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Dakar 2012 Opzioni · Visualizza
Il Moderatore
Inviato: domenica 1 gennaio 2012 16:39:11



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
comunicato stampa Aprilia-Giofil


COMUNICATO STAMPA DAKAR 2012 N. 02

1 gennaio 2011




Chaleco inizia la Dakar al top!
E' una moto italiana la prima vincitrice della Dakar 2012: Chaleco Lopez su Aprilia del Team Giofil si aggiudica la prima tappa, da Mar del Plata a Santa Rosa de la Pampa.
SANTA ROSA DE LA PAMPA – La tensione, lo stress delle giornate passate a Mar del Plata a sistemare tutte le incombenze e i piccoli problemi dell'ultimo momento, finalmente lasciano spazio alla grande festa, alla prospettiva dei quattordici lunghi giorni di avventura che separano dalla capitale peruviana.
Ieri, ultimo giorno del 2011, è stato il momento della “passerella”, la grande sfilata sul palco di partenza della 33^ Dakar. Plaza Colon addobbata a festa e invasa dall'entusiasta pubblico argentino è stata la protagonista della passerella che dalle 15 alle 21 ha visto sfilare tutti i 443 equipaggi in gara.

Non c'è stato il tempo per festeggiare degnamente il nuovo anno, con la prima moto che questa mattina alle 5.45 ha lasciato la località balneare argentina per dirigersi verso Santa Rosa de La Pampa, distante 800 chilometri.

Nel mezzo una breve prova speciale di 57 chilometri, un “assaggio” per permettere a tutti di entrare nel clima di gara e, fondamentalmente, per stabilire un primo ordine di partenza per la tappa di domani.
E questa prima, piccola fatica ha subito mostrato la motivazione di Chaleco Lopez, leader provvisorio della classifica. Il cileno, che alla vigilia aveva dichiarato di correre senza pressione, è partito subito all'attacco ed è il primo vincitore della Dakar 2012. La sua Aprilia RXV 4.5 si è evidentemente dimostrata molto efficace e veloce sulle piste di terra e le dunette in riva al mare affrontate in questa prima tappa, così il cileno è riuscito a precedere il vincitore della scorsa Dakar, Marc Coma, per 14 secondi. Distacchi ridotti, ovviamente, in una speciale così breve, ma se il buon giorno si vede dal mattino Lopez si presenta da subito come un brutto cliente per il nutrito lotto di pretendenti al titolo.

L'altro pilota del team Giofil Aprilia Racing, Alain Duclos, ha concluso con un promettente 25° posto, staccato di poco più di tre minuti da Lopez.

Buona prova anche per le altre due Aprilia in gara, quella di Arnaud Besnier terminata 60^ e l'altra di Edouard Boulanger che ha chiuso al 75° posto.

Chaleco si presenterà così da apripista per la tappa di domani che raggiungerà San Rafael, e si inizierà a scorgere la precordigliera andina. 782 i chilometri complessivi da percorrere, 295 dei quali di prova speciale: la Dakar sta entrando nel vivo...

Francisco Lopez: “Sono stato molto attento, non sono partito troppo veloce questa mattina perché la prima parte della speciale era piuttosto dura e con tantissimi spettatori. La prima speciale della Dakar è sempre da affrontare con attenzione, fino a che non riesci a prendere il ritmo di gara... Fortunatamente gli ultimi 20 chilometri della speciale rano molto veloci e sono riuscito a guidare in maniera più aggressiva, assecondato dalla grande potenza della mia Aprilia.”

