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Come avete imparato? Opzioni · Visualizza
Rolling-Stoner xxx
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 12:04:15



Iscritto: 16/06/2007
Locazione: BN
45 pagine...accidenti



Italians do it BETTER!!!
nainonumberone
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 12:32:40



Iscritto: 11/09/2009
Locazione: provincia di Varese
Originariamente inviato da zeljko

peraltro scendere con il corpo interno curva è necessario, a certi ritmi. quindi non esistono suggerimenti validi per tutti per tutto. certo se uno vuol passare dal piano terra all'attico senza fare i piani in mezzo, sdraiarsi fuori dalla moto stando praticamente fermi e disegnando una traiettoria costantemente barcollante è una roba indecorosa... ma questo mica vuol dire che l'unica guida giusta è in carena allineati con la moto.


stavo per intervenire dicendo proprio la stessa cosa.....una guida sportiva di una moto sportiva "impone" lo spostamento del corpo verso l'interno della curva...classico è il suggerimento di tenere "mezzo c.ulo dentro e mezzo fuori dalla sella...."

Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...

Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....

In strada non va più forte il più bravo...ma il più....

SUPER SIC UNO DI NOI!!!

Ego70
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 12:33:44



Iscritto: 08/02/2001
Locazione: lodi
Originariamente inviato da Rolling-Stoner xxx
45 pagine...accidenti


leggi che fa solo bene Whistle , io me lo sono stampato e l'ho dato anche ad un amico che sta inziando...

quello che so lo metto a disposizione di tutti
quello che non so lo chiedo


"Uno è lieto di poter servire"

fazer 600 '03 "arcadia"
ego1470@gmail.com
renzo153
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 12:33:45


Iscritto: 06/01/2007
Locazione: RM
Permettetemi di chiosare su un paio di punti. Il primo: quasi nessuno ha “imparato” seguendo un amico: forse si è dato coraggio, ha osservato qualcosa, ma vedo che nessuno ha citato tale metodo come utile. A me qualcuno aveva lo aveva raccomandato quattro anni fa, quando iniziai, ma devo smentirlo; mi creava frustrazione, ma non imparavo niente. Meglio ricevere consigli semplici e cercare di metterli in atto. Il secondo punto è la "cugina-scuola di Zeljko", di cui, sembra, anche il Moralizzatore si sia avvalso; forse era così che avrei dovuto incominciare, ma credo che le iscrizioni siano chiuse da un pezzo!

zeljko
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 12:42:49



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
il fatto è che LA guida "giusta" non esiste. esistono un mucchio di cose sicuramente sbagliate, ma non esiste per ogni obiettivo una sola maniera giusta.

imparare ad andare in moto vuol dire semplicemente accorciare le distanze tra le proprie intenzioni e i propri risultati. e per fare questo non basta solo migliorare i risultati, a volte vanno trasformate le intenzioni.
se dovessi dire "come ho imparato" certamente non potrei omettere il punto iniziale, che non è per niente tecnico ma appunto filosofico, di una persona che mi ha spiegato e mostrato cosa è importante imparare prima a fare bene in moto sia per divertirsi, sia per mettersi nelle condizioni anche di essere piuttosto spediti dove relativamente pochi lo sono. e mi ha spiegato anche cosa non tentare di fare per facilitarmi nel riuscire a fare ciò che è meglio imparare prima del resto: la prima cosa è mettersi nelle condizioni fisiche e psicologiche per frenare pochissimo.

