Inizio ringraziando l'angelo che ci protegge ogni volta che saliamo sui nostri sogni.
Giornata Sabato 2 Maggio, mi sveglio verso le 14 dopo una nottata per niente piacevole, mi lavo e mangio qualcosa. Vista la bella giornata metto la tuta ed esco per un giretto di un paio d'ore.
Mi dirigo verso Volterra un paese solitamente pieno di bella gente in moto nei fine settimana e con una strada molto stimolante. Metà del viaggio lo faccio da solo a salutare tanti, ma tanti centauri di ogni genere.
Arrivo all'incrocio principale e trovo 2 colonne di moto, tutte supersportive tranne 2-3, mentre passo io i primi due ripartono e io mi accodo con il resto del gruppo dietro di me. Vista la strada che conosco e la compagnia inizio a spingere un po' per stare dietro ai primi 2, mi rendo conto che in poco tempo ho imparato molto, ma in un paio di momenti no, invece capisco che ancora ho tanto tanto tanto tanto, ma veramente tanto da imparare, anche se sono rimasto soddisfatto, stavo tranquillamente dietro a quei matti e tenevo dietro gli altri che vedevo dallo specchietto con ginocchio per terra e scintille. Fino a quando non faccio il primo lungo, e dopo qualche curva non so come ho fatto ho toccato terra con la punta dello stivale, ormai vicino alla meta, sul rettilineo faccio cenno di sorpassarmi, una bolgia di motori rombanti, ma con tanta soddisfazione viste le moto altrui.
Faccio un giretto del paese e poi riprendo la strada di casa. Mentre riscendo le stesse curve, supero un paio di auto e mi accodo ad una FZ1 e poco più avanti una 999, con davanti un autobus e auto a fare da tappo. Durante la discesa tra autobus e moto c'era una Golf con conducente abbastanza deficiente, frenava e non, andava a zig zag e non faceva passare le moto. Nel momento migliore la 999 passa e si rimane dietro io e l'altro, l'automobilista continua a disturbare con evidente disapprovazione del motociclista che gliene diceva di tutti i colori.
Momento clou: bus in salita e discesa si incrociano, rallentano e passano tranquillamente l'auto invece visto il momento buono per il motociclista che si prestava a sorpassare inchioda. Risultato! Il centauro inchioda con l'anteriore per non tamponare l'auto e si sposta sulla sinistra, cade e prende la parte inferiore del bus in pieno petto e viso.
Io che ero subito dietro non so nemmeno come ho fatto a rallentare,scalare e spostarmi evitando la collisione con lui e quindi di farmi male anche io.
Subito mi fermo e presto soccorso, inizialmente il ragazzo era shoccato, farfugliava e guardava nel vuoto,ma pian piano parlandogli si è ripreso.
Voleva togliere il casco per colpa del caldo, ma lo sappiamo tutti non si può. L'unica cosa che ho fatto è stato levargli guanti e aprirgli la giacca.
Si inizia a parlare, con riferimenti sempre al caldo, alla tuta, al casco, e alla sua povera moto. Nel frattempo risale l'amico con la 999 e trova la situazione come descritta sopra.
Si attende soccorsi e polizia tutti veramente gentili, mentre il ragazzo si preoccupava sempre della moto.
Dopo un bel po' di tempo arriva il carro attrezzi, rimasto con l'amico gli do una mano a caricare la moto e a parlare con lui. Scambio di numeri di telefono e ognuno per la sua strada.
Spero che Jonatan il ragazzo leso si riprenda il più velocemente possibile e risalga sulla sua moto, ringrazio Giuseppe per la compagnia e la brava persona che è.
Fortuna mi ha chiamato per dirmi che il ragazzo per sicurezza è stato trasportato all'ospedale di Pisa visto il trauma toracico.
Andrò a trovarlo e dopo andrò con l'amico all'expo motori, visto che dovevano andarci ieri.
Che dire, sicuramente vi avrò annoiato, ma secondo me ve lo dovevo raccontare.
Quante incognite nella nostra vita.
SV 650 K8 - GSX-R 750 K7 - Bandit 650S K9 - SV 1000 K6 - CBR 600 F K2
Ciò che distingue la maggioranza degli uomini dai pochi è la loro incapacità a vivere secondo il proprio credo.
Bisognerebbe fare un lungo esame di coscienza prima di pensare a criticare gli altri. Molière.
Memento mori.
UN VERO MOTOCICLISTA SE NON VEDE LA STRADA DI TRAVERSO NON E' FELICE.
E' il motociclista a rendere grande una moto.