CLASSIFICA PROVVISORIA

Francisco Lopez (Aprilia) 32'37''
Marc Coma (KTM) 32'51''
Xavier Pizzolito (Honda)33'04'' …..
Alain Duclos (Aprilia) 35'51''
Arnaud Besnier (Aprilia) 40'51''
Edouard Boulanger (Aprilia) 42'54''



mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
Il Moderatore
Inviato: domenica 1 gennaio 2012 17:27:43



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
comunicato team Bordone Ferrari


Dakar 2012: prima tappa

Paolo Ceci e Alessandro Botturi
Prima tappa Mar del Plata – Santa Rosa 820 km
Liaison 763 km
Speciale 57 km

L’avventura è iniziata. Il circus della Dakar si è messo in moto. Il bagno di folla del Mar del Plata è servito ad allentare la tensione dell’attesa con ben 210 mila spettatori che hanno animato il villaggio alla base navale e assistito alla parata di fine anno in Plaza Colon.

Il tempo per un brindisi e poi a letto. Il primo pilota del Team Bordone Ferrari, Jordi Villadoms (nr. 10) ha preso il via questa mattina alle 6, a seguire Gerard Farres (20), Alessandro Botturi (34) e Paolo Ceci (35) in ordine di pettorale. Tanta la gente ad assistere alla partenza: giovanissimi che rientravano dalla notte di festa in discoteca, ma anche nonni con i bambini.

Un saluto con la mano e poi via, pronti per la prima tappa, un trasferimento impegnativo, ben 820 km per raggiungere Santa Rosa della Pampa, intervallati da una breve speciale di 57 km, un warm up perfetto per ritrovare la concentrazione della corsa.


Jordi Villadoms
Buon inizio per i piloti del Bordone Ferrari Racing Team, con Jordi Villadoms, Alessandro Botturi, Gerard Farres e Paolo Ceci rispettivamente 19°, 21°, 22° e 30° nella classifica provvisoria, importante soprattutto per assegnare l’ordine di partenza della seconda tappa.

La speciale non presentava troppi problemi, lunga la costa dell’Oceano Atlantico, qualche duna e poi 20 km di pista veloce dove occorreva fare attenzione ai tanti spettatori, una piacevole costante delle edizioni sudamericane della Dakar.

“Estamos a tope” aveva detto Jordi Villadoms al brindisi di Fine Anno. Promessa mantenuta. Il catalano ha chiuso a 2’.25 dal cileno Chaleco Lopez che si è aggiudicato questa prima speciale. Secondo lo spagnolo Marc Coma, terzo l’argentino Xavier Pizzolito.

Ottima la prestazione di Alessandro Botturi, al debutto, a 3’.03 da Coma, incollato a lui Gerard Farres (+3’.12), chiude il gruppo Paolo Ceci (+4’.40).


Gerard Farres
Jordi Arcarons, Team Manager
“Siamo contenti. Il nostro approccio a questa prima speciale era prestare attenzione al terreno e alla navigazione. Non abbiamo cercato la velocità pura perché questi 57 km si potevano affrontare come un fettucciato di enduro, ma non cercavamo questo, almeno al momento. Nella seconda parte, quella veloce, i ragazzi hanno preso tanta polvere, soprattutto Ceci e Botturi che partivano ogni 30 secondi. Sono arrivati che quasi non si riconoscevano. Bisognava poi fare attenzione alla gente, tantissima. Adesso ci aspettano 620 km di trasferimento fino a Santa Rosa. Non c’è tempo per riposarsi, una volta al bivacco, studieremo il road book per la seconda tappa”.


Gerard Farres
Renato Ferrari, General Manager
“I nostri ragazzi hanno fatto il loro lavoro, senza prendere troppi rischi. Sono stati un po’ penalizzati dalla polvere, ma anche questo fa parte della gara. Botturi al debutto ha tirato fuori la grinta e, partito 34°, ha chiuso 21°. Sono contento di questo primo giorno e in particolare dalla passione che si respira. Sono emozionato dal calore e dal supporto degli argentini che tifano Bordone Ferrari”.

Seguiranno nel prossimo comunicato le dichiarazioni dei piloti.

Risultati provvisori
1.Lopez (CHL) Aprilia 00:32:37
2.Coma (ESP) KTM 00:32:51 +14”
3.Pizzolito (ARG) Honda 00:33:04 +27”

19.Villadoms (ESP) KTM 00:35:02 +2’.25
21.Botturi (ITA) KTM 00:35:40 +3’.03
22.Farres (ESP) KTM 00:35:49 +3'.12
30.Ceci (ITA) KTM 00:37:17 +4’:40



mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
username__228422
Inviato: domenica 1 gennaio 2012 18:31:58



Iscritto: 28/08/2008
Locazione: agrate brianza
Il Moderatore
Inviato: domenica 1 gennaio 2012 18:46:44



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
ma porca miseria, già subito!!!
io resto sempre dell'idea che sia una gara senza senso, per via delle alte velocità che si raggiungono: un conto è cadere a 70-80 all'ora in una gara di enduro ( i rischi ci sono sempre ma, per le velocità ridotte, le morti sono pochissime), un conto è viaggiare su un terreno sconosciuto a velocità altissime, tra buche, sassi, fossi di traverso, ecc...

le nostre condoglianze, mie e a nome dello staff di moto.it

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
Train/Train
Inviato: domenica 1 gennaio 2012 19:02:12



Iscritto: 30/09/2011
Locazione: Bovisio-Masciago (MB)
ma porca miseriaaa!!!
c'era già andato vicino ho letto.... questa volta la sciura con la falce ha colpito meglio!
senza parole...


Poi sei in un curvone a 160 e pensi di andare forte.....quando un goldwing ti svernicia col baule a un cm da terra
diaavel
Inviato: domenica 1 gennaio 2012 20:21:14



Iscritto: 24/04/2011
Locazione: ITALIA
accidenti,condoglianze.
chiedo una info a voi esperti,era piu' pericolosa la vecchia dakar diciamo o questa?

Bonalex/Jabba ha detto:
E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.
Il Moderatore
Inviato: lunedì 2 gennaio 2012 00:10:18



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
se per vecchia intendi le primissime edizioni amatoriali, beh allora non si facevano le medie di oggi

però è molti molti anni che muoiono piloti e spettatori, e tutto questo non credo che abbia senso; c'è stato un anno che avevo la sponsorizzazione per farla, ma non ci sono andato: innanzitutto non credo che avrei avuto il fisico per portarla a termine e poi perché non avrei mai mai mai avuto il coraggio di aprire così tanto su strade mai viste prima, oltre alla mia innata totale incapacità di andare forte sulla sabbia; non sai se dopo un dosso c'è la strada, un sasso, una buca, un salto di 3 metri o non si sa cosa

proprio non so, non mi sembra che abbia senso, è una roulette russa; e lo dico in veste di chi ha fatto gare offroad per oltre 35 anni

ogni anno si dice che non ha senso e ogni anno tutti tornano e sanno benissimo quello che rischiano, ma ci tornano

una volta si diceva che era il mal d'africa, ma non è vero perché ormai è un po' di anni che si corre in sudamerica

hanno limitato i motori a 450 cc ma non mi sembra che i rischi siano inferiori: le velocità sono sempre altissime e... boh non so, forse sono ignorante ma non riesco proprio a capirla

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
Il Moderatore
Inviato: lunedì 2 gennaio 2012 07:59:03



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
comunicato stampa organizzazione dakar