certo se tu, povero passerotto di principiante, ti vai a infilare in una compagnia di mona che parlano trionfalisticamente di sé come se in moto si dovesse passare da nulla a quasipilota, e hai orecchiato che il tempo i piloti lo fanno con staccata e riapertura (verissimo),e e allora pensi che tu sventurato tapino devi partire da quelle due robe lì visto che sono le più importanti in quanto quelle decisive addirittura per vincere le corse, allora ti metti su una strada dove o hai un talento naturale eccezionale, oppure farai una per una tutte le scelte possibili e immaginabili per non imparare mai bene a fare niente con la moto, anzi proprio per garantirti di non incappare mai neppure per caso nel tipo di esperienza che può risultare formativa in tal senso. il tutto rischiando a ogni uscita tantissimo, insieme ad altri come te che moltiplicano i pericoli per sé e gli altri e consolidano reciprocamente la tua e la propria diseducazione, prima culturale e mentale, poi stradale, infine tecnica.


vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

zeljko
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 13:06:45



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
Originariamente inviato da renzo153
ma credo che le iscrizioni siano chiuse da un pezzo!


e non solo quelle.

seguire? devi avere uno sicuro di sé e paziente. secondo me da principiante totale è difficile. i compagni di strada diventano determinanti quando i primissimi passi di assestamento di abilità di base li hai mossi da te. per su questo, secondo me, nulla vale più di un corso su pista, o comunque di una esperienzina in circuito (circuito rigorosamente LENTO).

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

Argo16
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 17:11:00



Iscritto: 11/04/2009
Locazione: Milano
Premetto che non mi sento assolutamento in grado di definirmi un buon motociclista - a volte dubito anche del sostantivo, non solo dell'attributo - ma mi sono fatto comunque un'idea di cosa dovrebbe saper fare un motociclista: guidare in sicurezza. Saper affrontare anche le situazioni di emergenza con consapevolezza dei limiti propri e del mezzo.
Rispettarsi e rispettare,e saperlo dimostrare guidando - concetto un po' criptico ed ermetico, chiedo venia.
Al perseguimento di questa immagine hanno per ora contribuito: l'amico zeljko con la sua filosofia del "pensare lento", il suo manone sinistro fuori dai tornanti ad indicarti il concetto di fluidità e del "lasciar scorrere", le sue mega abbuffate, la sua piacevole compagnia, le chiacchierate satolle - aiutano anche quelle - e una sana giornata trascorsa su un circuito lento (ISAM) a capire che se certe cose la moto non le faceva, non era perché non le poteva fare, ma perché io non sapevo chiederle come farle - e andando tutti nello stesso verso, senza barriere e guard rail e con asfalto perfetto tutto per te, risulta un'operazione molto più semplice.
Ora mi aspetterà un altro turno di prove col vecchio zel per passare alla fase due, quella in cui si inc... e mi prende a pedate nel sedere. Poi di nuovo tutti in pista. E così via.
Con l'unico mio traguardo: la sicurezza.
nainonumberone
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 17:12:03



Iscritto: 11/09/2009
Locazione: provincia di Varese
Originariamente inviato da okkiolino
Originariamente inviato da quasar1968

Io personalmente ho trovato interessantissimo un opuscoletto ("Ride safe") redatto da un certo "Principe Brutto"
LAMPS!!!


http://digilander.libero.it/infomotoclubravenna/MCRridesafe.pdf

Da notare i ringraziamenti a Zel...

Whistle Whistle Whistle Whistle


Ragazzi GRAZIE, lettura consigliata a tutti!!!

Veramente utile, in alcuni frangenti ti verrebbe di chiudere il libro per la banalità e ovvietà dei consigli che danno lo stesso fastidio di quelli dati dai genitori quando da ragazzino cominciavi ad uscire il sabato sera,(specialemente i primi 2 capioli...ma lo scrittore si rende simpatico dicendo che proprio in questi sarà noiso ...) ma la forza di questo opuscoletto è anche questa sembra scritto da un "buon padre di famiglia" che evidentemente da ragazzino ne a combinate un pò prima di arrivare alla maturità.

