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"nessuno mi può giudicare" Opzioni · Visualizza
anonym_4124176
Inviato: martedì 26 gennaio 2016 20:25:57



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Ieri sera ho fatto un giro indietro nel tempo. Mentre molti pensano solo che le videocassette sono solo una cosa da smaltire (e ovviamente farlo in modo eco eco) invece io mentre ieri sera ero tranquillo a casa ne ho fatta girare una. Il film in questione si chiama “nessuno mi può giudicare” un film musicale degli anni 60.

Attenzione che come tutti i titoli che sono stati un goccio innovativi e magari un po’ alternativi ne è stato fatto un altro nel 2011 forse per confondere le ricerche o perché quel film traspariva troppa libertà. E allora ecco nascerne un altro con lo stesso titolo. Quello vero è in bianco e nero. Quello moderno io non lo ho mai visto.

Guardabile gratis su youtube qualora non siate così fortunati da averlo a casa. Inizia con il logo della titanus e con un suono che non ha nulla a che vedere con il dolby surround che va di moda oggi. Lo stesso logo che si vedeva nei film di bud spencer.

Da un esame frettoloso è il solito film perbenista degli anni 60,in alcune parti traspare molto bene,pieno e strapieno di luoghi comuni. Dalla regionalità di chi fa certi lavori al “buono che vince sempre”. Eppure guardandolo bene salta fuori uno spaccato fotografato del mondo che era. E facendone le debite tare si riesce anche a capire cosa di buono c’era a quel tempo.

Cominciamo dalla città,riconoscibile già dalle prime scene,non c ‘erano tutte quelle fisime ecologiste ma in compenso le strade erano molto libere. Guardare quelle auto fa venire un po’ di tenerezza,specialmente perché non c’era traffico.
E veniamo al resto. L’italietta che va forte,il boom economico,il lavoro che si trova girando l’angolo. E pure l’amore che salta fuori al primo colpo. D’accordo è un film.

Ma facciamo un analisi critica.

L’inizio è moscio,diciamo che nei primi 10 minuti si assiste solo a un monologo di Gino Bramieri sulla sua abilità a fare incidenti in automobile ,il bello e le innovazioni ci sono e sono ben mascherate ma basta guardarle bene.

Cominciamo dal gruppo musicale che prova nei sotterranei della standa ,sarà il preludio delle “occupazioni “punk? In ogni caso da quelle canzoni che “provano “sarà per la voce di Caterina Caselli che è forse una delle migliori di tutto il secolo scorso.

Veniamo al guardione napoletano del supermercato. Nella sua casa (sotterranea) appaiono già cose di questo secolo. Il non avere la vasca da bagno ma la doccia. La casa senza il cucinino microscopico (che invece troverà il suo apice negli anni 70) e di fatto quasi un loft…di 50 anni fa. Certo che una bombola del gas e una stufa in un locale interrato non sono proprio il massimo. Ma è un set cinematografico.

Sul bancone dei dischi del supermercato salta fuori una quasi moderna consolle da deejay con il doppio giradischi. Eravamo negli anni 60…e quando compravi un disco lo “provavi” per verificare che funzionasse.

Andiamo alle scene sulla neve,a metà del film. Quanta liberà che traspare in quelle scene,proprio come ora dove la prima cosa a cui si pensa è come ci si potrebbe fare male e non come invece ci si può divertire.

E’ notevole la scena del bacio,nella casa abbandonata dei due protagonisti. Dove un attimo prima delle focose passioni entra in scena un gattino (in realtà una gatta…è tricolore) che miagola da solo. Idea perbenista o lampo di genio del regista. Di sicuro i giovani di oggi magari pensavano a come seviziarlo nei peggiori modi visto come sono condizionati dai videogiochi.

E poi via tutti,finita la giornata col pulma,al giorno d’oggi ¾ delle località invernali non sono servite da mezzi pubblici.

E veniamo alle cose che invece non mi sono piaciute. La figura del cattivo,bè ovvio,odioso fino all’inverosimile e che si comporta nel peggiore dei modi. Non dico troppo se no poi magari non lo guardate.

E poi la musica…i film musicali degli anni 60 non erano un gran che come trama ma i cantanti interpretavano loro stessi e presentavano le loro canzoni. E quante emozioni suscitano ancora alcuni di quei pezzi…



per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

Aldo Roma
Inviato: martedì 26 gennaio 2016 21:18:37



Iscritto: 08/09/2015
Locazione: Roma
Bella descrizione, ed hai ragione quando dici che il rivedere le città di un tempo si nota qualcosa che oggi ci manca. Anche in molti film di Totò, soprattutto quelli girati a Roma, si vedono strade che oggi pagheremmo per riaverle in quel modo. Spesso parlando con amici sorge spontanea una domanda: ma se oggi ritornassero in vita anche solo per un mese gli uomini degli anni 50/60, riuscirebbero ad adattarsi a questo caotico modo di vivere?

Proprio ieri sera parlavamo con un nostro cliente di 87 anni, di come fu difficile per lui trovarsi a vivere nella grande metropoli di molti anni fa, lui che veniva con la valigia di cartone dalla Calabria.

Ma la cosa che ci ha fatto sbellicare dalle risate è stato quando ho raccontato della prima volta a Roma di mio suocero, (dal Molise) di quando arrivato alla Stazione Termini dopo un viaggio durato quasi un giorno insieme ad altri suoi compaesani, trovarono degli amici che li aspettavano e che vollero offrire loro qualcosa al Bar della stazione. Alcuni presero un caffè ed altri un insolito the.
Ma alcuni molto più avanti con l'età, avevano circa 45/48 anni, mentre gli altri si e no raggiungevano i 25 anni, non avevano mai preso un the al bar, anche perchè a quei tempi in alcuni paesi il bar nemmeno c'era, dovevi andare in un altro paese più organizzato.
Ci fu un certo Ciuòt Pagola ( ciuòt era un diminutivo, in Italiano sarebbe 'Ciotto, cioè Feliciotto) il quale scelse il the al posto del caffè perchè soffriva di pressione alta ed aveva paura che gli facesse male, era già agitato dal viaggio. Tutti a raccontare il burrascoso viaggio e Ciuòt invece era un po' più distante dal gruppo che si finiva il the.
Finito tutti di consumare la propria ordinazione, si avviarono verso l'uscita per recarsi alla fermata del bus per arrivare nel quartiere San Giovanni dove avevano l'appartamento affittato. Ciuòt era molto silenzioso e gli chiesero se stava bene, se era tutto a posto, o se era triste per via della lontananza dalla moglie.
Ma Ciuòt non era ne triste per la mancanza della moglie e ne stava male...era solo un po' combattuto sul come facessero i Romani a dire che il the è un'ottima bevanda e che faceva addirittura bene..
Alla domanda: Ciuòt, che ti prende, che hai fatto? - lui rispose: lu the eva pur buon, ma p gliott lu saccttiel..... traduzione: il the era pure buono, ma per inghiottire il sacchettino...ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha


Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
AisCafais
Inviato: martedì 26 gennaio 2016 21:52:11



Iscritto: 22/07/2013
Sono cresciuto con i musicarelli.....cinema della Parrocchietta...Domenica pomeriggio con papà dopo il pranzo da nonna con relativa pennica di mio papà ...le sedie di legno.....il bruscolinaro tra primo e secondo tempo..........poi la serie Bud Spencer -Terence Hill..........adesso un classico del pomeriggio estivo ..belli sempre.
brindisi

" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi

Il Moderatore
Inviato: mercoledì 27 gennaio 2016 09:12:04



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
Originariamente inviato da Aldo roma
ma se oggi ritornassero in vita anche solo per un mese gli uomini degli anni 50/60, riuscirebbero ad adattarsi a questo caotico modo di vivere?


lo spirito di adattamento degli umani è abbastanza forte, anche se molto meno di microbi, alghe, felci, però soffrirebbero tantissimo perché una volta l'educazione era diffusa

brindisi

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
Aldo Roma
Inviato: mercoledì 27 gennaio 2016 14:27:05



Iscritto: 08/09/2015
Locazione: Roma
L'educazione civica ormai non si sa più neanche cosa sia..una volta al semaforo ci si mandava a quel paese reciprocamente e tutto finiva li, oggi si scende dalle auto armati....che tristezza.

Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
anonym_4124176
Inviato: giovedì 4 febbraio 2016 06:33:28



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
E' grazie ai diversamente intelligenti che si vedono in tv che rompono bottilia e ammazzano familia

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

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