Chaleco is back on his winning way and the Minis meet the expectations



After spending most of the year injured, Francisco López took the first stage of the 2012 Dakar in the motorcycle category and now leads a provisional top 5 which represents a break with tradition. Argentina's Javier Pizzolito (19th last year) finished third. In the truck category, Marcel van Vliet repeats his 2009 exploit by winning the first stage.
Among all the race favourites, Francisco López is the one who has done the most to keep a low profile. But now that the chips are down, it is he who banged his fist on the table harder than anyone else. The Chilean rider sustained a hard fall in last spring's Rally of Tunisia. His bone fractures meant that the Dakar seemed a distant, even uncertain prospect. After going under the knife on six different occasions, the recovering López was able to start the Pharaons Rally, which he finished in the 36th position. Therefore, during the scrutineering process, "Chaleco" merely emphasised how happy he was just to be able to start the Dakar. But after the first few twists of the right handle, in the short, 57-kilometre-long special stage, he simply cracked the time set by Marc Coma a bit earlier. This was despite the Spaniard's good memories: he had already won on the road to Santa Rosa in the opening stage of the 2009 Dakar. But this time round, López took his sixth stage win in the rally, which lifts him to the top of a never-seen-before general classification.

Hot on the heels of Marc Coma comes Javier Pizzolito, who posted the 3rd best time in today's stage. Pizzolito is promised a warm welcome in Santa Rosa once he has completed the 620-kilometre liaison. He has just turned in the strongest performance by an Argentinean rider at the Dakar! He lies just ahead of "miracle man" Quinn Cody, whose motorcycle took a detour through Lima just before reaching Mar del Plata in the nick of time, 4th at 30", while young Jakub Przygonsky rounds off today's Top 5, 49" behind "Chaleco". Cyril Despres lost 1'48".

Updates on the car category: although the likelihood of a Mini win was obvious to even the least knowledgeable of pundits, the identity of the winner is slightly surprising. The length of today's stage means that performances here are not too representative, but Leonid Novitskiy exploited his best driving skills to seize his first special stage win at the Dakar. The 2011 Rally Raid World Champion started 13th and pipped his teammates Krzysztof Holowzyc and Stéphane Peterhansel at the finishing line, besting them by 5" and 9" respectively. At the end of the day, X-Raid has three Minis at the top of the classification, ahead of Giniel de Villiers, who posted a strong performance in the Dakar debut of his Toyota Hilux.

Things are getting much more complicated for Nasser Al-Attiyah, racing for the first time at the wheel of a Hummer today. Although his time deficit of 9'45" to Novitskiy is not too significant, the reliability of his vehicle is quite worrying. 2 km away from the end of the special stage, his H3 ground to a halt due to problems with oil pressure and the Qatari driver had no choice but to be towed to the finish by teammate Robby Gordon. In the surprises and disappointments department, the failure of the day was that of Alfie Cox, whose Dakar came to an end before he could even reach the finish of the special stage. The former motorcycle rider from South Africa had built an ambitious project with Team Pewano, but he burned the Volvo XC-60 he was taking to the Dakar for the first time. The crew escaped the fire safe and sound but the car was totally destroyed by the flames.

As for the quads, Sergio La Fuente finished the Dakar 2011 with the satisfaction of clinching 14th, and dead last, in the general classification. He marked his return to the race by posting the best time in the special – never before had a Uruguayan won a stage in the rally. He can also be proud of beating the 2010 Dakar champion Marcos Patronelli by 54", with Tomás Maffei lurking in third, 1'07" back.

In the truck category, one has to go very far back to find a stage without a single Kamaz
in the top six. Marcel van Vliet, who was clearly targeting the opening stage, took his second Dakar stage victory after winning the first stage of the 2009 Dakar... in Santa Rosa. This time round he bested Gerard de Rooy by 26" and Franz Echter by 56". Most importantly, there are now three Iveco trucks in the Top 5, with Miki Biaison and Hans Stacey staying close to their teammate in this same order.

