ho capito,per un motivo o per l'altro abbiamo tutti ragione.,Non e' il primo argomento al riguardo e vedo che si e' ancora fermi ognuno nelle proprie convinzioni.

naaaaa ...
ne dovrà passare di acqua sotto i ponti prima che si arrivi all'obbligatorietà del airbag su moto,
mi sa che io e te faremo in tempo ad appendere il casco al chiodo,

penso che la discussione sia sul confronto fra i vari tipi di protezione statica e dinamica,
ad esempio se un mezzo ti centra sul fianco della moto quel airbag servirà a niente per la gamba, in quanto l'urto precederà il suo gonfiaggio,

però qualcosa mi dice che se l'avevo nel mio incidente non restavo due mesi letteralmente inchiodato sul letto,
così, a naso ....

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... c'è gente per tutto...

per carita', ho usato le parole che ho usato,ma il sugo del discorso e' piu' o meno il tuo

Grazie Nicola,io non avrei saputo scriverlo cosi' bene.Vedi Marco,che l'anagrafe l'ho tirata fuori per provare a giustificare il mio modo di vedere la vita,la passione e' intatta finche' le rotture di p(e)lle superano il piacere.Che poi la domanda sorge spontanea;visto che i giovani non sembrano cosi' interessati alle moto come le generazioni precedenti,a chi le venderete tutte ste protezioni e ste moto da 200cv.io sono un terratondista,ma le obbligarieta' mi fanno malizioso.

anche perchè il casco obbligatorio nel 1986 se lo ricordano ancora che effetti ebbe sul mercato moto.

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fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve

Marco, è vero che le idee sono radicate, ma lo sono non sulla base di ignoranza o infondati pregiudizi, almeno non sempre, ma sulla base del divertimento che tanti anni fa era più grande, e mano a mano ci stanno togliendo.
Il mio primo casco l'ho comprato nel 1968, pensa te, e me lo mettevo solo quando andavamo nella golena del Po con i motorini da cross, perché avevamo paura di schiantarci contro i pioppi, cosa che accadeva piuttosto spesso.
In altre occasioni mai.
Quando acquistai la prima Bmw, una R80/7, il casco lo mettevo solo per andare al mare o in viaggi superiori ai 50 km perché mi dava fastidio l'aria, insomma lo usavo come un capo di abbigliamento, più che come dispositivo di sicurezza.
Quando, mi pare nel 1986, il casco è diventato obbligatorio, c'è stato un forte dissenso generale, ma poi ci si è adeguati, chi più chi meno.
Nessuno mette in dubbio l'utilità del casco, ma confesso che fosse possibile mi piacerebbe prendere una Vespa per andare in estate verso sera sull'argine del Po a spasso a 60 all'ora con il vento tra i capelli, che per fortuna mi sono rimasti.
Con il casco non ci penso proprio, e come me tanti altri, e non è solo questione di vecchi e giovani, credo.

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chi è senza peccato...

Ognuno deve essere libero di girare come meglio crede , la pelle è sua , paga le tasse e quindi anche in caso di scivolata si assume le proprie responsabilità.

Io per primo esco sempre coperto dalla testa ai piedi , con 30 gradi o con 5 non importa.
Io per primo non considero motociclisti chi utilizza il mezzo solo in città , io per primo non ritengo motociclisti quelli che si muovono senza abbigliamento tecnico.
E' la mia idea , altri ne hanno di completamente opposte , ma sono per il "vivi e lascia vivere"


La libertà è sacra.

primo ed unico

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fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve

E ramboso sia!

l'air bag con azionamento a strappo è sempre una baggianata.

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fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve