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MotoGP 2014. Uno sguardo su... Sachsenring Opzioni · Visualizza
Wormbike
Inviato: lunedì 14 luglio 2014 15:46:13



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
E' sempre più difficile commentare le vicende di questo mondiale MotoGP. In uno sport caratterizzato da una infinità di variabili, in un campionato che sta proponendo delle situazioni sempre diverse e spesso inedite, verificare che il risultato finale rimane sempre lo stesso non può che lasciare perplessi.
Al Sachsenring Marc Marquez conquista la nona vittoria stagionale.
Nove vittorie consecutive e l'incredibile punteggio pieno di 225. Un bottino che lo mette a ben 77 punti di distacco dal secondo, sicché il campione del mondo potrebbe prendersi una bella vacanza per le prossime tre gare e ritornare, abbronzato ed in camicia a fiori, ancora in testa alla classifica. Ma questo non succerà. Nessuna spiaggia assolata potrà distogliere Marquez dall'impresa che, gara dopo gara, sta costruendo. La sua tenacia e la sua determinazione nel perseguire l'obbiettivo di vincere tutte le gare traspare sempre più evidente.
Pure nel Gran Premio di Germania, Marquez ha affrontato situazioni complicate e rischiose con freddezza e coraggio, riuscendo ad annichilire le aspirazioni di tutti i suoi avversari, primo fra tutti Dani Pedrosa. Quando tutti i top rider hanno deciso di rientrare ai box per passare alla moto da asciutto, dopo che il giro di riscaldamento aveva sancito che la pista, pur umida in alcuni punti, era praticabile con le slick, Marquez è riuscito a presentarsi davanti a tutti al semaforo dei box e, in una anomala partenza di gruppo, a scattare d'autorità. Pedrosa ha perso pochi decimi, ma quei decimi sono stati il distacco costante che lo hanno separato dal compagno di squadra per tutto il resto della gara, non riuscendo mai ad avvicinarsi abbastanza per tentare un attacco. Comunque, Pedrosa si può consolare con un secondo posto sul podio che gli vale anche la seconda posizione in classifica in solitaria, complice la prestazione piuttosto deludente di Valentino Rossi. Il campione italiano ha penato più del dovuto nel liberarsi dalla morsa del gruppo dei “partenti dalla griglia”, ma anche quando si è trovato con pista libera non è riuscito a recuperare il distacco, dovendo altresì subire l'attacco vittorioso di Jorge Lorenzo, che pure nei primi giri si era trovato nelle ultime posizioni. Una buona prestazione quella del maiorchino, che appare determinata da una voglia di riscatto in corso d'opera, dopo che le difficili condizioni dell'asfalto della prima parte di gara potrebbero aver risvegliato in lui i fantasmi della scorsa stagione, così come è avvenuto, per sua stessa ammissione, nella scorsa gara di Assen (infatti, anche al Sachsenring lo scorso hanno Lorenzo ebbe un grave incidente con conseguente doloroso infortunio).
Senza nulla togliere all'indiscutibile talento dei due piloti HRC, appare comunque evidente che il divario di prestazioni tra la Honda RC 214V e la Yamaha M1 è ulteriormente aumentato, considerando che la pista tedesca, con i suoi curvoni e i suoi scollinamenti, dovrebbe premiare maggiormente le doti ciclistiche, notoriamente fiore all'occhiello della casa dei diapason, rispetto a quelle motoristiche.
Al di la del duello per le prime posizioni, va sottolineata l'ottima prestazione di Andrea Iannone. Il suo quinto posto è stato ottenuto con una condotta di gara aggressiva ma efficace, e l'aver tenuto dietro i fratelli Espargarò con una moto difficile da gestire in curva, su un circuito formato solo da lunghi curvoni e da tornanti, è un'impresa degna di nota. Se solo riuscisse a mantenersi su questi livelli con continuità, in pilota di Vasto potrebbe passare dalla categoria degli ottimi piloti a quella dei top rider.
Molto deludente è stata la gara di Stefan Bradl. Dopo che nelle prove era apparso in grado di girare su tempi molto vicini a quelli di Marquez e Pedrosa, il tedesco era riuscito a schierarsi sulla griglia di partenza con le slick, ma il suo team non è riuscito a modificare l'assetto dallo schieramento, costringendolo a correre con un assetto ibrido che, dopo un avvio pimpante, lo ha relegato, giro dopo giro, fuori dalla zona punti.
In Moto2 un sorprendente Dominique Aegerter ha riportato una Suter sul gradino più alto del podio. Lo svizzero è riuscito a vincere il duello contro il coriaceo Mika Kallio, in lotta per il mondiale con il suo compagno di squadra Rabat. Kallio, comunque, riguadagna qualche prezioso punto sul suo rivale spagnolo, finito fuori dal podio. Sul podio, invece, c'è salito l'ottimo Simone Corsi, che dopo la grande delusione di Assen ha tirato fuori tutto il suo talento e la sua grinta, lottando fino all'ultimo metro contro Rabat ed il talentuoso Vinales. Buon risultato anche il sesto posto di Franco Morbidelli. L'italiano del team Italtrans, dopo un avvio di campionato piuttosto “timido”, sta migliorando le sue prestazioni con costanza. Ora sarà molto importante sostenere la crescita di questo giovane talento senza eccessive pressioni, perché la stoffa per emergere c'è tutta, come ha dimostrato lo scorso anno vincendo l'europeo Superstock 600.
L'australiano Jack Miller, su KTM, è stato il dominatore della gara di Moto3. Il capoclassifica non ha avuto vita facile, dovendo rintuzzare gli attacchi decisi del sorprendente sudafricano Brad Binder sulla Mahindra del team Ambrogio. Miller consolida la sua posizione in campionato, mentre Romano Fenati, dopo una disastrosa qualifica, è stato messo KO da una brutta caduta dopo tre giri. Per fortuna la botta ha procurato solo qualche contusione al pilota del team VR46 e non ha causato ulteriori danni al braccio infortunato in Olanda. A questo punto la lotta per il titolo è seriamente compromessa, avendo anche perso la seconda posizione a favore di Alex Marquez, giunto quarto, ma di sicuro Fenati e il team guidato da Vittoriano Guareschi e Rossano Brazzi non hanno ancora alzato bandiera bianca.



"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
paoktm
Inviato: lunedì 14 luglio 2014 16:02:09



Iscritto: 19/10/2012
Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
Originariamente inviato da Wormbike
In uno sport caratterizzato da una infinità di variabili, in un campionato che sta proponendo delle situazioni sempre diverse e spesso inedite, verificare che il risultato finale rimane sempre lo stesso non può che lasciare perplessi.


già....

bel commento worm....Applause

la grandezza non è mai vana

Molti nemici molto onore - Giulio Cesare
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