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Tomy: si comincia a far luce Opzioni · Visualizza
Il Moderatore
Inviato: domenica 12 settembre 2010 10:18:21



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
questo thread non riguarda la fatalità dell'incidente, la dinamica dello stesso, il rischio del mestiere di pilota ecc... ma la necessità o meno di sospendere la gara e le dichiarazioni successive in merito all'accaduto

ripeto, se l'argomento è di proprio interesse si legge e, se si ritiene di aver qualcosa da dire, si scrive
se non lo è, nessuno, e sottolineo nessuno, ha il diritto di dire che palle sugli interventi degli altri utenti del forum, i quali sono, e saranno sempre, liberi di fare i propri interventi

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
marco.valmori
Inviato: domenica 12 settembre 2010 11:05:07


Iscritto: 19/09/2000
Rimosso
Il Moderatore
Inviato: domenica 12 settembre 2010 11:19:39



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
bene, adesso che sei rientrato in tema, si può tornare a parlarne

ciao

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
marco.valmori
Inviato: domenica 12 settembre 2010 11:30:05


Iscritto: 19/09/2000
Rimosso
DesmoLuca04
Inviato: domenica 12 settembre 2010 14:31:11



Iscritto: 30/08/2008
Locazione: Pianura Padana
[testo eliminato]
marco.valmori
Inviato: domenica 12 settembre 2010 19:04:20


Iscritto: 19/09/2000
Rimosso
Il Moderatore
Inviato: lunedì 13 settembre 2010 00:10:38



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
tutto vero ma qui il tema non è il fatto che si possa morire correndo in moto ma le dichiarazioni degli addetti ai lavori e la non sospensione della gara

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
fender1959
Inviato: lunedì 13 settembre 2010 08:26:47



Iscritto: 03/09/2001
Locazione: MI
marco, certe volte mi stupisci. hai frainteso e sei uscito fuori tema, contento di aver trovato una voce, una sola, che si sia unita al tuo "che palle".
personalmente pensavo di affrontare un tema drammatico e cosi' addentro alla nostra passione allontanandomi uin po' dalla solita retoria del pilota che sa di rischiare. credo che pur sapendo di poter morire in ogni momento anche un pilota spedi di ricevere il miglior soccorso, nella migliore delle condizioni se ne dovesse avere bisogno.

ok, dai, mi e' passata la voglia......

"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"


Wormbike
Inviato: lunedì 13 settembre 2010 14:30:33



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
fender, torniamo allora al tuo primo post:

Originariamente inviato da fender

non capisco solo come possa essere un "atto dovuto" l'accusa a de angelis e redding di omicidio colposo.


E' un atto dovuto semplicemente per via dell' obbligatorietà dell'azione penale (Costituz. art. 112; Codice di Procedura Penale art. 50). Visto che l'omicidio è sempre un reato, è obbligatorio, per il magistrato, verificare che l'evento non sia stato causato per volontà degli indagati (omicidio volontario) o che l'evento non sia stato causato da una condotta dovuta ad imperizia, imprudenza, negligenza (omicidio colposo). Le indagini servono, ovviamente, a chiarire e confermare la totale estraneità dei due piloti all'evento morte, rubricando il nesso causale che li coinvolge nell'ovvio caso fortuito e/o forza maggiore, escludendoli da qualsivoglia responsabilità (penale e civile).

Originariamente inviato da fender

e se i tempi sulla morte di tomy sono quelli, e non posso pensare diversamente visto che c'e' di mezzo un'autopsia, tutta la manfrina dei medici e soprattutto del dr. costa.... non me lo sarei mai aspettato!


Anche l'autopsia è legata principalmente alla verifica delle cause effettive dell'evento morte. Sovviene quando, appunto, c'è da verificare la presenza di eventuali responsabilità.

Andando, poi, nel concreto, ci sono due visioni della vicenda che non necessariamente sono confliggenti.
Mi scuso per il cinismo e la crudezza della ricostruzione, ma da quanto si legge nelle testimonianze dei vari presenti, la questione è piuttosto complessa.
Tomizawa subisce immediatamente ferite mortali. Viene soccorso ed immediatamente rianimato. E' risaputo che le tecniche di rianimazione permettono di "forzare" il cuore per permettere la circolazione. E' quanto hanno fatto i medici in pista più volte. Di volta in volta, il cuore riprendeva e poco dopo cessava di battere. Hanno continuato così fin dentro l'ambulanza che lo portava in ospedale. Però, visto che presentava numerose e gravissime emorragie interne, di volta in volta il sangue rimandato in circolazione era sempre meno. Arrivato all'ospedale, hanno potuto verificare che non c'era più niente da fare, sicchè ne è stata decretata la morte, con un documento formale recante l'ora delle 14.20 a firma del medico responsbile.
Era già morto? Praticamente si, formalmente no. E' stato inutile accanimento terapeutico? Forse, ma a volte i miracoli avvengono.
Chi ha memoria, ricorda che Zanardi arrivò all'ospedale con un litro e mezzo di sangue nel corpo. Lo si dava per morto mentre era in viaggio, e lo hanno rianimato più volte.
Ora, per quanto irrimediabilmente ferito nel corpo, è un simbolo di chi lotta per vivere.

