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Un inedito Zeljko per compagno e per maestro. Gita Norcia, domenica 25 Aprile Opzioni · Visualizza
Argo16
Inviato: lunedì 26 aprile 2010 20:52:50



Iscritto: 11/04/2009
Locazione: Milano
Appuntamento domenica ore 09:00. Parcheggio centro Euclide.
Ci sono tute in pelle, i cui segni d’usura parlano chiaro: qui si fa sul serio. Ci sono cavalli, tanti: più di cento per sella. Ci sono marmitte, rombanti e sordamente rauche: i decibel non si contano. Ci sono sguardi curiosi, di passanti assonati e avventori casuali: “questi qui cosa avranno in mente?” Rispetto, timore, interesse si affollano intorno al gruppo che, intanto, inganna il tempo fumando e chiacchierando.
Nel mezzo di questo squadrone io e Zeljko.
Si parte. Bretella autostradale, casello e via con la curve. Misto veloce, poi sempre più stretto.
Tra i primi tornanti il gruppo si sfalda, io e il “Dominatorato” Zel rimaniamo nel mezzo: la giungla! I primi sono i più veloci, in mezzo scatta furiosa la competizione. L’amico, alle mie spalle, osserva tutto e nota che la mia guida inizia a risentire gli effetti negativi di tanta concitazione.
Alla prima sosta mi dice: “così non va bene. Troppo nervosismo. Rischiamo di farci male.” Parla col referente della gita, lo informa – a mia insaputa – di una nostra deviazione e mi ordina di calzare il casco e seguirlo.
Prima di partire due sole parole: “morbidezza e lentezza” e si parte per un misto medio-stretto.
Non avendo capito bene le volontà del criptico Zel provo a stargli dietro come posso e riesco: niente! Quel dannato Dominator è più veloce in tutto: inserimento, scesa in piega, riapertura del gas. Ansimo e annaspo dietro il monumentale amico, lesto come un gatto.
Fuori da un tornante l’illuminazione: la mia guida alza il manone sinistro e mi fa segno di rallentare. Con quella sua mano guantata – più simile a una pala – mi rivolge un segnale chiaro: “piano”.
Pochi km ancora e mi fa segno di affiancarlo: “Gomito interno alla curva meno stretto – mi urla –e più rilassato. Pensa lento e lascia scorrere la strada. Non forzare.”
Eureka! Esclamo nel casco. Ecco dove mi ruba metri e velocità: è molto più rilassato di me. Lui si diverte, io no. Inizio a far correre la moto tra le curve <<pensando lento>> e mi ritrovo proprio dietro i suoi scarichi, e senza apparente fatica.
Breve stop per un consultivo: “ora va molto meglio. Tieni a mente questo: più vai veloce e più devi essere lento” e indica la tempia.
Si riparte. Non c’è curva che non mi veda riflesso nei retrovisori di Zel e lui lì, ad osservarmi e a giudicare con le sue “zampone” il mio andamento tra i tornanti.
Manco a dirlo, ogni volta che mi fa segno di approvazione l’emozione mi invade e un sorriso esplode dentro il casco.
Seconda sosta. “Ti sei meritato una sigaretta, puoi fumare – mi informa il mentore – hai qualche numero non proprio malaccio (quasi mi commuovo! Nda), devi solo rimanere calmo, sempre.”
Ancora curve. Poi: Norcia.
I destrieri contano 190 km di fatica e adrenalina.
Pranzo.
L’arte dell’insegnamento, si sa, prevede un gran dispendio di energie e il nostro Zel deve avermi davvero insegnato molto. Divora tutto, gradisce e bissa con gusto.
Si riparte.
Alla prima sosta mi accorgo che il maestro è entrato nel periodo degli accoppiamenti: guarda con occhio voglioso/ingrifato la mia cavalcatura. Un paio di mie offerte, un paio di “no” complimentosi e poi cede.
Mi ritrovo così su un sornione – perché io non so farlo incattivire – Dominator, mentre mi godo tramonto, paesaggi…e un rinato Zel, scodinzolante tra i tornanti del rientro.
Finita la prova, chiedo un responso e lui… mi manda a cag…re: la moto gli dev’essere proprio piaciuta.
Risaliamo sulle nostre cavalcature e ci salutiamo alle porte di Roma.
In serata mi chiama per ringraziarmi della splendida gita.
Sono io a doverti ringraziare: mio paziente e appassionato maestro, ma soprattutto…”a pensare lento”
Alla prossima.

gas.gas5309
Inviato: martedì 27 aprile 2010 00:28:44


Iscritto: 26/04/2010
che bello andare in giro in moto con questi fatomatici "professori" della domenica.

