico che si fermerà per mangiare un panino e ripartire,

sicuramente hai visto i video in California sulle code per ricaricare le Tesla,
e da quelle parti ce ne sono già di colonnine,

nella pratica mezz'ora sono tanti, non tanto per i 30 min. in sé,
perché saranno in tanti ad avere quel vincolo di mezz'ora, che bene o male corrisponde a 3-4 volte al tempo necessario per fare il pieno ad un'auto di oggi,
adesso con questo rapporto pensiamo a quante pompe di benzina/gasolio ci sono oggi ed a quante colonnine ci dovranno essere, e quanta energia bisognerà fornire,

non sono esperto di cose elettriche,
però so che più il tempo di ricarica è breve e più energia devi fornire nell'unità di tempo,
poi se le batterie del "futuro" viaggeranno sui 400 Wh/kg quando la benzina ha una densità di circa 13.000 Wh/kg .... direi che non c'è confronto,

rimango convinto che l'elettrico rimarrà solo praticabile per l'uso urbano ancora per tanto tempo.



p.s.
per me la prova di quello con la HD non fa testo, sicuramente avrà pianificato ogni km,
nel senso che è come pianificare un viaggio da Milano ad Oslo col treno, non so se rendo l'idea ...


... c'è gente per tutto...
Marco.Triple
Inviato: mercoledì 15 aprile 2020 10:00:44



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Mi sa tanto di trovata commerciale ma crediamoci.

Ad ogni modo non vedo perché dovrei sbattermi ad usare un mezzo elettrico quando ci sono le moto con motore a scoppio che vanno benissimo

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
Marco.Triple
Inviato: mercoledì 15 aprile 2020 10:03:08



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Originariamente inviato da andrea.matteo
non tanto per i 30 min. in sé,
perché saranno in tanti ad avere quel vincolo di mezz'ora, che bene o male corrisponde a 3-4 volte al tempo necessario per fare il pieno ad un'auto di oggi

Se parliamo di moto fai pure 7-8 volte

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
Marco.Triple
Inviato: mercoledì 15 aprile 2020 10:06:18



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Originariamente inviato da andrea.matteo
p.s.
per me la prova di quello con la HD non fa testo, sicuramente avrà pianificato ogni km

E non solo la questione della pianificazione, non puoi permetterti neanche una deviazione perché rischi di non arrivare al waypoint successivo.

Mi ripeto, trovo ridicolo e una forzatura l'utilizzo di mezzi elettrici se non per l'ambiente urbano. Poi chi vuole sbattersi e violentarsi perché "bisogna passare all'elettrico" faccia pure, purché questo passaggio non limiti la libertà degli altri... cosa che invece succederà tafazzi

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
Wildmicio
Inviato: mercoledì 15 aprile 2020 10:29:41


Iscritto: 07/05/2017
dopo l'intervento di Ponan penso che l'elettrico abbia ancor meno senso, ci potrei fare un pensiero solo per sfruttare le agevolazioni, per il resto non ha senso.
tra qualche anno se ne riparlerà ma in realtà il suo intervento mi ha rincuorato, penso che potrò andare in moto ancora 30 anni, dopo che ci pensino le generazioni future!
username__818889
Inviato: mercoledì 15 aprile 2020 11:31:16


Iscritto: 16/02/2017
Originariamente inviato da Marco.Triple
Originariamente inviato da andrea.matteo
p.s.
per me la prova di quello con la HD non fa testo, sicuramente avrà pianificato ogni km

E non solo la questione della pianificazione, non puoi permetterti neanche una deviazione perché rischi di non arrivare al waypoint successivo.


questo è il fulcro , ecco perchè va bene in un ambito urbano , spostamenti brevi , programmati e all'interno di un kilometraggio ristretto.

In extraurbano nei giri che tutti noi facciamo , 3/400 km per me è impraticabile.
Mio papà mi ha sempre insegnato a studiarmi la cartina , scegliere una traccia , e lungo la strada farsi trasportare da idee e deviazioni avendo bene chiara la cartina in testa..

pensare di dover adattare la mia libertà a delle colonnine non è in programma
Ponan
Inviato: mercoledì 15 aprile 2020 14:02:12



Iscritto: 17/02/2012
Locazione: Monza
Originariamente inviato da andrea.matteo

poi se le batterie del "futuro" viaggeranno sui 400 Wh/kg quando la benzina ha una densità di circa 13.000 Wh/kg .... direi che non c'è confronto,

rimango convinto che l'elettrico rimarrà solo praticabile per l'uso urbano ancora per tanto tempo.


Teoricamente solo quelle Litio-aria dovrebbero raggiungere la densità energetica delle benzine ma non si sa a che punto siano nello sviluppo e tanto meno quando inizierà la commercializzazione...

Quindi possiamo stare tranquilli che faremo brum brum per diversi anni e non zzzz he he he

... in moto è un avventura!
Rstrom
Inviato: mercoledì 15 aprile 2020 15:09:56



Iscritto: 09/11/2019
Locazione: genova
Originariamente inviato da Ponan68
Ho letto i vostri commenti, e dico la mia su alcuni.