Detto questo, io chiudo ogni commento sulla vicenda.
Preferisco conservare il ricordo del giovane giapponese sorridente e commosso sul gradino più alto del podio nella gara innaugurale. Un'immagine che resterà per sempre legata a questo sport.

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
marco.valmori
Inviato: lunedì 13 settembre 2010 20:57:18


Iscritto: 19/09/2000
Rimosso
fender1959
Inviato: martedì 14 settembre 2010 09:17:52



Iscritto: 03/09/2001
Locazione: MI
Originariamente inviato da Wormbike
fender, torniamo allora al tuo primo post:

Originariamente inviato da fender

non capisco solo come possa essere un "atto dovuto" l'accusa a de angelis e redding di omicidio colposo.


E' un atto dovuto semplicemente per via dell' obbligatorietà dell'azione penale (Costituz. art. 112; Codice di Procedura Penale art. 50). Visto che l'omicidio è sempre un reato, è obbligatorio, per il magistrato, verificare che l'evento non sia stato causato per volontà degli indagati (omicidio volontario) o che l'evento non sia stato causato da una condotta dovuta ad imperizia, imprudenza, negligenza (omicidio colposo). Le indagini servono, ovviamente, a chiarire e confermare la totale estraneità dei due piloti all'evento morte, rubricando il nesso causale che li coinvolge nell'ovvio caso fortuito e/o forza maggiore, escludendoli da qualsivoglia responsabilità (penale e civile).

Originariamente inviato da fender

e se i tempi sulla morte di tomy sono quelli, e non posso pensare diversamente visto che c'e' di mezzo un'autopsia, tutta la manfrina dei medici e soprattutto del dr. costa.... non me lo sarei mai aspettato!


Anche l'autopsia è legata principalmente alla verifica delle cause effettive dell'evento morte. Sovviene quando, appunto, c'è da verificare la presenza di eventuali responsabilità.

Andando, poi, nel concreto, ci sono due visioni della vicenda che non necessariamente sono confliggenti.
Mi scuso per il cinismo e la crudezza della ricostruzione, ma da quanto si legge nelle testimonianze dei vari presenti, la questione è piuttosto complessa.
Tomizawa subisce immediatamente ferite mortali. Viene soccorso ed immediatamente rianimato. E' risaputo che le tecniche di rianimazione permettono di "forzare" il cuore per permettere la circolazione. E' quanto hanno fatto i medici in pista più volte. Di volta in volta, il cuore riprendeva e poco dopo cessava di battere. Hanno continuato così fin dentro l'ambulanza che lo portava in ospedale. Però, visto che presentava numerose e gravissime emorragie interne, di volta in volta il sangue rimandato in circolazione era sempre meno. Arrivato all'ospedale, hanno potuto verificare che non c'era più niente da fare, sicchè ne è stata decretata la morte, con un documento formale recante l'ora delle 14.20 a firma del medico responsbile.
Era già morto? Praticamente si, formalmente no. E' stato inutile accanimento terapeutico? Forse, ma a volte i miracoli avvengono.
Chi ha memoria, ricorda che Zanardi arrivò all'ospedale con un litro e mezzo di sangue nel corpo. Lo si dava per morto mentre era in viaggio, e lo hanno rianimato più volte.
Ora, per quanto irrimediabilmente ferito nel corpo, è un simbolo di chi lotta per vivere.

Detto questo, io chiudo ogni commento sulla vicenda.
Preferisco conservare il ricordo del giovane giapponese sorridente e commosso sul gradino più alto del podio nella gara innaugurale. Un'immagine che resterà per sempre legata a questo sport.


Worm tutto corretto cio' che dici, ci mancherebbe.
al di la delle cose strettamente legali il discorsdo verteva soprattutto su di una gara non fermata e sulla scarsa chiarezza che l'organizzazione ha tenuto in questa situazione.

non mi pare che in ogni incidente mortale in pista i coinvolti vengano indagati. ma non sono un legale e magari ho ignorato fin'ora questo aspetto.

purtroppo solo chi ha provato la mia stessa esperienza sa cosa significhi REALMENTE un atto rianimatorio in strada, un trasporto in elisoccorso in rianimazione ed una permanenza nella stessa per tre mesi e mezzo con i medici che, ogni giorno, ti dicono di non illuderti, che quegli occhi non ti guarderanno piu' con la luce vivida della vita che un ragazzo ha a 14 anni...... e poi un anno di riabilitazione e poi quelli che necessariamente seguiranno....

forse e' per questo che sono piuttosto attento, ora piu' di prima, alle mille sfaccettature che compongono questi eventi.

ti assicuro che i miracoli esistono..... sarebbe stato bello che fosse avvenuto anche per tomy

chiudo anche io perche' forse su certi temi faccianmo veramente fatica a capirci, tutti indistintamente.
o forse sarebbe solo meglio continuare a non parlarne

"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"


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