Buon girobacio
Rolling-Stoner xxx
Inviato: martedì 27 aprile 2010 08:29:54



Iscritto: 16/06/2007
Locazione: BN
Pensare che dovevo esserci anche io....che pacco!!! maledettissimi soldi!!accidenti



Italians do it BETTER!!!
ilMoralizzatore
Inviato: martedì 27 aprile 2010 08:44:56



Iscritto: 19/12/2007
Locazione: Olimpo dei centauri
Bravo Argo16, mi è piaciuto il tuo pezzo. Si pone il non facile obiettivo di spiegare quella cosa difficilissima da fare e da scrivere che è la guida morbida, rotonda ed efficacie. Quella guida che, quando ce l'hanno gli altri, ti riempie di rabbia: tu stai forzando il ritmo, ti impegni, sposti il corpo, stacchi e scali prima della curva, apri in uscita, sudi dal coppino, non vedi neppure quello che ti circonda, gli occhi fissi sulla strada e il contagiri...intanto ti sorpassa uno con una moto infinitamente inferiore alla tua, che sembra lì per caso, con il fare di chi sembra che stia facendo il bagno turco alle terme, che senza scalare e senza frenare infila morbido le curve e se ne va via scintillando. Terribile!

Bel racconto davvero.
Wormbike
Inviato: martedì 27 aprile 2010 09:17:27



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Bel report. E' bello constatare che una passeggiata domenicale può risultare così istruttiva da migliorare il proprio piacere di guida. Perchè è questo, in fondo, che vuole lasciarti Zel: godersi la moto migliorando il proprio rapporto con lei. La concitazione e lo sforzo sono figlie di un rapporto competitivo che ruba energie ed impegno, senza farti comprendere pienamente i tuoi limiti e quelli della moto. Del resto, guidi una moto tutt'altro che facile, nonostante abbia delle potenzialità altissime. Moto che ha di sicuro aperto una breccia nel cuore di Zel...

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
Argo16
Inviato: martedì 27 aprile 2010 09:57:07



Iscritto: 11/04/2009
Locazione: Milano
Originariamente inviato da ilMoralizzatore
Bravo Argo16, mi è piaciuto il tuo pezzo. Si pone il non facile obiettivo di spiegare quella cosa difficilissima da fare e da scrivere che è la guida morbida, rotonda ed efficacie. Quella guida che, quando ce l'hanno gli altri, ti riempie di rabbia: tu stai forzando il ritmo, ti impegni, sposti il corpo, stacchi e scali prima della curva, apri in uscita, sudi dal coppino, non vedi neppure quello che ti circonda, gli occhi fissi sulla strada e il contagiri...intanto ti sorpassa uno con una moto infinitamente inferiore alla tua, che sembra lì per caso, con il fare di chi sembra che stia facendo il bagno turco alle terme, che senza scalare e senza frenare infila morbido le curve e se ne va via scintillando. Terribile!

Bel racconto davvero.


Vedo che anche tu sei in grado della perfetta resa scritta di tanta orribile situazione..
I tuoi complimenti fanno piacere. Grazie.
Tempone
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:02:11



Iscritto: 09/10/2000
Locazione: MB
Ieri sera ho letto il racconto e volevo farti i complimenti per come scrivi e le emozioni trasmesse ma il forum dopo le 21,00 chiude per "lavori in corso"



Ogni moto la gà el sò padrun!

Argo16
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:02:18



Iscritto: 11/04/2009
Locazione: Milano
Originariamente inviato da Wormbike
Bel report. E' bello constatare che una passeggiata domenicale può risultare così istruttiva da migliorare il proprio piacere di guida. Perchè è questo, in fondo, che vuole lasciarti Zel: godersi la moto migliorando il proprio rapporto con lei. La concitazione e lo sforzo sono figlie di un rapporto competitivo che ruba energie ed impegno, senza farti comprendere pienamente i tuoi limiti e quelli della moto. Del resto, guidi una moto tutt'altro che facile, nonostante abbia delle potenzialità altissime. Moto che ha di sicuro aperto una breccia nel cuore di Zel...


