Originariamente inviato da bocho Mi ricorda una cosa che mi è capitata una notte sulla Torino-Milano.
Era il 1999, ben 10 anni fa, andavo in moto da poco, ovviamente mai pista, ventanni con ancora poco senso del rischio, e la regina incontrastata di noi inesperti neo-patentati era l'R1. Tornando da una serata tranquilla, era forse l'una, il mio amico mi chiede se voglio provare la sua R1, magari proprio sulla Torino-Milano, nota per essere dritta, piatta e a quattro corsie.
Detto fatto. Autostrada ovviamente deserta, corsia di sorpasso, arrivato in quinta, appeso al manubrio, guardo il conta km che segnava 220, e faccio per mettere la sesta, quando mi vedo fare i fari. Non capisco bene chi sa, in ogni caso era uno da lasciare sul posto. Metto la sesta, apro, riguardo conta km e in una mare di vibrazioni leggo 250. Fari. Continuo ad aprire, mai raggiunte ancora quelle velocità in vita mia. Non ho più letto a quanto stavo viaggiando, ma dopo la terza volta in pochi secondi che mi son visto lampeggiate ad oltre 250 km orari, ho chiuso il gas mi son spostato in corsia centrale e mi son lasciato sverniciare da un BMW, non ricordo il modello, forse un M3, che dai quattro scarichi sprigionava 4 magnifiche, precise ed uniformi fiammelle blu.
Devastato ormai nello spirito e nell'animo, son uscito dall'autostrada ed in terza fissa sulla statale me ne son tornato a casa del mio amico. La moto era una bomba, ma è da quel giorno che iniziai a pensare, oltre a quanto ero stato imbecille a tirare in quel modo, a quel motto che ormai fa parte di me: a meno che tu non sia Valentino Rossi sulla sua M1 in giornata di grazia, qualsiasi sia la moto che hai tra le gambe, ci sarà sempre qualcuno che va più forte di te.
E mi dissero che il BMW aveva l'impianto al NOS...
TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...