Interessantissimi gli spunti tecnici, ed alcuni passi che mi hanno lasciato un pò con il dubbio...per esempio per me è normale guidare sempre con due dita sulla leva del freno mentre "il principe brutto" la da come una condizione non necessaria...(per voi?).
Favolosa la parte rigurdante le curve mette un pò di chiarezza dove tutti e forse in troppi vogliono mettere la propria opinione, sorprendente poi quando dice che il piede caricato è quello all'esterno della curva...a tutti e me per primo viene da descrivere l'esatto contrario visto che mi sposto con il corpo verso l'interno ma se ci rifletto è quello esterno che "si carica" dell'incombenza di tenermi attaccato alla moto...
Che dire...per chi non l'abbia ancora fatto LEGGETELO!!!!!

Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...

Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....

In strada non va più forte il più bravo...ma il più....

SUPER SIC UNO DI NOI!!!

nicola66
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 18:22:43



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
Marcia. Arrivati alla velocità giusta, selezionate la marcia più adatta per la curva, cioè
quella che assicura la risposta più pronta alle variazioni del gas. Una regola guida piuttosto
semplice è quella di entrare in curva con il motore poco sotto la metà del regime massimo.



che non è sbagliato, anzi, però mica si può sempre andare come se fosse un giro di qualifica.

fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
zeljko
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 19:09:03



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
altrimenti i 38 al litro te li scordi ammonito Boo hoo!

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

okkiolino
Inviato: giovedì 17 giugno 2010 20:14:44



Iscritto: 08/11/2008
Locazione: roma
Intanto, bentornato Nicola, il forum sente la tua mancanza (e se non lui, certamente io) (slap slap...Whistle Whistle Whistle Whistle )

Dopodik, quel che apprezzo della guida postata - e reperita, onore al merito, grazie al sito degli Strommers - è la sua estrema semplicità.

A me sono rimasti impressi due concetti, il primo, già detto, relativo al "guardare avanti", in curva. E il secondo relativo all' "invasione" dell'altra corsia nelle manovre di sorpasso, specie delle code.

A parte tali amenità, vorrei aggiungere che io spero... di non imparare mai, o meglio, di non sentirmi mai bravo, o - peggio - "pilota".

Quello è certamente il momento ideale per fare una caz.zata.

Situazione tipica: strada apparentemente sgombra, già fatta milioni di volte, tu dai di manetta perchè conosci le reazioni della moto e... sorpresa! Arriva un imprevisto non previsto che ti scombina l'assetto e ti fa cadere come l'ultimo dei fessi.

A questo proposito, la mia zavorra dice che a volte sono imprudente. Ebbene, io non mi percepisco come tale, perchè mantengo una velocità "di sicurezza", cioè tale da fermarsi in tempo o accelerare in tempo.

Mi rendo conto che non ha molto senso, o almeno, non ha sempre senso, ma è una delle poche certezze che credo di avere acquisito.

Non so voi come la pensiate al riguardo...
Whistle Whistle Whistle Whistle


... E vendo casa per un motore, la soluzione è la migliore, un motore certamente può tirare ... (I. Fossati)
Wormbike
Inviato: venerdì 18 giugno 2010 01:03:00



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Che di certezze non ne ho quando vado a piedi, figuriamoci quando sono sospeso su due ruote tra i 30 ed i 180 km/h.
In genere, una cassata al giorno la faccio, e quando riesco a non farne ne sono soddisfatto.

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
nicola66
Inviato: venerdì 18 giugno 2010 09:05:24



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
Originariamente inviato da zeljko
altrimenti i 38 al litro te li scordi ammonito Boo hoo!


il + veloce possibile consumando il meno possibile. E' l'unica prestazione che conta veramente.

fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
ilMoralizzatore
Inviato: venerdì 18 giugno 2010 09:33:02



Iscritto: 19/12/2007
Locazione: Olimpo dei centauri
Originariamente inviato da nicola66
Originariamente inviato da zeljko
altrimenti i 38 al litro te li scordi ammonito Boo hoo!


il + veloce possibile consumando il meno possibile. E' l'unica prestazione che conta veramente.