Il suo è stato un vero e proprio training, mirante a sottolineare l'importanza più di una certa impostazione mentale che non un forzato - quindi inutile - ginocchio fuori dalla moto.
Il 22 maggio - tempo permettendo - scenderò in pista per la prima volta, per fare un corso di guida con Luca Viola.
Dopo tale corso, i risultati ottenuti verranno vagliati dal vecchio Zel alla prima uscita disponibile.
Argo16
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:04:38



Iscritto: 11/04/2009
Locazione: Milano
Originariamente inviato da Tempone
Ieri sera ho letto il racconto e volevo farti i complimenti per come scrivi e le emozioni trasmesse ma il forum dopo le 21,00 chiude per "lavori in corso"



Grazie Tempone.
Anche io ho riscontrato qualche problemuccio ad entrare. Magari alla prossima motocena milanese ci incontriamo di persona: una legenda del semi-manubrio e una semi-leggenda della tastiera.
Argo16
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:06:03



Iscritto: 11/04/2009
Locazione: Milano
Originariamente inviato da Rolling-Stoner xxx
Pensare che dovevo esserci anche io....che pacco!!! maledettissimi soldi!!accidenti


Un consiglio: se alla prossima mia uscita c'è Zel, vieni con noi. Anche a costo di pagare le gomme con un finanziamento.
Ego70
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:18:55



Iscritto: 08/02/2001
Locazione: lodi
Originariamente inviato da Argo16
Originariamente inviato da Rolling-Stoner xxx
Pensare che dovevo esserci anche io....che pacco!!! maledettissimi soldi!!accidenti


Un consiglio: se alla prossima mia uscita c'è Zel, vieni con noi. Anche a costo di pagare le gomme con un finanziamento.


voglio anche io seguire i corsi del grande Zel....Boo hoo!

quello che so lo metto a disposizione di tutti
quello che non so lo chiedo


"Uno è lieto di poter servire"

fazer 600 '03 "arcadia"
ego1470@gmail.com
zeljko
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:20:07



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
ti ringrazio argo, ma ti assicuro io non insegno proprio niente, ho una precisa posizione su questo: gli istruttori esistono e sono ben altra roba da quanto io potrò mai essere anche impegnandomi mille secoli. e inoltre, lavorano nel clima protetto di un circuito che è l'unico giusto per fare esperimenti un po' più sopra le righe.

io posso solo proporre di condividere un tipo di approccio che a me ha trasmesso il senso di cosa è più importante imparare a fare con la moto - e di cosa è più bello.

togliere il rumore di fondo costituito dagli stratagemmi per arrivare un po' prima (e rendere complicato agli altri il sorpasso) senza migliorarsi di un mm: via, prenderlo, impacchettarlo e tirarlo da parte. (per te è particolarmente difficile perché hai una moto di una qualità tecnica e di una efficacia inverosimile, con la quale puoi vaporizzare mezzo mondo solo di gas e soprattutto frenata.)

fatto questo, naturalmente se le condizioni del clima e del fondo stradale lo supportano, provare ad andare un po' meglio dove "casca l'asino", dove la gente anche con sotto trenta milioni di ciclistica, se non ha avuto l'umiltà di imparare, te la guardi arrancare ocgli stessi occhi che metterebbe un gatto su un ladro entrato in casa che si è tirato un armadio addosso e ora sta lì sul pavimento bloccato.
certo, andare un po' meglio vuol dire anche un po' più forte, ma solo in quel punto e in quel modo e con un sistema di continuità e fluidità dei gesti che CHIUNQUE comprometterebbe, forzando. per molti è difficile accettare di "spegnere il rumore" e di passare a godersi solo il "cuore" dell'esperienza curvaiola. io penso che se si migliora e ci si sente più a proprio agio lì, poi si allarga man mano al resto, e ognuno decide come vuole.

uno che è casa propria in curva poi può anche voler fare il coatto fuori, il viceversa diventa pericolosetto.

a me interessa solo mostrare quanto sia piacevole e in definitiva pagante questo approccio mentale: allargare il tempo, mettere una spaziatura di relax tra gli istanti. se stai comodo nel tempo, se ci stai bello largo, farai meno avventatezze a parità del resto.