Rendimento massimo
Il rendimento di un motore elettrico è dato da questa formula: ηel=Pmeccanica/Pelettrica=(C∙ω)/(V∙I)
Quindi dal rapporto tra la potenza meccanica uscente all’albero motore (Pmeccanica= C∙ω; con C=coppia e ω=velocità di rotazione albero motore) e la potenza elettrica in ingresso (Pelettrica=V∙I con V=tensione e I=corrente). Non è raro trovare motori elettrici con rendimenti del 95%, cioè estremamente efficienti. Questo perchè si perde efficienza solo per attrici o demoltipliche. Quello che noi vendiamo in F1 ha un’efficienza del 97%.
Invece il rendimento di un motore a combustione interna è: ηcomb=Pmeccanica/Pcombustibile=(C∙ω)/(m ̇f∙PCI)
Ovvero dal rapporto tra potenza meccanica uscente all’albero motore (Pmeccanica come sopra) e la potenza idealmente fornita dal combustibile (Pcombustibile=m ̇f∙PCI con m ̇f=massa di combustibile bruciata e PCI=potere calorifico inferiore). I motori a combustione difficilmente superano un rendimento del 35%, ciò significa che solo il 35% dell’energia estratta dalla combustione di una determinata quantità di combustibile è fisicamente estratta dalla rotazione dell’albero motore, la restante energia viene persa per attriti e per calore... Di più non si può fare!
Detto questo potremmo dire che il motore elettrico ha vinto. Ma non è così, almeno per ora.

Normative - CO2
In realtà i motivi per i quali la mobilità si sta elettrificando sono altri. Ed essenzialmente sono le normative spinte dall’opinione pubblica. I governi di gran parte dei paesi del mondo hanno emanato delle leggi sempre più stringenti per limitare le emissioni inquinanti che la combustione libera nell’aria e la produzione di CO2 che aumenta l’effetto serra e quindi il riscaldamento globale. Qui vediamo la riduzione del CO2.



Limitando le emissioni di CO2 e quindi riducendo la produzione di un gas che determina l’effetto serra, si limitano anche i consumi di carburante. Il CO2 è infatti il risultato della combustione, meno ne emetti, meno consumi. In questo grafico si vede come a partire dal 2000 tutti i paesi del mondo tendano a imporre delle normative che riducono i limiti di CO2 emessi dalle auto. Partendo dagli oltre 220 g di CO2 prodotti a chilometro, tutti i paesi stanno convergendo a meno di 100 g. L’Europa in questo è la più “ambiziosa”. In sostanza, facendo un medione, nell’arco di 20-25 anni le vetture hanno/avranno sostanzialmente dimezzato i consumi di carburante. La direzione verso cui stiamo andando, e che include l’elettrificazione, è corretta.

Sarà un mondo elettrico?
Teniamo in considerazione che neanche nel 2050 le auto elettriche sostituiranno completamente quelle a combustione nel mondo. Ci saranno sempre paesi che non adotteranno normative severe, o non lo troveranno “conveniente/utile/necessario”. Oppure segmenti di mercato non profittevoli se elettrificati. E’ difficile fare previsioni precise, ma è ragionevole pensarlo. Queste sotto sono le vendite nei principali paesi del mondo dal 2020 al 2050 e la previsione è di IHS di giugno 2019.



Quindi i motori a combustione conviveranno con quelli elettrici ancora per decenni. L’elettrificazione è comparsa significativamente a metà degli anni 90 con le auto ibride (essenzialmente Toyota). Non perché qualcuno le ha volute imporre, ma solo perché un semplice motore elettrico consente di recuperare energia in frenata, che altrimenti verrebbe dispersa e ridarla in accelerazione. Questo a sua volta consente di usare motori a scoppio meno energivori, ma grazie all’elettrificazione di avere comunque buone prestazioni. Questa scelta tecnologica permette anche a grosse berline, di rispettare le emissioni EU6 ad esempio.

Normative - Emissioni
Dal 1992 in Europa le emissioni inquinanti dei veicoli sono state sensibilmente ridotte, questo è innegabile, e non si può altro che ringraziare:



Anche il mercato moto, almeno nei paesi più sviluppati, ne ha beneficiato di questa tendenza. Per ora l’elettrificazione non è stata necessaria nelle moto, però è possibile che in futuro almeno l’ibridizzazione si affacci. Questa cosa non la vedo affatto negativa
Il motore elettrico che viene usato in F1 pesa 2,5 kg e sviluppa 120 kw … è vero che solo per pochi secondi, ma se ci pensate, per quanto tempo richiediamo al motore la massima potenza? Pochi secondi. Alla fine usando una batteria al litio grande quanto quella attuale, potremmo recuperare energia in frenata e riaverla quando ci serve con gli interessi. Non dovremmo aver bisogno di motori a combustione enormi, per una maxi forse basterebbe un 800 cc da 100 cv a combustione e un piccolo motore elettrico per avere prestazioni da 1300 cc. con vantaggi di peso e consumo.
Il mercato moto è un mercato di appassionati, il ritardo dell’elettrificazione è evidente perché le normative sono meno stringenti, e in ritardo, e più facili da rispettare. Ma prima o poi almeno l’ibrido penso arriverà.