More informations on www.dakar.com

Press Contact
[email protected]



mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
diaavel
Inviato: lunedì 2 gennaio 2012 20:19:13



Iscritto: 24/04/2011
Locazione: ITALIA
Originariamente inviato da otto
se per vecchia intendi le primissime edizioni amatoriali, beh allora non si facevano le medie di oggi

però è molti molti anni che muoiono piloti e spettatori, e tutto questo non credo che abbia senso; c'è stato un anno che avevo la sponsorizzazione per farla, ma non ci sono andato: innanzitutto non credo che avrei avuto il fisico per portarla a termine e poi perché non avrei mai mai mai avuto il coraggio di aprire così tanto su strade mai viste prima, oltre alla mia innata totale incapacità di andare forte sulla sabbia; non sai se dopo un dosso c'è la strada, un sasso, una buca, un salto di 3 metri o non si sa cosa

proprio non so, non mi sembra che abbia senso, è una roulette russa; e lo dico in veste di chi ha fatto gare offroad per oltre 35 anni

ogni anno si dice che non ha senso e ogni anno tutti tornano e sanno benissimo quello che rischiano, ma ci tornano

una volta si diceva che era il mal d'africa, ma non è vero perché ormai è un po' di anni che si corre in sudamerica

hanno limitato i motori a 450 cc ma non mi sembra che i rischi siano inferiori: le velocità sono sempre altissime e... boh non so, forse sono ignorante ma non riesco proprio a capirla


guarda otto io ora la seguo pochissimo,una volta un po' di piu'
ho voluto prendermi il cagiva 900 luki explorer,da ragazzino era il mio sogno quella moto
poi non so come si chiamava il vecchio organizzatore ora deceduto,sabi o sabie boh il fondatore mi sembra.
la sua filosofia era diversa?
in ogni caso mi ricordo di filmati che i motociclisti,andavano a tutta nel deserto senza manco accorgersi di buche enormi,che magari venivano segnalati dagli avversari.
in ogni caso vedo che interessa sempre di meno,poi non c'e' piu il fascino dell'africa

scusa otto,ma una volta non avevano manco il gps vero?
forse dovevano riflettere anche di piu' e pensare a non perdersi,come succedeva.

Bonalex/Jabba ha detto:
E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.
Il Moderatore
Inviato: lunedì 2 gennaio 2012 21:46:05



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
una volta la navigazione era come nei rally di adesso, cioè con un road book, cioè un papiro di carta in cui vengono date indicazioni su che strada prendere, e una mappa

un conto è capire che tra 2,3 km devi prendere a destra... un altro conto, col gps, è sapere che devi passare per quel dato punto tra 2,3 km

è molto diverso perché oggi puoi andare a cannone per poi ritrovare il punto; una volta, se perdevi il bivio, erano guai, quindi stavi molto più attento alla navigazione e quindi andavi più piano

è sempre stata una gara a sé, con forti rischi, ma che ora ha solo rischi e poca avventura; nei primi anni era molta moltissima avventura

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
Il Moderatore
Inviato: lunedì 2 gennaio 2012 21:50:05



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
COMUNICATO STAMPA DAKAR 2012 N. 03

2 gennaio 2011




Il duello comincia
Quarto posto di tappa oggi per Francisco Lopez che passa al secondo posto in classifica generale. Ottima giornata anche per Alain Duclos, nono al traguardo.
SAN RAFAEL – Da oggi alla Dakar 2012 si inizia a fare sul serio. Se la giornata di ieri è stata un breve assaggio, una sorta di lungo prologo, quella di oggi è stata la prima, vera prova speciale, con i suoi 285 chilometri cronometrati. Una prima parte molto veloce, per poi trovare sul finale le dune grigie di Nihuil, nate in seguito all'intensa attività vulcanica presente nel passato in questa regione.

E ad aprire la strada della prima vera fatica di questa Dakar è toccato all'Aprilia di Francisco Lopez, vincitrice della giornata di ieri. Il cileno non si è fatto intimorire dal fatto di non avere riferimenti davanti a sé ed è arrivato sul traguardo in quarta posizione, preceduto da Marc Coma, Cyril Despres, ovvero i vincitori delle ultime sei Dakar e da Joan Barreda. Sembra dunque delinearsi fin da subito il duello a tre che ha animato le ultime due edizioni della gara sudamericana, ma al contrario degli anni scorsi il pilota del Team Giofil Aprilia Racing è partito subito molto forte, evidentemente motivato dal non voler perdere eccessivo tempo prima dell'arrivo il Cile, la sua terra.