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

Ego70
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:25:15



Iscritto: 08/02/2001
Locazione: lodi
Originariamente inviato da zeljko
ti ringrazio argo, ma ti assicuro io non insegno proprio niente, ho una precisa posizione su questo: gli istruttori esistono e sono ben altra roba da quanto io potrò mai essere anche impegnandomi mille secoli. e soprattutto, stanno nel clima protetto di un circuito.

io posso proporre di condividere un tipo di approccio che a me ha trasmesso il senso di cosa è più importante imparare a fare con la moto - e di cosa è più bello.

togliere il rumore di fondo costituito dagli stratagemmi per arrivare un po' prima (e rendere complicato agli altri il sorpasso) senza migliorarsi di un mm: via, prenderlo, impacchettarlo e tirarlo da parte. (per te è particolarmente difficile perché hai una moto di una qualità tecnica e di una efficacia inverosimile, con la quale puoi vaporizzare mezzo mondo solo di gas e soprattutto frenata.)

fatto questo, naturalmente se le condizioni del clima e del fondo stradale lo supportano, provare ad andare un po' meglio dove "casca l'asino". meglio vuol dire anche un po' più forte, certo, ma in quel punto e in quel modo e con un sistema di continuità e fluidità dei gesti che CHIUNQUE compromette, forzando. per molti è difficile accettare di "spegnere il rumore" e di passare a godersi solo il "cuore" dell'esperienza curvaiola. io penso che se si migliora e ci si sente più a proprio agio lì, poi si allarga man mano al resto.



Boo hoo! Boo hoo! Boo hoo! Boo hoo! ooops il saggio dice e ammonisce il saggio dice e ammonisce

quello che so lo metto a disposizione di tutti
quello che non so lo chiedo


"Uno è lieto di poter servire"

fazer 600 '03 "arcadia"
ego1470@gmail.com
Daniel 86
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:30:14



Iscritto: 22/08/2007
Locazione: PE
Letto bel report, farò mio il tuo tesoro, grazie ARGO e ZELJKOsoddisfatto

SE SEI INCERTO TIENI APERTO... SALUTI IN PIEGA A TUTTI !!!

Chiedo scusa ad Xfred da cui ho preso l'idea......

BY Argo16

Daniel 86: la sua Ducati – guai a chi tocca il marchio! – è la sua vita. Pare abbia contattato un luminare di cardiologia per farsi sostituire le valvole atriali del cuore con valvole desmotroniche, tutto a beneficio dell’erogazione.

DUCATI SBK WORLD CHAMPION 2009


Allievo Kapra
ilMoralizzatore
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:31:48



Iscritto: 19/12/2007
Locazione: Olimpo dei centauri
Originariamente inviato da zeljko
te la guardi arrancare ocgli stessi occhi che metterebbe un gatto su un ladro entrato in casa che si è tirato un armadio addosso e ora sta lì sul pavimento bloccato.


Bella questa immagine.
Ti va di scrivere per benino il tuo modo ideale di curvare? Penso serva a tutti.
Argo16
Inviato: martedì 27 aprile 2010 10:36:58



Iscritto: 11/04/2009
Locazione: Milano
Originariamente inviato da ilMoralizzatore
Originariamente inviato da zeljko
te la guardi arrancare ocgli stessi occhi che metterebbe un gatto su un ladro entrato in casa che si è tirato un armadio addosso e ora sta lì sul pavimento bloccato.


Bella questa immagine.
Ti va di scrivere per benino il tuo modo ideale di curvare? Penso serva a tutti.