Batterie
le batterie al piombo (lean acid), sono state inventate a metà del 1800, e commercializzate verso la fine dello stesso secolo. Non hanno subito particolari innovazioni perché non c’era l’interesse. Quelle al Nichel (Ni-MH) sono state commercializzate nel 1996 da una Joint Venture con partecipazione Toyota … da allora i progressi sono stati notevoli. Nel 1998 sono arrivate quelle al Litio (Li-ion) e negli anni successivi diverse varianti. Vari costruttori di batterie stanno studiando quelle con elettrolita allo stato solido e come vedete la densità di energia raddoppierà ancora nel giro di pochi anni (sembra fra 3-5 anni).



Con le batterie allo stato solido, comprare un veicolo diesel da 75kw costerà come un veicolo elettrico di pari potenza (fonte Bosch). La densità di energia è ancora lontanissima rispetto a quella dei carburanti fossili. Infatti la densità di energia delle benzina è tra i 12.600 - 13.200 Wh/kg, però considerando che il motore elettrico è leggero, si può riempire il pianale di batterie ed avere una autonomia reale di 500-600 km senza aumentare esageratamente il peso complessivo dell’auto. E guarda il ciclo di vita di un pacco batterie solid state: 10.000 ricariche, quindi se fai 500 km con un pieno, un pacco batterie solid state ti dura 5 milioni di chilometri … butti via prima la macchina!
Sembra che il pareggio tra densità di energia tra la benzina e le batterie si potrà raggiungere con le batterie metallo-aria e più precisamente Litio-aria. Le studiano da anni, ma lo sviluppo è ancora più indietro di quelle allo stato solido. Ma arriveranno.
Questo vorrà dire che al posto dei 15-20 kg di carburante, si metteranno 15-20 kg di batterie, e si potranno fare con una moto elettrica ancora più chilometri di una a benzina, visto il rendimento del motore elettrico. E le moto peseranno di meno e con prestazioni migliori: più coppia, niente cambio, minori o nulli problemi di dispersione del calore, minimi problemi di manutenzione.

Colonnine di ricarica
L’infrastruttura oggi è più che sufficiente per il numero di auto elettriche che ci sono, ma ovviamente con distribuzione non capillare. Ma nel futuro il numero di colonnine sarà elevatissima, anche perché anche i nostri garage possono distribuire energia, i parcheggi … oggi già molti supermercati hanno alcune stazioni di ricarica. Non servono particolari permessi, e un cavo di corrente è sostanzialmente presente ovunque. Oggi da casa mia ho 2 colonnine di ricariche ad una distanza inferiore che la prima stazione di carburante. Queste sono le previsioni, praticamente in 5 anni il numero delle stazioni di ricarica aumenterà di 10 volte.



I tempi di ricarica sono ancora lunghi, 30 minuti è il meglio che si può fare, però anche questi miglioreranno. E se anche rimanessero così (ma non lo credo), se tra 10 anni si riusciranno a fare 600 km con un pieno, fermarsi per 30 minuti, mangiare un panino e ripartire, sarà un tempo ragionevole e che anche adesso accettiamo.

Inquinamento nel ciclo vita
Sembra incredibile, ma una auto elettrica inquina di più che una a combustione. Non bisogna pensare solo a quando si utilizza un veicolo elettrico, ma anche a quando lo si produce, lo si ricarica di energia e lo si dismette. Se consideriamo una vita utile media di 180 000 km, le emission di CO2 per il ciclo vita di un veicolo elettrico (Battery Energy Vehicle – BEV) e di uno a combustione (Internal Combustion Engine Vehicle - ICEV) sono le seguenti:



E’ evidente che gran parte delle emissioni di gas serra (GHG) avvengono per la produzione e la ricarica delle batterie. Considerando l’intero ciclo di vita le auto elettriche emettono più CO2
Ma non ci sono solo i gas serra, dobbiamo considerare anche l’acidificazione terrestre, la produzione di particolato, la tossicità chimica per l’uomo, tossicità per l’acqua, per la terra o la eccessiva generazione di flora marina che rompe l’equilibrio marino per effetto di eccessi di sostanze chimiche.



Anche in questo caso, le auto elettriche risultano quasi sempre più inquinanti nell’intero ciclo vita.
I motivi sono sostanzialmente 2:

1) Produciamo gran parte dell’energia elettrica da combustibili fossili. Questa sotto è la situazione in Europa, ma ci sono paesi, tipo la Cina, che producono energia prevalentemente dal carbone. Dobbiamo spostare il baricentro sul rinnovabile, in particolare vento e solare. Altrimenti continueremmo a produrre energia “sporca” e non faremmo altro che spostare il problema dall’auto alla produzione di energia.



2) Dobbiamo ancora imparare a produrre le batterie col minor impatto ambientale possibile. E per far questo abbiamo bisogno di imparare a farlo. Ci vuole tempo. Ma almeno sappiamo quale è la direzione.


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Due, un Vstrom sotto il cielo dell'Andalusia
viaggia solo tubeless
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