Chaleco ha lasciato sul terreno 2'44'' ed in classifica generale è stato superato da Coma. Ora è secondo a 2'30'' dal catalano e precede Despres di 22''.

Ottima gara oggi anche per Alain Duclos. Il franco/maliano si è trovato molto bene nella speciale di oggi e sta acquistando il giusto feeling con la sua nuova Aprilia RXV 4.5, che ha guidato per la prima volta in questi giorni. Duclos nel corso dei 285 chilometri della speciale ha superato moltissimi piloti di primo piano, come Goncalves, Viladoms, Pain, Svitko e il campione mondiale di enduro Johnny Aubert, arrivando sul traguardo di San Rafael con il nono tempo assoluto. Risultato che lo proietta all'undicesimo posto il classifica generale.

E' invece già finita la gara del francese Arnaud Besnier, che si è procurato una lussazione alla spalla ed è dovuto rientrare al bivacco con lo staff medico. Edouard Boulanger ha concluso invece in 56^ posizione.

Domani la Dakar farà rotta a nord, verso San Juan. In programma 561 chilometri complessivi, 270 dei quali di prova speciale.

Francisco Lopez: “Una tappa senza problemi, molto veloce nella prima parte. Mi sentivo molto bene, la mia Aprilia andava veramente forte, è stato fatto un gran lavoro sul motore. Solo alle dune mi ha preso Marc e dopo aver preso un piccolo rischio ho preferito lasciarlo andare. Essendo all'85% della mia condizione fisica preferisco ragionare tappa per tappe, senza pormi obiettivi particolari, ma per ora le cose stanno girando per il verso giusto.”

Alain Duclos: “Mi sono divertito tantissimo: sia sul veloce che nelle parti più sinuose la mia Aprilia andava fantasticamente ed anche sulle dune ho spinto a fondo. Per me è una moto nuova e sto imparando a conoscerne i segreti giorno dopo giorno, ma ha un motore potentissimo. Oggi ho passato tantissimi piloti molto veloci, è stata una soddisfazione enorme. Sono nei primi quindici, che era il mio obiettivo per queste prime tappe.”



mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
bymaxx
Inviato: lunedì 2 gennaio 2012 23:02:34



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
In effetti ora più che mai i piloti per la questione sicurezza (loro) e comodità di organizzazione, viaggiano praticamente in un corridoio largo un paio di Km, hanno solo dei punti fissi da passare e via a manetta. La "navigazione" non esiste più. Per andare da "A" a "B" praticamente non hai scelta di percorso e in caso di errore è più facile rientrare nella retta via, e l'organizzazione non deve tribolare per ritrovare le eventuali pecorelle smarrite. Comunque già troppe vittime in due giorni per questo barnum su ruote. Persino una mucca.
Il Moderatore
Inviato: martedì 3 gennaio 2012 09:05:14



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
e anche padre e figlio su un ultraleggero

ma tutto questo va bene all'organizzazione, agli sponsor, ai piloti, a tutti: più morte, più pericolo, più visibilità sui vari media

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
bymaxx
Inviato: martedì 3 gennaio 2012 09:54:36



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
Si ma la mucca era li in casa sua a farsi gli affari suoi in tranquillità, mentre un padre un po' incosciente ha coinvolto suo figlio suo malgrado
bymaxx
Inviato: mercoledì 4 gennaio 2012 12:01:41



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
A proposito di navigazione, anche Coma ha sbagliato. Tutto preso dal voler distanziare il suo avversario. E si è trovato in una situazione di ancor maggior pericolo, affrontare in senso inverso la pista tracciata per auto e camion.
bymaxx
Inviato: sabato 14 gennaio 2012 23:42:54



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
Signori applausi e tutti in piedi per Alessandro Botturi. No non ha vinto ma è stato grandissimissimo
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