Stavolta quoto. E aggiungo: potrebbe uscire un gran bel dibattito tra voi vecchi volponi di lungo corso su gusti, stili e preferenze su questa tecnica. Moralizzatore: voglio sentire anche la tua, in merito.
Avanti Signori. Strada e tastiera, tutte vostre.
zeljko
Inviato: martedì 27 aprile 2010 11:00:23



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
non esiste un modo ideale di curvare. e se esistesse, ci sarebbero certamente centinaia di migliaia di persone più titolate di me a parlarne.

inoltre siccome mi avete fatto dei complimenti non vorrei mai che qualcuno leggesse e provasse a fare lo stesso: sono sensazioni soggettive, descrizioni metaforiche. è pieno di personaggi che in microcomunità riescono a costruirsi una immagine suggestiva intorno, e poi pontificano e la gente fa dei danni tentando di mettere in pratica. i corsi li fanno gli istruttori (e io ne ho uno da raccomandare, a quelli del centronord), non i praticanti della domenica. io posso parlare di mentalità, posso mostrare in strada cosa intendo se ritengo che la persona abbia voglia davvero di osservarlo, e poi posso dire in modo soggettivo opinioni personali su come vado io; ma modelli ideali da raccontare, io non ne ho. solo un principio filosofico, che già sta sopra.

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

Rolling-Stoner xxx
Inviato: martedì 27 aprile 2010 11:16:52



Iscritto: 16/06/2007
Locazione: BN
cio in sostanza stiamo parlando di far scorrere la moto in curva evitando frenate brusche e relative accelerazioni?

Cmq spero quanto prima di farmi una tornatina a Roma x farmi un giro con voi...



Italians do it BETTER!!!
ilMoralizzatore
Inviato: martedì 27 aprile 2010 11:18:14



Iscritto: 19/12/2007
Locazione: Olimpo dei centauri
Per quanto mi riguarda posso dire che l'andare in moto ha, tra le altre cose, un doppio risvolto psicologico, uno attivo e l'altro passivo. Il primo è il più facile da spiegare e, certamente, da condividere e ha a che fare col piacere non già di andare in moto quanto di esserci andati. Dopo una lunga giornata in moto, ti senti bene, ti senti meglio, nella testa e nello spirito.
Il secondo concerne invece il rapporto uomo-moto nel momento stesso della cavalcata: sto bene con me stesso ergo guido bene, morbido, efficacie. Sto male con me stesso ed ecco che devo andare più in fretta, strapazzo meccanica e ciclistica, cerco di superare e di non farmi superare. Arrivo a casa la sera poco soddisfatto di me e della mia guida e, se avessi potuto cronometrarmi, avrei pure constatato tempi peggiori.
Quindi la guida che paga è quella rotonda, fin qui tutto bene. Ma il problema è che bisogna partire per il giro quando si è rotondi anche dentro, quando gli spigoli della vita sono un po' smussati, quando siamo forti del nostro equilibrio e non dobbiamo dimostrare nulla a noi stessi con un inutile sorpasso, né dobbiamo urlare la nostra rabbia sul filo della zona rossa. Ed ecco allora che le curve si susseguono facili, le traiettorie indovinate, la moto si inclina docile, il motore ha un'erogazione piena e lineare. Pensiamo sia la moto che oggi è in stato di grazia, invece siamo noi che stiamo bene.

Tutto ciò premesso, premere sulla pedana interna rimane una buona cosa.

IlMoralizzatore
Tempone
Inviato: martedì 27 aprile 2010 11:22:19



Iscritto: 09/10/2000
Locazione: MB
Come si guida? difficile dirlo, dipende dall'ambito.
In pista se si vuole andare forte bisogna staccare forte! in rettilineo a velocità superiori a 270 kmh si stacca al cartello dei 200 o dopo e si rilasciano i freni prima possibile cercando di entrare con una velocità elevata in curva... si accellera il prima possibile e via dicendo.
In strada invece è meglio praticare una guida rotonda e sotto ai propri limiti di un buon 20/30 %.
Perchè? Non essendo in pista non si avrà garanzia della qualità dell'asfalto, dietro ad una curva cieca si può trovare un suv fermo e non è così importante arrivare una decina di secondi prima o dopo.
Percui i consigli di Zel sono da tenere in considerazione, inutile arrivare impiccati alla curva e guidare nervosi con i conseguenti trasferimenti di carico da dover gestire... meglio arrivare a 30 kmh in meno, scalare una marcia e far scorrere la moto in percorrenza.

Ogni moto la gà el sò padrun!

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