Quoto pienamente.
A me sembra che non si possa consigliare un giusto regime prescindendo da considerazioni che invece sono essenziali: cilindrata, potenza e coppia. Tanto per cominciare.
Io, con una grossa cilindrata, entro in curva con marce alte, basso regime, ed esco con un filo di gas. Mica piano, tra l'altro.
Robi38
Inviato: venerdì 18 giugno 2010 10:04:41



Iscritto: 20/08/2005
Locazione: VI
Originariamente inviato da ilMoralizzatore

Io, con una grossa cilindrata, entro in curva con marce alte, basso regime, ed esco con un filo di gas. Mica piano, tra l'altro.[/size]


Qui ti sei sgamato da solo ! boh .. sempre in tiro in curva Silenced

Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.
ilMoralizzatore
Inviato: venerdì 18 giugno 2010 10:34:22



Iscritto: 19/12/2007
Locazione: Olimpo dei centauri
Perché mi sarei "sagamato da solo"? Cosa intendi? Uscire con un filo di gas non significa non avere comunque il motore in tiro in percorrenza di curva.
Ciao
ilMoralizzatore
Inviato: venerdì 18 giugno 2010 10:38:26



Iscritto: 19/12/2007
Locazione: Olimpo dei centauri
Mi piace questo tema. Andiamo avanti.
Il manuale va bene, ma ci sono cose che vengono trascurate. Come la mettiamo con le curve in discesa? Come si gestiscono i freni in questo caso?
Altra domanda: i tornanti?
Grazie a tutti coloro che vorranno dire la propria.

p.s. come sono diventato tenero, comincio a sembrare il buon samaritano...
Ego70
Inviato: venerdì 18 giugno 2010 11:07:56



Iscritto: 08/02/2001
Locazione: lodi
Originariamente inviato da ilMoralizzatore
Mi piace questo tema. Andiamo avanti.
Il manuale va bene, ma ci sono cose che vengono trascurate. Come la mettiamo con le curve in discesa? Come si gestiscono i freni in questo caso?
Altra domanda: i tornanti?
Grazie a tutti coloro che vorranno dire la propria.

p.s. come sono diventato tenero, comincio a sembrare il buon samaritano...


ma non serve andare avanti, altrimenti scriviamo la seconda parte del maunale, il manuale da un idea di come inziare ad affrontare il mondo delle 2 ruote e soprattutto delle 2 curve da imparare per non farsi male...

quello che so lo metto a disposizione di tutti
quello che non so lo chiedo


"Uno è lieto di poter servire"

fazer 600 '03 "arcadia"
ego1470@gmail.com
nicola66
Inviato: venerdì 18 giugno 2010 11:40:42



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
volendo integrare il capitolo del manuale relativo a cosa e dove guardare è utile sapere che:

all’aumentare della velocità si ha un netto restringimento del campo visivo: un pedone ha un campo visivo di 180°, che scende a 90° già a 40 km/h, 50° a 90 km/h e soli 30° a 130 km/h; tutto ciò che sta al di fuori viene ignorato dal cervello. Tutto questo accade di giorno, mentre di notte il campo visivo si restringe ulteriormente fino a coincidere virtualmente con l’area illuminata dai fari.



fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
ilMoralizzatore
Inviato: venerdì 18 giugno 2010 11:48:57



Iscritto: 19/12/2007
Locazione: Olimpo dei centauri
Originariamente inviato da nicola66
volendo integrare il capitolo del manuale relativo a cosa e dove guardare è utile sapere che:

all’aumentare della velocità si ha un netto restringimento del campo visivo: un pedone ha un campo visivo di 180°, che scende a 90° già a 40 km/h, 50° a 90 km/h e soli 30° a 130 km/h; tutto ciò che sta al di fuori viene ignorato dal cervello. Tutto questo accade di giorno, mentre di notte il campo visivo si restringe ulteriormente fino a coincidere virtualmente con l’area illuminata dai fari.



Vero.
In più c'è il casco, che non agevola.
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